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Articolo n° 7913 del 23 Febbraio 2007 delle ore 15:45

Sanità, sprechi e ticket

Vorrei parlare di sanita’ e sprechi relativi. Mio figlio (un voto fisso per la sinistra) oggi aveva una visita medica. Anche lui come tutti in famiglia abbiamo sempre pagato tutti i costi della sanita’ con le previste trattenute sullo stipendio, chi non lavora ovviamente non ha trattenute e queste spese non le paga. Oggi e’ tornato indietro rinunziando alla visita prenotata un sacco di tempo fa perche’ i 34 euro che gli hanno chiesto non li poteva proprio pagare. In qualche modo lo porteremo noi da un privato, tanto tra ticket e tempo perso alla fine il privato costa meno.
Constatati gli effetti di questa finanziaria non credo che mio figlio votera’ ancora a sinistra. Il ticket e’ una partecipazione alle spese sanitarie, e questa grava esclusivamente su chi queste spese le paga gia’ tutte ora chi gia’ paga tutto (e solo lui) deve pagare ancora ticket tickettini e tickettoni.
Gli sprechi e la ricchezza delle varie provincie inutili e dei vari comuni condominio, dei ministeri che in periodo di crisi tappezzano i muri interni con marmi che arrivano al soffitto contrastano con questa speculazione ai danni delle vittime di questa disorganizzazione. Ho detto speculazione perche’ mi fa rabbia che per un elettrocardiogramma con la prestigiosa sanita’ pubblica devo pagare 13 euro di ticket piu’ 10 euro per la finanziaria piu’ 7 euro per la regione oltre a pagare spese ulteriori di questa inefficienza con le tasse normali, in totale 30 euro piu’ cio’ che non vedo.Se vado privatamente ne spendo solo 24, ed il privato ci guadagna sopra e ci paga le tasse.
Senza voler offendere nessuno ricordo una frase colorita che si usa talvolta in situazioni simili: “Bei co….ni”, e la frase e’ riferita a chi paga (e’ per me, nessuno si offenda).
Ora comincero’ ad andare in Svizzera anche per acquistare le medicine, il collirio che uso qui lo pago 9 euro e 40 e mi hanno detto che in Svizzera costa circa 7 franchi, probabilmente la proporzione sara’ la stessa anche per il resto.
Non sarebbe il caso di chiuderla questa sanita’ pubblica su cui in troppi fanno la cresta?Di certo io che pago sempre tutto ne avrei solo vantaggi (magari la teniamo solo per le operazioni li’ probabilmente i costi sono maggiori ed il ticket un qualche significato lo ha).

Lui la plume

» Redazione

8 commenti a “Sanità, sprechi e ticket”
Zio JO ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 09:24

chi è causa del suo mal pianga se stesso. Li avete votati ? Ora godeteveli. Non c’è nulla nella finanziaria e nei 12 punti di Prodibis che sia strutturale a lungo termine, che preveda licenziamenti o parametri di produttività degli statali. Solo tasse o aiuti alle amiche cooperative. Di questo passo la visita medica la potrete fare alla COOP .

lui la plume ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 10:56

Non colgo la polemica sul voto ma l’idea mi sembra ottima. In effetti penso che fare le visite mediche alla Coop (ma ovviamente non solo in quel centro commerciale, che puzza un po’ di conflitto di interesse ….) abbia buone possibilita’ di successo. ———

Oggi ci si dibatte tra difficolta di parcheggio, rigidita’ nella organizzazione, orari di “troppo comodo” e vorrei aggiungere troppo spesso uno scarso coinvolgmento nei problemi del paziente, da parte del medico di base che la burocrazia tende sempre piu’ a trasformare in un impiegato che trasferisce i pazienti ai vari laboratori ed ai vari specialisti invece di “curare” (fra non molto sara’ lui a prenotare la visita ed a ricevere i risultati via telematica). ——

Vista la situazione attuale poter fruire di una alternativa al medico di base all’interno dei locali di un centro commerciale, una serie di studi attrezzati operativi con lo stesso orario del centro, aperto il sabato e la domenica, con un occhio di riguardo alle esigenze del cliente ——–
(che rappresenta l’unico utile su cui possono contare, oggi per questi professionisti il cliente e’ lo la Regione alle cui direttive, legate a problemi di bilancio piu’ che alla cura dei cittadini, devono sottostare). ——-

Certo degli ospedali continuano ad essere indispensabili, ma tutto il resto si presta a migliorie enormi anche con l’occhio al risparmio, basta poco.

Basta togliere a chi ha dimostrato nel tempo di far male qualcosa l’autorita’ e la competenza su quel qual cosa.

Di fatto oggi la cosa e’ possibile, se ci fate caso oggi costa molto spesso di piu’ la sanita’ pubblica rispetto alla privata (altro esempio 41 euro di ticket per 10 ultrasuoni nel pubblico, cui aggiungere tutti gli ulteriori costi burocratici, e 44 nel privato, con prezzi diversificati da struttura a struttura, grazie alla concorrenza) per quale motivo costa di meno? perche’ il privato sfrutta meglio le apparecchiature, e’ piu’ rapido a potenziare quei reparti dove la richiesta e’ maggiore (unico neo, potrebbe decidere di chiudere cio’ che rende poco, ma qui e solo qui l’intervento dello Stato e’ richiesto per impedirlo)

Mentre si accompagna il malato nella zona visite ci si puo’ dedicare alle spese, guadagnando un sacco di tempo, anche questo tempo rappresenta un costo da valutare, i governanti non ne tengono conto ma a noi queste perdite di tempo costano eccome, (la settimana scorsa, una visita oculistica, 19 euro, 11 minuti di visita 52 minuti di coda per pagare il ticket, non ricordo il tempo perso in dicembre per avere la prescrizione dal medico di base e per prenotare la visita, ….dopo due mesi).

COn un privato quanto avrei speso? quanto tempo avrei perso?

lui la plume ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 13:49

Bisognerebbe avere la possibilita’ di correggere gli errori commessi nello scrivere questi commenti …….

i costi degli ultrasuoni (erano per mia moglie)

se li avesse prescritti il medico di base attivando una funzione curativa avremmo speso con la sanita’ pubblica 41 euro in totale

ma questo non li puo’ prescrivere direttamente perche’ la regione per risparmiare ne limita l’autonomia;

allora dobbiamo passare prima dal fisiatra 23 euro piu’ 10 (stavolta non ci hanno fatto pagare i 7 in piu’ decisi dalla regione lombardia), con code e perdite di tempo, poi procediamo con il pagamento dei 41 euro (non so’ piu’ come composti), per un totale di 74 euro.

Gli stessi ultrasuoni (sulla cui efficacia comunque a meta’ della cura abbiamo seri dubbi) si potevano fare in una struttura privata a 60 euro.

Appena finita questa cura (inutile) andremo finalmente da un ortopedico privato e forse con un ciclo di infiltrazioni usciremo da questo tunnel di costosa inefficienza iniziata con fiducia in dicembre e cosparsa di indagini radiologiche, risonanza magnetica ed assenza di cure per il “DOLORE”.

antonio gianetto ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 17:17

Non penso che anche con quelli dell’ altra sponda le cose andassero non meglio, personalmente non partecipo per nessuno di questi schieramenti, in quanto,da tempo, ho capito che solo a parole fanno i nostri interessi. Abbiamo anche visto come, qualcuno è stato interessato ( tramite un familiare ) nelle cliniche private.
Io piuttosto la responsabilità la ascrivo alla mancanza di organizzazione del servizio.
Con la giunta precedente per un risonanza magnetica al San Martino di Genova, avrei dovuto aspettare oltre tre mesi, ma se volevo, farla subito, in quanto due volte la settimana, nella stesso ospedale, pagando l’ intero importo come per il privato ( 200 euro ) mi l’ avrebbero fatta in pochi giorni. Rivolgendomi alla struttura pubblica di Torino, ho dovuto attendere solo 10 giorni.
Nel 2003 per un mio familiare, ho dovuto spendere 750 euro, tra ticket, esami, terapie, visite private, risonanza magnetica e radiografie, due anni di tempo perso, senza venire a capo di nulla. E’ bastato che cambiassimo medico di famiglia, ed il nuovo dottore ha indivituato al primo colpo il problema.
Come vedete, a volte è anche questione di fortuna.

antonio gianetto ha detto..
il 24 Febbraio 2007 alle 17:38

Dimenticavo un particolare molto importante, quando a Torino, c’ è stata consegnata
la risonanza magnetica, non c’ è stata consegnata, come a Savona, da un impiegato, ma dal medico responsabile, il quale ci aveva informato, che i sospetti dello specialista che aveva ordinato la risonanza magnetica non li avevano rilevati.
Quando ci siamo ripresentati dallo specialista ( a pagamento ), questo ha dato un’ occhiata alla lastra ed ha esclamato: avete visto è come sospettavo io! è necessario l’ intervento chirurgico. Il problema come ho detto però era un altro.

lui la plume ha detto..
il 27 Marzo 2007 alle 14:30

Gli ultrasuoni non sono serviti a nulla (come sospettavamo) nel frattempo e’ arrivato l’appuntamento al San …. era per oggi 27 marzo ….. si parla di malasanita’: eccola che arriva nuovamente e’ stato spostato al 2 aprile.

Io li avrei gia’ mandati a quel paese da tempo, ma mia moglie insiste per farsi curare in modo indecoroso e costoso da una vergognosamente inefficiente e cara sanita’ pubblica lombarda.

Credo vi siano maggiori possibilita’ di guarigione programmando un viaggetto a Lourdes che comunque sarebbe di certo meno stressante e costoso e forse le probabilita’ di guarigione sarebbero maggiori.

In aprile dopo Pasqua dovrebbe essere piacevole.

lui la plume ha detto..
il 27 Marzo 2007 alle 14:54

La sanita’ che ci viene messa a disposizione ha un costo notevole, probabilmente esiste la possibilita’ di renderla un po’ piu’ efficiente.

Quando ci ammaliamo inizia un conteggio di costi diretti ed indiretti che ci accompagna per tutta la malattia.

Alla fine si potrebbe considerare quanto e’ costata …. in cure piu’ o meno azzeccate, in tempo buttato al vento per una burocrazia che nulla ha a che vedere con il processo di guarigione, in giornate di lavoro perse, in ticket spesi per analisi e medicinali, in costi che arrivano direttamente alla regione ed altri che si esauriscono altrove.

Quasi tutta questa contabilita’ passa tramite un filo del telefono corredato dai dati identificativi del malato.

Non dovrebbe essere impossibile inviare al beneficiario di una cura che e’ costata molto a Lui ed alla collettivita’ un riepilogo dei costi con la richiesta di un voto, di un suggerimento, di una critica costruttiva, di una opinione sul servizio che ha ottenuto.

Forse gia’ analizzando in automatico le azioni curative poste in essere dal medico di base si potrebbero desumere molti parametri di giudizio sulla efficienza del metodo di indagine chiesto loro.
I medici di base oggi rappresentano un nodo importante nelle cure ed una mancanza di efficienza alla base rende poco efficiente cio’ che sta’ dietro.

antonio gianetto ha detto..
il 28 Marzo 2007 alle 11:26

Per esperienza personale, posso segnalare che portatori di gravi malattie, in tutta Italia, si sono costituiti in associazioni e svolgono un eccellente servizio di informazione.
A volte basta una semplice telefonata o una e-mail ad unadi queste, anche se non si è iscritti, per ricevere notizie sui migliori istituti di cura.

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