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Articolo n° 7514 del 12 Febbraio 2007 delle ore 08:13

Savona, Pietro Astolfi interrogato dal gip

[thumb:413:r]Savona. Interrogatorio questa mattina per Pietro Astolfi, il settantenne che venerdì sera ha tentato di uccidere la moglie a martellate, sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari. La disperazione per lo sfratto esecutivo e le particolari condizioni di salute della consorte, affetta da una forma di artrosi, sarebbero all’origine dell’inaspettato gesto di follia che si è consumato nell’appartamento di via De Amicis dove abitavano i coniugi, nel quartiere di Santa Rita. L’uomo ha sferrato una serie di colpi alla testa della moglie Ida Gatto, 68 anni, con una mazzetta da muratore, riducendola in fin di vita. La voleva uccidere, ha spiegato agli inquirenti, per eliminare le sofferenze causate dalla malattia, in preda alla disperazione per i debiti accumulati e per l’imminente sfratto. Per porre fine alla fatica di vivere con due pensioni da quattrocento euro e l’arretrato dei canoni d’affitto. Ha cominciato a colpirla con la mazzetta da muratore, poi si è fermato, incapace di proseguire di fronte alle urla strazianti di dolore. Nell’abitazione, gli investigatori hanno anche trovato un biglietto: “Dio mi perdoni per quello che ho fatto”. Non è riuscito a portare a termine il suo disegno, Pietro Astolfi, che aveva intenzione di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto se fosse riuscito ad uccidere la moglie. La mancanza di coraggio ha interrotto le sue azioni. La coppia, solitaria e senza figli, avrebbe dovuto lasciare libero l’alloggio in cui risiedeva e per l’indomani attendeva l’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Dopo avere colpito la moglie con l’attrezzo da muratore, l’anziano ha cominciato a girovagare per strada in stato confusionale per poi entrare in una vicina panetteria, dove il titolare della bottega si è insospettito ed ha chiamato il 118. E’ stato poi lo stesso pensionato a parlare con l’operatore di Savona Soccorso chiedendo aiuto per la moglie e riferendo che la stessa era scivolata sulle scale. Intervenuti nell’abitazione, i militi della Croce Rossa si sono trovati di fronte alla scena della donna ricoperta di sangue ed hanno immediatamente avvertito la polizia. Sul posto sono accorsi gli agenti delle volanti, coordinati dal commissario capo Francesco Bertoneri, e gli esperti della scientifica, mentre una pattuglia ha rintracciato poco dopo il pensionato ancora per strada, trovandolo in un profondo stato di shock. Astolfi è stato arrestato e rinchiuso nel carcere Sant’Agostino, guardato a vista dalla polizia penitenziaria al fine di scongiurare il rischio di atti inconsulti. Ida Gatto invece è stata ricoverata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure a causa dell’emoraggia celebrare riscontrata a seguito dei gravi traumi alla testa. Le sue condizioni sono in netto miglioramento. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo della Repubblica Vincenzo Scolastico e dal sostituto Giovanni Battista Ferro. Oggi Astolfi, accusato di tentato omicidio, dovrà rispondere alle domande del giudice delle indagini preliminari. L’uomo sarà probabilmente messo agli arresti domiciliari, anche se si pone il problema del reperimento di un alloggio che lo ospiti, visto che l’abitazione in via De amicis dove si è consumata l’aggressione è sotto sequestro. Intanto i difensori del pensionato hanno annunciato di voler richiedere una perizia psichiatrica.


» Felix Lammardo

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