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Articolo n° 7623 del 15 Febbraio 2007 delle ore 08:07

Piattaforma multipurpose di porto Vado, il progetto di Maersk

[thumb:2240:r]Vado Ligure. Un’area complessiva di 250 mila metri quadrati, un’area di radicamento a terra di 30-40 mila metri quadrati, una profondità dei fondali di 15 metri. Sono alcune delle caratteristiche della futura piattaforma multipurpose del colosso marittimo Maersk, che ha cominciato a prendere forma, questo pomeriggio, in consiglio comunale a Vado Ligure. Per realizzarla, insieme ai piani per la viabilità di collegamento con il retroporto, saranno necessari 46 mesi, (poco meno di quattro anni). Fino al trentaduesimo mese di interventi saranno in funzione anche gli attuali terminal petrolifero e di TRI. Poi questi saranno inglobati nella stessa piattaforma. Venerdì prossimo il comitato portuale di Savona dovrebbe definire l’istruttoria del progetto, poi si passerà alla fase dell’accordo di programma tra le istituzioni e del bando ufficiale che dovrebbe dare la gestione della piattaforma al candiato unico Maersk. Se tutto procederà secondo la tabella di marcia i lavori inizieranno a fine 2007, per concludersi nel 2012. Durante il consiglio è stato presentato anche il piano vincitore del Masterplan per la riqualificazione ambientale di Vado, che vede come capofila l’architetto Paolo Francesco Cevini. Previsti la realizzazione di aree ludico sportive, di un auditorum, di aree destinate alla nautica e alla ristorazione.


» Redazione

33 commenti a “Piattaforma multipurpose di porto Vado, il progetto di Maersk”
Corrado ha detto..
il 15 Febbraio 2007 alle 10:19

C’e’ chi si lamenta (a ragione) della Margonara. E’ da anni che i cittadini di Vado lottano contro questo progetto, ma hanno finito con il farsi male da soli, votando come sindaco la stessa persona che quando era in Regione spingeva fortissimamente per l’approvazione di questo progetto/scempio. Vado sta morendo tra fabbriche, discariche e ora piattaforme, in realta’ prezzo per rendere Savona piu’ bella e potente. Io mi sono trasferito all’estero da 2 anni quasi, e mi piange il cuore vedendo quello che stanno facendo ai posti dove sono cresciuto, ma il problema purtroppo non e’ una cosa locale: l’Italia sta morendo di cancro politico/economico. Saluti

Stufa ha detto..
il 15 Febbraio 2007 alle 22:35

Bene!non bastavano le lamentele sulla margonara…ora lamentiamoci anche della piattaforma di vado…Roba da matti!questo è un gran progetto che farà di Vado un nodo strategico nel traffico portuale e di container. Basta protestare con opere che servono a dare sviluppo!!!

MarcoNN ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 08:11

Non è questione di “lamentarsi” con tutto. La liguria non è la periferia di Mosca o Berlino.
Qui c’è un paesaggio, montagne/colline e mare, che merita di essere tutelato.
Ok, a Vado probabilmente la piattaforma impatta di meno che la torre alla margonara, questo mi sembra evidente visto che quella è una zona industriale, mentre l’altra è tra due zone turistiche o meglio, che sperano di diventarlo.
Ma cosa c’entrano i grattacieli di lusso comunque davanti a un porto?
ti ricordi albissola 30 anni fa?
facevi il bagno in spiaggia e mica vedevi lo spuntone della diga portuale!!!
di questo passo nel 2030 il porto e le sue speculazioni arrivano ai piani d’invrea!
certo che canavese sponsorizza fuksas, forse non sai quanto ci guadagna l’AP se costruiscono il grattacielo.
Perchè il porticciolo con il pilastrone di vetro stile ecomostro porta soldi a tutti quelli che ruotano intorno a quell’operazione (canavese, berruti, fuksas, pasquale ecc…) mica a noi che scriviamo qui dentro

Danilo Formica ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 10:39

Il problema non è lamentarsi sempre, ma questo progetto è stato finanziato per metà con soldi pubblici a fondo perduto e l’altra metà con soldi pubblici imprestati all’ente porto con la premessa che verranno restituiti percentualmente alla rendita futura della struttura; Soldi privati: 0!!!!! il problema è quanto renderà? Zero! fallirà… ed allora vi chiederete che vantaggio si ha a costruire una simile struttura? Vantaggi economici derivanti dalla costruzione edilizie delle opere con soldi dello Stato. Tra qualche anno poi si accorgeranno che la struttura sarà obsoleta ed inutilizzabile. Per prima cosa la Liguria ha già un porto container che è quello di Voltri, per seconda cosa la nuova piattaforma ospiterà solamente 2 navi in più di quelle che oggi stazionano davanti Vado Ligure, ed infine una volta scaricati i container come arrivano al Nord? Su treni è alquanto improbabile, su gomma è possibile ma logisticamente dispendioso in termini di tempo e soprattutto per la mancanza di infrastrutture adeguate. I container rimarranno nel porto. ed allora a cosa servirà il porto di Vado? Servirà solamente come magazzino distaccato del porto di Voltri.

http://www.daniloformica.blogspot.com

Corrado ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 11:30

Hey Stufa ma tu di dove sei? Io dico di no. vuoi sapere io di dove sono di preciso? San Genesio. Vai afare un giro la, vai su una collina e guarda che bel panorama che circonda il paese. Poi fammi sapere se una piattaforma serve ancora. Vuoi sviluppo? comincia a convertire la centrale elettrica, libera i depositi di carbone, lo sai quanti conteiner ci stanno?

Stufa ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 15:28

Prima di tutto la piattaforma è finanziata dalla maersk, comunque in una zona che è già industrializzata non sarebbe il problema…ma anzi..che non serve lo dite solo voi..sarebbe un potenziamento per lo scambio di merci in liguria, accrescerebbe il mercato. Visto che il Voltri terminal non basta e i porti del nord europa fanno concorrenza. non capisco davvero questo accanimento contro opere di sviluppo e crescita economica.
Cmq sono di savona e conosco bene il panorama sopra a san genesio, non metto in dubbio siano alture favolose, ma purtoppo visto che il porto di vado già esiste non vedo perchè bloccarne la crescita!!

MarcoNN ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 16:54

ti sbagli nella piattaforma la maersk non ci mette un euro. ha vinto la gara per la gestione e basta.
la finanzieranno con l’emandamento “di pietro” emesso a primavera dell’anno scorso………

D. ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 18:26

Corrado ha ragione.

Complimenti, comunque: è proprio una cosa da persone cerebralmente normali avere una rada strutturalmente eccezionale e riempirla con una bella colata coperta di scatole che porterà un’occupazione da barzelletta. Già che ci siete, cari Dipendenti, date due colpi di ruspa a qualche sito archeologico. Ops, scusate, lo avete già fatto sul colle di San Giorgio.

L’Italia è piena di metastasi, perché è piena di parassiti. I parassiti stanno superando in massa l’animale che li ospita, che ormai è più di là che di qua. Savona è piccola, quindi ormai è già cadavere da tempo.
Terra di emigrati (non di emigranti: noi giovani siamo già tutti emigrati, anche se siamo pochi), di fabbriche chiuse da trent’anni, di appartamenti sfitti, di cariatidi coi soldi nel materasso, di spazi pubblici nulli, senza uno stadio, senza una fiera, senza lavoro, pieno di scatoloni vuoti da lustri, con una fortezza che è lì come un fungo nel nulla (ma dai, demoliamola che è vecchia e non serve, facciamoci un bel centro residenziale), senza uno straccio di qualcuno che pensi al domani, senza professionalità per svilupparsi, senza VOGLIA. Pero’, come già ha scritto qualcuno prima di me, ora abbiamo un bel palazzo monco in stile periferia berlinese anni 60. Niente male. Persino Santa Lucia era il festival della tristezza, con tutti i portici vuoti (ma chi ci viene più a Savona a mettere il banco. Anche il mercato delle pulci siete riusciti a rovinarlo con la voglia di spremere soldi a tutti – quella sì che c’è).

Caro Comune,
perché non assumi a contratto per un triennio un team di persone in grado di sviluppare il cadavere, prese da posti che funzionano? E’ che non c’è nemmeno il pudore di provare a fare qualcosa.

Saluti

D. ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 18:31

Cara Stufa, lo sai quante persone lavorano al porto di Amsterdam? Informati e poi dimmi se lo chiami ancora sviluppo. Per le tasche della Maersk, sì, che è sviluppo. Quando i danni sono sproporzionatamente maggiori dei benefici, … mm … dicesi.. “sviluppo non sostenibile”?
Parliamoci chiaro: questa città è morta grazie anche a chi ha sempre cercato di dire di no a tutto, traumatizato da decenni di scempi in salute e ambiente, e questo è stato deleterio perché oggi ci troviamo a vivere in un buco di città asfittica e senza futuro. Ma no, non è questo il modo di fare sviluppo. Aprite gli occhi e guardatevi attorno, guardiamo a “cosa fanno gli altri”, e ci accorgeremo che certi atteggiamenti se competenti possono solo essere in mala fede.
Saluti

D. ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 18:38

Rotterdam :) scusate il lapsus

massimo ha detto..
il 16 Febbraio 2007 alle 20:54

Riprendo lo scritto di Danilo dando un futuro per la piattaforma.
Ho sentito vociferare che eventualmente potrebbe essere utilizzata per un rigassificatore.

Comunque, a parte tutto, il futuro delle nostre città è nero come il carbone.

Danilo Formica ha detto..
il 17 Febbraio 2007 alle 14:02

Ripeto, l’opera è finanziata interamente con soldi pubblici quindi, se è così vantaggiosa perchè nessun privato si è fatto avanti? E poi, come fa ad essere un potenziamento per lo scambio merci in Liguria quando a Vado non esistono infrastrutture adeguate a supportare tale potenziamento. Tempo fa si parlava di 1000 container al giorno.. mi spiegate come li trasportiamo da Vado 1000 container al giorno??? Su gomma? Sarà contento chi abita sull’aurelia.. Per l’impatto ambientale non dico nul la, ma ci sarà un motivo se tale opera viene contrastata dai vadesi da circa 20 anni? Perchè non fanno un referendum? Purtroppo non è sempre per dire no, ma se la Liguria negli ultimi anni viene usata solo per speculazioni personali da alcuni soggetti, non si può fare altro che dire NO! Con tutti questi progetti di riqualificazione nel savonese in questi anni a cosa ci hanno portato? Deindustrializzazione completa, mancanza di posti di lavoro e seconde case da 8000 euro a metro quadro. Se questo è il rilancio economico che intendono fare questi signori….

http://www.daniloformica.blogspot.com

antonio gianetto ha detto..
il 17 Febbraio 2007 alle 15:08

Molte volte quando ci viene presentato un progetto, ad esso, vengono associate le parole: tecnologia, logistica, sviluppo e posti di lavoro.
Ma nessuno dice come, in realtà, le cose stanno veramente. Per il nuovo terminal di Vado L. facciamo il nome della Maersk line, questa società, se richiede tutto quello spazio, in cambio di pochi spiccioli, è semplicemente per posarci sopra i contenitori sbarcati dalle sue grandi navi con grande pescaggio ( Alti fondali: questo è il pregio della rada di Vado ), per poi trasbordarli su navi più piccole destinate a porti con limitazioni di pescaggio. Più le navi sono grandi, meno incide il trasporto sul prezzo della merce.
Qualcuno arriva anche a scrivere queste parole: “”””QUESTO E’ UN GRAN PROGETTO CHE FARA’ DI VADO UN NODO STRATEGICO NEL TRAFFICO PORTUALE E DI CONTAINER.””””
Io di mare penso di capirne un pochino, ci ho galleggiato sopra per 26 anni, e sono arrivato al massimo grado, mi permetto soltanto di segnalare, che Il porto di R’dam, già il più grande d’ Europa, lo diventerà ancora di più, perché gli Olandesi non fanno chiacchiere, ma lavorano seriamente quando costruiscono o ingrandiscono il loro porto. Quanto segue è tratto da albo autotrasporto:
“””””””””””NUOVA AREA AL PORTO DI ROTTERDAM
Altri duemila ettari per l’espansione dello scalo più grande d’Europa. Il progetto è stato approvato dal Parlamento olandese ed i lavori inizieranno nel 2008, dopo la valutazione d’impatto ambientale e l’assegnazione dell’appalto ad uno dei due consorzi che parteciperanno alla gara.
La nuova area si chiama Maasvlakte2 e comprenderà un sito polifunzionale, con banchine per portacointainer, aree logistiche e industriali.
Gli alti fondali consentiranno l’approdo 24 ore su 24 delle più grandi navi del mondo e l’area sarà servita dalla nuova linea ferroviaria Betuwe Line, che raggiungerà il confine tedesco.
L’Autorità portuale ha già siglato un accordo per la gestione del primo terminal container con la Apm Terminals, mentre è aperta la gara per il secondo terminal.
Le prime navi dovrebbero scalare nel 2013.”””””””
Nel porto di R’dam opera personale altamente specializzato e ben preparato prima di immetterlo al lavoro, non sono previsti posti di lavoro in più del necessario, perché gli Olandesi, per essere competitivi, non si possono permettere il lusso di pagare il personale che non serve. Molti anni addietro, a Genova per movimentare un container bisognava impiegare 12 persone ( parte dei quali non lavorava, ma veniva regolarmente pagata,), a R’dam ne erano sufficienti 4.
Come è possibile vedere viene costruita una nuova area all’ interno del porto, ma sono presenti già i futuri gestori e previste anche le opere ferroviarie. Inoltre R’dam oltre, ad avere una buona movimentazione via autotrasporto, dispone anche di una eccellente idrovia che la collega ai paesi confinanti.
Per costruire tutto questo non viene distrutto nessun tratto di costa abitato, al contrario, il materiale scavato servirà per il ripascimento della stessa.
Sempre da albo autotrasporto:
“”””””””NUOVI TRENI PER L’ OLANDA
P&O Ferrymaster ed European Rail Shuttle hanno rinnovato l’alleanza siglata due anni fa per lo sviluppo dei trasporti intermodali lungo l’asse nordsud dell’Europa. Questo programma interessa anche l’Italia, perché le due società intendono potenziare i collegamenti ferroviari tra il porto olandese di Rotterdam e i due terminal italiani di Melzo(Milano) e Padova.
Attualmente, le società gestiscono undici convogli settimanali lungo questa rotta ed intendono aumentare la frequenza a sedici per Melzo e cinque per Padova.
Saranno aumentati anche i livelli di sicurezza, attraverso l’installazione di barre antiintrusione sui container P&O
Ferrymaster. “””””””””””””
Se vanno avanti di questo passo tra breve arriveranno anche in Piemonte, allora ci chiederemo a che cavolo servirà la Alberga – Predosa, e quello che ha sentito dire Massimo potrebbe anche realizzarsi.
Carbone bruciato dalla centrale Tirreno Power, cemento, metano, gas di scarico traffico urbano e gas di scarico delle navi da crociera, sono proprio la ricetta giusta per attirare il turismo per la Margonara e per mantenerci in buona salute.
Non dimentichiamoci di ringraziare, di tanto in tanto, i nostri benefattori.

Fra ha detto..
il 18 Febbraio 2007 alle 23:29

Veramente ormai Savona e la maggior parte dei suoi cittadini mi sorprendono sempre di piu.!!!Adesso andiamo contro anche contro a delle vere possibilità di sviluppo del Savonese intero e voi date addosso con osservazioni infondate??Vi posso capire se lavorate in tutt altri settori o siete pensionati giustamente…ma che vi frega….!!!Io sono Savonese , Ho 23 anni ho studiato Economia Marittima e lavoro a Genova nel settore… e onestamente qualcosa ne capisco..I post precedenti sono senza senso…
1)Maersk investe 150 milioni di euro!!! e non diciamo che sono pochi perché in una città senza speranza come Savona non investirei neanche in un chiosco di gelati conoscendo i miei concittadini.Resta il fatto che sicuramente e GIUSTAMENTE un privato fa i suoi interessi é normale e non capisco tutta questa avversione su questo fatto
2)L’ Autorità Portuale come prevde la legge 84/94 sulla riforma portuale finanzia in gran parte gli investimenti a carico pubblico con gli introiti delle tasse portuali!!!Se poi non lo fanno é colpa di chi amministra e non certo del progetto o del privato.!!!
3)I container non sono 1000 al giorno le porta TEU Container più grandi che scaleranno vado adatto per gli alti fondali (Come ha detto giustamente Antonio!!) ne portano oltre 6000..!!
4) Punto dolente…”Lavoreranno 5 impiegati…..1 gru??? Ma ne capite qualcosa di shipping??Io se non so di che parlo mi informo prima!!!!!!I dati ufficiali..di cui si possono avere molti dubbi lo ammetto…parla di 650 occupati diretti…Diciamo che Voltri ne occupa sui 500;;Ma sapete cosa sono SPEDIZIONIERI, AGENTI MARITTIMI,TRANSITARI DOGANALI,OPERATORI LOGISTICI,DISTRIPARK?? é tutto l ‘indotto del grande mondo portuale… A genova per capirsi siamo circa 60 MILA!!!Di sicuro non si arriveranno a questi livelli, ma a Savona gi 10 posti di lavoro sono una manna vista la situazione tragica dell economia locale…Parlando di Rotterdam non ho trovato dati certi per cui utilizzo i dati di ANVERSA che ho trovato su un sito istituzionale UE …. 1900 addetti solo per la gestione …Meno make che erano 5 o 6 ..
Naturalmente non é detto che siano replicabili gli stessi dati ma anche solo un/ventesimo di questi ripagherebbe il tutto..
5)I container passeranno SOTTO l Aurelia trovando posto nel retroporto dove ora si trova il Interporto Logistico Pacorini e li saranno veicolati direttamente sulla superstrada senza coinvolgere centri abitati……
6)Per quanto riguarda i mezzi di trasbordo le ipotesi sono molte.Premetto che sono molto diffidente delle istituzioni ma si potrebbero creare collegamenti ferroviari, sviluppare il servizio su rotaia, creare un polo di logistica innovativa e sostenibile di importanza europea grazia ai NUMEROSI finanziamenti dell UNione Europea in materia..Ci vuole solo un po di buona volontà niente di più per progttare un qualcosa di innovativo in grado di mettere d accordo tutti..PURTROPPO I NOSTRI POLITICI LI CONOSCETE!!!
7)Vado non é un gioielllino ammettiamolo…rispetto chi ci abita senza dubbio….VI RIMETONOA NUOVO LA CITTA PER RIPAGARVI DELLL IMPEGNO Waterfront infrastrutture collegamenti Centri Polisportivi Non mi sembra una opportunità da buttare via.. anche perché non si ripresentera facilmente….penso!!
8)Infine non metto in dubbio che chi ha una memoria storica possa ricordare con tristezza i tempi in cui la Riviera era un gioiellino non lo metto in dubbio…Ma non riesco a capire l avversione verso tutto…SE arrivano i turisti e si creano luoghi di attrattiva si dice “portano solo le loro barche, si creano solo seconde case” ok…Si parla di sviluppo industriale” eh ma come si fa le fabbriche mi rovinano la vista” ok neanche questo…..Sviluppo sul piano logistico portuale ” eh ma io ci nuotavo ci andavo a pescare ecc..”Ma mi date alternative valide??
Io ho scritto le mie considerazioni…possono essere valutate negativamente o positivamente vi chiedo solo di creare un dibattito serio senza i soliti attacchi modello Margonara, perché qua si sta parlando del futuro di un Economia che non ha altre basi se non questa..
Grazie dell Attenzione
Francesco
frab83@hotmail.com

Corrado ha detto..
il 19 Febbraio 2007 alle 13:14

Ok Fra, hai detto cose che hanno un senso, ma secondo me per rilanciare l’economia nella zona di Savona si potrebbe anche eliminare la Tirreno Power a carbone e investire su fonti di energia rinnovabili (con tutto il vento e sole che c’e’ a Savona..), in questo modo si libererebbe lo spazio dove ora ci sono stupende montagne di carbone per i conteiner di maersk.. o no?

Fra ha detto..
il 19 Febbraio 2007 alle 13:29

Approfitto della pausa pranzo per aggiungere qualcosa.Io sono assolutamente d accordo sullo sviluppo SOSTENIBILE,le possibilità ci sono grazie a vari finanziamenti pero purtroppo é tutto nelle mani delle nostre care istituzioni e cioé dei nostri cari POLITICI… quindi staimo freschi…Direi che la conversione é assolutamente possibile e sarebbero spazi utilizzabili come interporti retroporti e simili pero caro Corrado un attracco per le navi ci vuole sicuramente, mica possono volare sti contenitori…!!Anche perché le banchine esistenti a Porto Vado sono in concessione solo ad Orsero e non é possibile in quele condizioni un aumento di traffico..Purtroppo secondo me il progetto é molto valido…il problema é nei nostri politicanti che fanno tutto meno che gli interessi di noi lavoratori e cittadini!!
Fra

antonio gianetto ha detto..
il 19 Febbraio 2007 alle 18:20

Vorrei segnalare che in altre occasioni avevo segnalato che la rada di Vado Ligure sarebbe il capolinea ideale dell’ autostrada del Mar Tirreno, ma per questo occorrerebbero efficienti sistemi di smistamento delle merci. Una adeguata rete ferroviaria, ritengo sarebbe più che necessaria, purtroppo allo stato attuale non sembra neppure presa in considerazione e sembrerebbe che si sia più orientati alla costruzione di nuove autostrade.
Per il tanto previsto futuro turistico di Savona, non mi sento di essere così ottimista, come quelli che prevedono il miracolo dopo lo scempio della Margonara.
Chi di noi sarebbe disposto ad andare in vacanza in un luogo come sotto descritto:
Fonte:Dottor Paolo Franceschi, Specialista in malattie dell’ Apparato Respiratorio e Internista.
DA DOVE VIENE L’ INQUINAMENTO? La principale fonte di inquinanti ( 50% degli ossidi di azoto, 75% degli ossidi di zolfo, 35 % delle polveri sottili) in Liguria è rappresentata dalle centrali termoelettriche a carbone, che superano il traffico veicolare ed il riscaldamento domestico…… OMISSIS………
La provincia di Savona, che conta soltanto il 17% degli abitanti della Liguria, produce dal 40 al 50% dei più pericolosi inquinanti della intera Regione, ed è la più inquinata delle province liguri.

A QUESTO PUNTO DOVREMMO PURE FARE QUALCHE CONSIDERAZIONE.
Se quanto segnalato sopra è vero, dobbiamo porci qualche domanda:
1) Aumenterà l’ inquinamento, quando la centrale Tirreno Power brucerà più carbone per la produzione di nuova energia, che noi non utilizzeremo, ma sarà fonte di guadagno solo per il suo proprietario?
2) In Savona, le navi da crociera, bruciano nel pieno centro cittadino, Olio Combustibile Denso ad alto tenore di zolfo al 4,5%. Nel periodo estivo, quando
l’ aria condizionata è in funzione, il consumo, ritengo sia alquanto elevato; inoltre se consideriamo che, a volte, in porto abbiamo avuto anche 3 navi contemporaneamente ed hanno in programma di portarne 4, non abbiamo da starcene tanto allegri.
Allo stato attuale, nessuno ha ancora avuto il coraggio di segnalare il vero danno ambientale prodotto da queste navi; fortunatamente la Comunità Europea è a conoscenza del problema, e per il futuro, ha previsto regole restrittive in merito al combustibile, che queste navi dovranno utilizzare nei porti europei, questo purtroppo avverrà soltanto entro il 2010.
Ci sono altri tipi di inquinamento provocati da questo tipo di navi, studi americani hanno accertato:
Che oltre al numero dei passeggeri, aumentano anche le preoccupazioni per l’impatto ambientale prodotto dalle crociere. La maggior parte delle proteste arriva dagli Stati Uniti, dove gruppi come Oceana e il Bluewater network da tempo cercano di convincere le società crocieristiche ad adottare politiche più responsabili, in particolare per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti prodotti a bordo.

Il Bluewater network, per esempio, spiega che in un viaggio di una settimana una normale nave da crociera produce “più di 50 tonnellate di spazzatura, 4,5 milioni di litri di acque reflue provenienti da lavandini, docce, cucine di bordo e impianti di lavanderia, 954.450 litri di liquami fognari e 159.075 litri di acqua contaminata da combustibili”.

Secondo il Bluewater network, gran parte dei rifiuti, trattati e non, sono scaricati direttamente in mare. Secondo Earthjustice, un gruppo ambientalista hawaiano, ogni nave da crociera che si muove tra le isole del Pacifico produce un inquinamento atmosferico equivalente a quello di 12.240 automobili.
Sul numero di posti di lavoro concordo col dott. Fra, anche se vorrei sapere quanti cittadini di Vado e Savona troveranno una reale sistemazione. Vorrei segnalare che tempo addietro sono passato per caso sulla passerella del Letimbro, osservando lo scavo, ho fatto presente, ad un anziano Savonese, che dove c’ era il cinema Astor stanno scavando per costruire 9,5 metri sotto il livello stradale, questo signore si ha segnalato che il quel posto ( chiamato ormai da tutti “u garbu “) andranno 16,5 metri sotto, poi mi ha fatto questa domanda: indovini quanti savonesi lavorano qui, ho risposto che sicuramente non sarebbero stati molti, visto anche quello che si vede altrove, mi ha risposto: qui non ci lavora neppure un Savonese!
Non sono d’ accordo col dott. Fra, e con quelli che la pensano come Lui, sul futuro turistico di Savona, per i motivi sopraesposti, anche perché un grattacielo di 123 metri, quando attualmente, nel mondo: Burj Dubai (circa 800 metri di altezza, l’ edificio più alto della Terra, non richiamerà tante persone, salvo quelle destinate al porticciolo, caso mai quelli che ritenevano bello quel tratto di costa, verranno a controllare cosa siamo riusciti a distruggere.
(Savona città della torretta diventerà città del grattacieletto? )
In riferimento alle barche da diporto destinate al nuovo porticciolo, vorrei segnalare quanto accade attualmente, in merito all’ inquinamento da liquami ed altri rifiuti. Nel periodo estivo, quando le barche da diporto, lasciano il loro posto barca, nel vecchio porto, per andarsi ad ancorare davanti alla Madonnetta, in questa occasione scaricano fuoribordo ogni tipo di porcheria, prima di rientrare; gran parte di queste arriva fino alla spiaggia. Non hanno neppure il pudore di portarsi al largo per compiere questa operazione.

Fra ha detto..
il 19 Febbraio 2007 alle 19:37

Buonasera,
G.le Antonio sono felice che almeno lei porti giuste argomentazioni al dibattito.Una precisazione:in questo commento non ho rpeso posizioni su margonara e co. anche perché se fossi d accordo comunque il progetto non ha nulla a che vedere con un investimento di grande utilità come la piattaforma…accennavo solo al fatto che se si parla di turismo non va bene, industrializzazione non va bene, piattaforma idem…
Sono contento che anche lei trovi necessaria l’ infrastrutturazione ferroviaria anche per i suddetti problemi di inquinamento e penso convenga con me che un nuovo investimento del genere, se le nostre istituzioni si attivassero, potrebbe essere utilizzato come progetto pilota per una logistica sostenibile e a misura d uomo..(grazie anche ai numerosi finanziamenti UE che come al solito noi italiani non utilizziamo o vanno a finire nelle tasche di alcuni!!!)
Per quanto riguarda i lavoratori di Savona…ormai in un mondo globale, con lo sviluppo dell’ Unione Europea , é giusto che venga assunto personale ad hoc é nell’ interesse di tutti. nulla toglie che noi giovani savonesi possiamo fare domanda a quelle imprese che investiranno qui da noi e se ci si dà da fare ognuno puo fare la carriera che vuole.Cé da dire che giovani a Savona ce ne sono veramente pochi e magari non tutti interessati al settore.
Sarei del tutto contrario a certe forme di assistenzialismo spinto, come vincoli nel personale che porta solamente ad un aumento di costi e in genere a svantaggi per le imprese investitrici.
Saluti
Francesco

Luca ha detto..
il 19 Febbraio 2007 alle 20:58

ahahahah corrado, san genesio? Davide? non pensavo di trovarti qui!

In ogni caso Vado potenzialmente potrebbe essere uno degli scorci più belli del ponente e dei motivi per prevenire questa edificazione ci sono (a mio parere molto di più della situazione Margonara, che potenzialmente potrebbe essere riqualificante ).
Il problema è anche la carenza di alternative, poichè pare che i savonesi siano bravissimi a mugugnare per le loro cose se non percepiscono un guadagno, ma non a mantenerle vive e in salute (guardatevi un po’ intorno se capitate nelle aree in discussione e chiedetevi i Savonesi dov’erano fino a qualche mese fa) facendone parte della propria quotidianità. E sì perchè da che mondo e mondo uno dei modi migliori per preservare è questo, nel caso non ve ne siate accorti (e nel caso, tutti voi che ora ci fate su arringhe di colore, non vi siate accorti che la situazione è questa per questo motivo)

D. ha detto..
il 19 Febbraio 2007 alle 22:08

Fra scrive:
18 Febbraio 2007 alle 23:29
Veramente ormai Savona (……….
………………..)
altre basi se non questa..
Grazie dell Attenzione
Francesco
frab83@hotmail.com

Finalmente qualcuno che da qualche dato. Grazie Fra. Conoscendo i miei concittadini, se fossi un industriale neppure io investirei un centesimo a Savona. Il discorso non è quello del “dir di no” o del “dir di si”, ma è sul piano delle garanzie, e della valutazione dei pro e dei contro. Sino ad oggi se ne sono sentite di tutti i colori, ma a fronte di un dato certo in termini di interramento irreversibile della rada, è sul piano occupazionale che non è ancora chiaro (e non a caso) se e quali garanzie ci saranno. Se il progetto darà davvero un ragionevole numero di posti di lavoro, l’azienda non avrà difficoltà a garantirli. Beninteso, nella situazione disastrosa in cui ci troviamo qualsiasi cosa è una boccata d’ossigeno, ma, mi si permetta, non stiamo parlando di costruire una centrale a carbone o un pai di palazzi. Stiamo parlando di un processo irreversibile che, in quanto tale, deve poter fornire garanzie serie. Vado no è un gioiello, ma non dobbiamo partire a priori dal presupposto che debba restare un posto alla Dickens per l’eternità. Quando sentii parlare per la prima volta di questo progetto, ormai moltissimo tempo fa, ne fui subito entusiasta. Oggi ho qualche dubbio. Incrociamo le dita.

Corrado ha detto..
il 21 Febbraio 2007 alle 00:50

Eh si Luca (Luca chi?), Corrado di San Genesio.. se esistera’ ancora perche’ circa 7 anni fa giravano rumori sul fatto che per fare la piattaforma avrebbero dovuto usare della terra da riempimento.. e quale collina migliore se non quella di San Genesio? Tutta la gente che ci abita verrebbe stipata in stupendi casermoni da qualche parte a Vado.. In questo modo risolverebbero anche il problema della discarica.. Ora, magari era una voce tanto per sensibilizzare (spaventare) la gente, ma se consideriamo cosa hanno fatto per la costruzione dell’Esso chimica.. non so se avete mai notato che tra le cisterne c’e’ una casa, l’unica che aveva resistito agli espropri ma che nn ha fermato la costruzione dello stabilimento..

D. ha detto..
il 21 Febbraio 2007 alle 23:27

[QUOTE]per fare la piattaforma avrebbero dovuto usare della terra da riempimento.. [/QUOTE]

eehhh quante cose che si possono fare con i riempimenti :)

mauro ha detto..
il 22 Febbraio 2007 alle 18:53

dara del lavoro per molta gente quindi non lamentatevi

antonio gianetto ha detto..
il 23 Febbraio 2007 alle 15:29

Per Fra e chiunque altro interessato
queste che riporto sono notizie un po’ vecchiotte ma presumo siano molto interessanti, trattandosi del porto di Rotterdam, in merito anche a quanto è stato segnalato nei post precedenti:

Comparto marittimo

Il porto di Rotterdam, che nel 2004 ha movimentato 8,2 milioni teu, 352,3 milioni di tonnellate di merci ed ha impegnato direttamente 60.000 persone, è stato indicato dagli operatori cinesi come “sottodimensionato a ricevere i traffici provenienti dall’Asia nei prossimi cinque anni”. Il porto olandese sta però per affrontare ingenti investimenti: il terminal Euromax e la super banchina “rubata” al mare Maasvlakte 2. Il primo progetto è la creazione di una piattaforma completamente automatizzata che, a partire dal 2007, grazie ad un pescaggio di 19 metri, garantirà altri accosti per le portacontainer di nuovissima generazione e permetterà un collegamento diretto alla Germania grazie alla Betuweroute, una delle linee ferroviarie più moderne d’Europa che verrà inaugurata anch’essa nel 2007. Sulla banchina Maasvlakte 2, che si estenderà su una superficie di mille ettari di terreno “strappato al mare”, di cui 620 destinati ai container, 170 alla distribuzione e 210 alla chimica, sorgerà una struttura capace di raggiungere risultati da capogiro: 16 milioni di teu movimentati ogni anno, 2 nuove linee ferroviarie, un’autostrada a 4 corsie, 9.500 occupati diretti, almeno 23.000 garantiti dall’indotto ed investimenti globali per quasi 1,3 miliardi di euro. Maasvlakte2 permetterà a Rotterdam di mantenere la leadership europea per i prossimi venti – trent’anni ed i tempii di realizzazione sono previsti tra il 2012 ed il 2014.( Il Secolo XIX; 31/05/2005)
quanto sopra è tratto da: http://www.trail.liguria.it/Rassegna/secondo_trimestre_2005/24-05_31-05-2005.htm

antonio gianetto ha detto..
il 23 Febbraio 2007 alle 23:06

Riallacciandomi a quanto sopra, vorrei fare una considerazione, una nave che parte dalla Cina, una volta attraversato il canale di Suez, per far giungere le merci nell’ Europa centrale, non hanno preso in considerazione il porto di Vado L. che si raggiunge dopo aver percorso 1.424 miglia, ed invece, hanno scelto Rotterdam distante 3.287 miglia. Con perdita di quasi 5 giorni in andata e 5 in ritorno, e forse anche qualche ritardo a causa della nebbia, consumo di combustibile, paghe equipaggio ed ogni altro aggravio, che poi andrà a gravare sul prezzo di vendita.
Il motivo mi sembra semplice, i cinesi hanno interesse a che i loro prodotti vengano portati subito a destinazione, per questo occorrono porti che possano ricevere la marce e la mandino subito a destino, nel più breve tempo possibile, con vie di comunicazione efficienti. Molto probabilmente, Vado L. non lo hanno trovato idoneo
per i loro futuri progetti; forse qualcuno di loro si è fatto un viaggetto sulla nostra linea ferroviaria o sull’ autostrada Savona – Torino, e deve aver segnalato a Pechino che non siamo messi tanto bene. O forse hanno capito che a Vado preferiscono parcheggiare piuttosto che far proseguire la merce per terra.

gianni ha detto..
il 26 Febbraio 2007 alle 07:03

anche in sardegna si lamentano su tutto,qualsiasi progetto innovativo che possa portare lavoro è servizi viene scartato a priori. il risultato è che ho si fa come ho fatto io è cioè dover fare le valige per andare a cercare lavoro altrove,oppure continuare a sfruttare i genitori e parenti succhiando loro quel pò di pensione che percepiscono.allora cari amici di vado,pensateci bene prima di dire di no a qualcosa che puo farvi continuare a vivere nella vostra terra è nel vostro paese non vorrei che a forza di dire no a tutto vi ritrovate come me costretti a fare le valige. vi saluto cordialmente gianni

antonio gianetto ha detto..
il 26 Febbraio 2007 alle 14:37

I progetti innovativi li sanno fanno fare bene in Olanda!
A Savona e Vado non mi sembra di trovare niente di innovativo, anzi quello che che ci viene presentato, come nuovo, ha solo come conseguenza il degrado del nostro territorio e dell’ ambiente, a favore dell’ arricchimento di pochi.
Comunque, se a qualcuno tutto questo piace, continui pure a difendere gli interessi di chi mette a repentaglio la nostra salute, ricavando enormi profitti, solo perché in cambio ci offre qualche posto di lavoro.
In Sardegna i posti di lavoro hanno previsto che possono essere trovati senza danni ambientali, dobbiamo soltanto attendere, per vedere chi è dalla parte della ragione.

Bruno Pirastu ha detto..
il 26 Febbraio 2007 alle 17:04

Per oltre trenta anni mi sono alzato alle 06.30 del mattino , misono fatto in macchina da solo il Cadibona e 35 + 35 km per andare a lavorare in Val Bormida, confrontandomi con neve, ghiaccio , passando le notti in stabilimento perchè isolati e altre amenita ed io ero impiegato e non operaio turnista !!! Oggi trovare personale disposto a fare i turni in stabilimento incondizioni non sempre agiate, forni e rumore , anche se in linea con la sicurezza è diventato un problema, non c’è personale disposto a farlo. Ben venga per il futuro un posto di lavoro vicino a casa ma non contrabbandiamo POSTI DI LAVORO con la decina di posti utili alla movimentazione Containers, sappiamo tutti che sono operazioni gestite in modo tecnologico e automatico, sappiamo tutti che l’unica cosa che serve sono gli spazi sottobordo per la movimentazione, sappiamo tutti che le operazioni di scarico dai containers sono fatte nei poli logistici della Lombardia o oltre alpi, sappiamo tutti che sono previsti 700 containers ( camion ) movimentati al giorno, sappiamo tutti che una volta interrata la rada di Vado non si potra piu recuperare e sappiamo tutti che Savona non ha vie di comunicazioni dirette con l’entroterra se non l’autostarda per Genova o per la Francia.

D.Fe. ha detto..
il 26 Febbraio 2007 alle 21:58

caro Bruno, sappiamo tutti ma purtroppo importa a pochi

gianni ha detto..
il 26 Febbraio 2007 alle 22:41

caro Antonio posti di lavoro senza danni ambientali in sardegna significa, assistenzialismo ci anno chiusi in una riserva come anno fatto gli americani con gli indiani. l’unico scopo è lasciare tutto come stà in modo che i vari costasmeraldini continuino ha fare quello che gli pare in sardegna,vedi tasse non pagate sia per gli immobili che per i grossi panfili. allora io penso che i sardi debbano decidere lo sviluppo della propria regione cosi come gli abitanti di vado.è basta con queste cazzate di eco sostenibile o non perche tutti abbiamo una coscienza per capire cosa è distruttivo è cosaè qualita della vita. solo che chi può permettersi tutto è contro tutto ciò che disturba la sua quiete individuale ,bisogna pensare anche agli altri che non sono abbienti ma sanno bene cosa fa bene e cosa no all’ecologia ma vorrebero anche loro vivere dignitosamente con un lavoro punto…….

gianni ha detto..
il 26 Febbraio 2007 alle 22:56

e anche lei signor pirastu si vada a vedere meglio il sistema autostradale in italia certo non è al massimo ma vado potrebbe dare l’input a migliorarlo e non è vero che l’unica via è con la francia e poi porto containers non è solo carico e scarico ma provi a considerare l’indotto quanti posti di lavoro si potrebbero creare?? mi sembra di essere a oristano dove c’è un problema uguale porto o non porto, risultato tutti a casa ad aspettare la pensione di papa ,ma siamo talmente ignoranti da pensare che i paesi più a nord di noi siano scemi? pensi che noi italiani tutti da nord a sud siamo in dietro di40 anni!!!! grazie a chi sta economicamente bene e non gli interessa di nientaltro e si riempiono la bocca di ecosostenibile perche oggi è diventato l’unico modo per proteggere gli interessi dei piu potenti per qualsiasi cosa sia contro l’interesse di potenti basta dire che non è ecosostenibile è il problema è risolto è si salvi chi può.

Bruno Pirastu ha detto..
il 27 Febbraio 2007 alle 10:53

X Gianni Da savona con l’autostrada si va a Genova Torino e XXmiglia ( Francia ). La piazza di Torino è sconosciuta a Savona, logisticamente dipende dall’asse Milano Novara. Personalmente non credo che il nuovo porto di Vado giustifichi il potenziamento dell’attuale autostrada , semmai ma è tutto da vedere quella diretta per Alessandria liberandoci dal giogo Genovese. Per quanto ne so non è prevista ne ci sarebbero spazi la movimentazione merci dei containers ma solo il loro sbarco imbarco o invio a destinazione, operazioni che non richiedono mano d’opera manuale e l’indotto è specifico per la manutenzione delle gru ( Genova ). Oristano come Gioia Tauro sono le cattedrali del deserto che piangiamo tutti. Forse dal 2010 con il potenziamento del canale di suez per le 250 mila tons e con la revisione delle rotte cinesi ma costa meno è piu veloce e sicuro il trasporto in massa sino ai mercati del Nord con la nave che non lo sbarco e invio attraverso l’europa dei singoli containers. E’ una situazione molto articolata che comprende anche la TAV , il limite ai TIR in Svizzera e Austria e sulla quale oltre che informarsi è opportuno anche riflettere a lume di candela visto che chi ha i numeri non li comunica. Cordiali saluti

antonio gianetto ha detto..
il 27 Febbraio 2007 alle 22:41

Sig. Gianni
guardi che io sono favorevole al potenziamento del porto di Vado Ligure. Il problema è che non si costruisce un nuovo terminal senza pensare a come smaltire le merci con eccellenti infrastrutture. Io ho l’ impressione che qui si voglia costruire soltanto un enorme parcheggio per containers e basta! Se così sarà, di posti di lavoro presumo non ne verranno molti.
Ho voluto appunto segnalare cosa stanno facendo in Olanda, affinche, chi non ha conoscenza sui traffici marittimi, possa rendersi conto che noi non ci stiamo muovendo in modo giusto. Il fatto che i cinesi non prendano minimamente in considerazione il porto di Vado Ligure, ce lo dimostra.
Riguardo alla Sardegna, conoscevo molto bene Sarroch, Porto Vesme e Porto Torres, per averli frequentati assiduamente, quello che è successo in quei tratti di costa è orribile.
Di questo se ne sono resi conto gli amministratori Sardi e hanno deciso di voltare pagina, bisogna aspettare per vedere come andranno a finire le cose.
Le zone turistiche della zona a Nord Est non ho avuto modo di frequentarle, posso soltanto dire che, dal largo, quel tratto di costa è bellissimo e un diverso modo di gestire quel patrimonio potrebbe portare a buoni risulati
A Savona sono decenni che andiamo sempre peggio, è naturale sperare che finalmente ci si presentino delle buone opportunità, io, al riguardo, sono alquanto pessimista, vedo solo nero ( carbone ).

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