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Articolo n° 7717 del 18 Febbraio 2007 delle ore 14:30

Boissano, allevamento con Tbc: allerta per i cinghiali

[thumb:351:r]Boissano. Si trova a Boissano l’allevamento posto sotto sequestro dalla magistratura savonese in seguito ai casi di tubercolosi registrati su 22 dei 43 bovini allevati. 17 capi di bestiame sono già stati abbattuti e a breve potrebbe essere la volta degli altri. Il servizio veterinario della Asl 2 savonese da mesi sta monitorando la situazione dell’allevamento ed esclude qualsiasi rischio per i consumatori. Allerta, invece, per la possibilità di contagio da Tbc ai cinghiali della zona, infettati dai bovini che sono stati lasciati liberi di pascolare senza alcuna recinzione. L’invito ai cacciatori è quello di far controllare i cinghiali abbattuti. Il procuratore capo di Savona Vincenzo Scolastico ha aperto un’inchiesta e iscritto nel registro degli indagati l’allevatore 70 enne, P.F., che non avrebbe rispettato la disposizione del sindaco di recintare i capi di bestiame dell’allevamento.
Preoccupazione è stata espressa dalla sezione savonese dell’Enpa per i casi di tubercolosi riscontrati nell’alevamento di Boissano e trasmesso ai cinghiali della zona, non tanto per l’aspetto sanitario, ritenuto decisamente non pericoloso dalle autorità, quanto per il pericolo di strumentalizzazione sempre probabile nel mondo della caccia agli ungulati. L’Enpa chiede che, al fine di limitare la circolazione degli ungulati, la Provincia e gli ambiti territoriali di caccia, sospendano tutte le battute straordinarie di caccia ai cinghiali, condotte su segnalazione di danni alle colture; “è infatti evidente - si legge in una nota – che tali attività inducono gli animali a fuggire dai luoghi di normale sosta, favorendone il nomadismo ed il contatto tra branchi diversi e quindi la diffusione della malattia”.

 

 


» Federico De Rossi

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