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Articolo n° 7539 del 12 Febbraio 2007 delle ore 18:06

Savona, Astolfi ai domiciliari ospite di un centro terapeutico

[thumb:1204:r]Savona. Sarà ospitato agli arresti domiciliari presso la comunità “La Redancia” di Sassello, Pietro Astolfi, il settantenne che venerdì pomeriggio ha tentato di uccidere la moglie a martellate in un appartamento savonese in via De Amicis. La decisione è arrivata dopo l’interrogatorio per la convalida dell’arresto da parte del gip del tribunale di Savona, Chiara Venturi. Intanto Procura e forze dell’ordine hanno preso contatti con i servizi sociali del Comune per offire una sistemazione all’anziano, ora sottoposto alla misura cautelare, dopo il sequestro dell’abitazione in cui è avvenuto il gesto di follia che ha ridotto in fin di vita Ida Gatto, 68 anni, ricoverata all’ospedale pietrese Santa Corona in condizioni attualmente in via di miglioramento. Astolfi è finito in manette con l’accusa di tentato omicidio. Sottoposto a sfratto esecutivo per morosità, straziato per le condizioni della moglie affetta da una forma di artrosi, l’uomo avrebbe agito per disperazione. Stanco di andare avanti con due pensioni da quattrocento euro e l’arretrato dei canoni d’affitto, voleva uccidere la moglie e poi suicidarsi. “Ero disperato, mia moglie è gravemente malata. Siamo oberati dai debiti”. E’ il racconto drammatico dell’uomo fatto al procuratore capo Vincenzo Scolastico e al pm Giovanni Ferro subito dopo l’arresto. L’anziano, dopo aver ferito la consorte con una serie di colpi sulla testa sferrati con una mazzetta da muratore, aveva l’intenzione di gettarsi nel vuoto dal tetto del condominio. Soltanto la mancanza di coraggio gli ha impedito di portare a compimento il proposito. La coppia, solitaria e senza figli, avrebbe dovuto lasciare libero l’alloggio in cui risiedeva e per sabato mattina attendeva l’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Nell’abitazione gli investigatori hanno anche trovato un biglietto: “Dio mi perdoni per quello che ho fatto”. In una riunione sull’assegnazione degli alloggi popolari prevista per il 27 febbraio l’amministrazione comunale potrebbe già trovare una soluzione abitativa per il pensionato ora ai domiciliari.


» Felix Lammardo

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