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Articolo n° 7894 del 23 Febbraio 2007 delle ore 09:40

Fuksas-Margonara, crescono i consensi: sinistra radicale contro la CGIL

[thumb:2199:r]Savona. Quarta seduta del consiglio comunale a Savona sul porto turistico della Margonara e la torre Fuksas: cresce il consenso per il progetto, ieri 18 voti favorevoli, tre no e tre astensioni. Legambiente, Wwf e Consulta culturale savonese, associazione che racchiude Campanassa, Storia patria, Italia nostra e Istituto studi liguri, hanno ribadito il loro secco no al porticciolo turistico. Uno degli aspetti più dibattuti è stato senz’altro la viabilità e come sarà ridisegnto il transito tra Savona e Albisola: entro marzo dovrebbbe essere approvato un documento di indirizzo, anche se l’iter sarà lungo e pieno di difficoltà. Ma la seduta di ieri ha evidenziato soprattutto le divisioni tra la CGIL savonese e la sinistra radicale, i primi favorevoli al progetto, i secondi nettamente contrari. La CGIL savonese crede che il progetto potrà avere ricadute occupazionali significative. La Cisl ha posto come condizione oneri di urbanizzazione che ricadano sulla città e la torre Fuksas priva di residenze. Pareri favorevoli sono arrivati da Legacoop e Confcooperative.


» Federico De Rossi

4 commenti a “Fuksas-Margonara, crescono i consensi: sinistra radicale contro la CGIL”
Massimo Preitano ha detto..
il 23 Febbraio 2007 alle 18:17

E’piuttosto ambiguo l’utilizzo dell’aggettivo ‘radicale’: forse sarebbe più corretto sostituirlo con ‘comunista’. Approfitto dell’occasione per comunicarle che esiste una diffida da parte dei legali di Radicali Italiani e del Partito Radicale Transnazionale a non utilizzare questo termine impropriamente. Le agevolo il link: http://www.radicali.it/view.php?id=87392.
Saluti
Massimo Preitano
Cremona

antonio gianetto ha detto..
il 23 Febbraio 2007 alle 21:37

A questo punto, visto che tutte le associazioni hanno espresso i Loro punti di vista.
Manca solo di sentire che cosa ne pensano i cittadini savonesi, che per quest’ opera
hanno il sacrosanto diritto di dare il Loro giudizio.
Per far si che ciò possa essere verificato non c’ è altro che la via del referendum.
E visto che ormai da tempo siamo costretti a subire decisioni che non fanno altro che continuare ad aumentare anche l’ inquinamento atmosferico, sarebbe anche il caso di sentire che cosa ne pensano di tutto questo carbone che verrà bruciato dalle centrali elettriche ed ammucchiato in vari punti del nostro territorio.
In merito alla Margonara, vorrei sapere se prevedono, per far dimorare le barche in questo porto, le stesse tariffe di Varazze.
Ho dato un’ occhiata al nuovo porticciolo Marinara di Marina di Ravenna:
http://www.marinara.it/upl/listino.pdf , meravigliandomi nel vedere che hanno inserito le Loro tariffe,
Allora ho tentato di vedere quali tariffe vengono applicate da Noi, mistero assoluto! Per sapere, bisogna rivolgersi ai gestori del porticciolo.
Non mi sono dato per vinto fino a quando non ho trovato quest’ annuncio:
Varazze 6000 anno x pagamento di 15 anni, altrimenti 11000. Barca 13 metri.
a Ravenna 4290 anno senza vincoli Barca 13 metri
Mi sembra che si sia una bella differenza; per la cronaca a Ravenna in località
PORTO RENO – Casalborsetti, hanno in programma la costruzione di un altro porticciolo.
Forse i diportisti saranno invogliati a venire nella nostra città per per respirare un po’ d’ aria buona, e per questo non staranno a guardare le nostre tariffe.

Danilo Formica ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 14:52

Il Sindaco invece di perdere tempo ascoltando associazioni selezionate e scelte da lui stesso, tra cui molte legate alla coalizione che rappresenta, dovrebbe ascoltare i cittadini. Perchè ha tanta paura di proporre un referenfum? E’ forse convinto che i cittadini non la pensino come le “sue” associazioni?

http://www.daniloformica.blogspot.com

lui la plume ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 15:43

Su queste iniziative ritengo sempre opportuno che gli amministratori si appoggino ai referendum.

Oggi una meta’ dei nostri ben pagati dipendenti al parlamento tira a campare con il solo intendimento di mettere in difficolta’ l’altra meta’ che e’ stata incaricata dall’elettore.

L’altra meta’ passa il tempo a portare avanti le iniziative che piu’ contraddistinguono le minoranze che rappresentano, con i risultati che sono davanti ai nostri occhi ogni giorno.

Per sanare questa situazione anomala si boicotta il parlamento e ci si raduna vuoi ad Arcore, vuoi a .. (San Martino? non ricordo) o a Caserta, ora che anche questi tentativi appaiono inutili si passa alla richiesta di pieni poteri (o quasi).

Io questa strana democrazia derivata da un uso errato di un sistema elettorale maggioritario non apprezzo, piu’ passa il tempo e meno assomiglia ad una democrazia, il passo successivo non mi appassiona.

Invece di dare a qualcuno pieni poteri preferirei rinvigorire il sistema referendario.

Ci si puo’ organizzare per utilizzare con successo questo strumento di democrazia, ogni giorno ci troviamo di fronte ad utilizzo abbastanza efficiente di consultazione popolare, studiare come metterlo a disposizione dei sani dubbi politici e’ un servizio che si rende alla vita democratica del paese.

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