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Articolo n° 8001 del 27 Febbraio 2007 delle ore 07:55

Finale Ligure, braccio di ferro sul trasferimento della Piaggio

[image:39:r:s=1]Finale Ligure. “Il Comune di Finale va a testa bassa contro il Comitato Tecnico Urbanistico della Liguria e non se ne capiscono appieno le ragioni. Riteniamo che vi siano, a questo punto, motivi politici di cieca contrapposizione”. Le parole sono quelle dei consiglieri regionali Carlo Vasconi (Verdi), Nino Miceli (Ds) e Michele Boffa (Margherita), che ribattono alle accuse dell’amministrazione comunale finalese. “I tecnici della Regione Liguria, insieme a quelli della Provincia di Savona, avevano avvisato per tempo il Comune di Finale circa la necessità di varare un Puc equilibrato, dove i nuovi insediamenti delle aree Piaggio ed ex cave fossero in armonia con il resto dello sviluppo della città” osservano i tre consiglieri regionali che accusano la giunta Richeri di non avere voluto recepire il parere di urbanisti che ritenevano deleteria una programmazione volta al proliferare di nuove seconde case (Finale ne ha già sei mila). Proseguono Vasconi, Miceli e Boffa: “E’ stato ribadito il no ad una galleria sotto la Caprazoppa dai costi altissimi che avrebbe richiesto una contropartita speculativa improponibile di nuove seconde case. Concetto più volte ribadito anche dall’assessore Ruggeri. Nonostante tutto ciò, a distanza di tre anni dall’insediamento, Richeri fa ulteriormente ritardare la soluzione dei problemi della città“. A questo punto la questione della Piaggio Aero Industries, che ha stanziato nel proprio bilancio di previsione 2007 un significativo investimento a copertura del trasferimento a Villanova dello stabilimento. “Riteniamo indispensabile l’obiettivo di confermare nella nostra provincia la presenza e lo sviluppo di un attività industriale tecnologicamente avanzata come è la Piaggio – sottolineano gli esponenti di Verdi, Ds e Margherita – Le proposte che emergono dalle osservazioni del Ctu consentono pienamente di realizzare l’obiettivo di trasferimento della fabbrica in coerenza con le aspettative che giungono anche dalle organizzazioni sindacali. Ci aspettiamo pertanto che il Comune di Finale si faccia carico di questa necessità rivedendo le proprie posizioni. Al contrario, se il Comune insistesse sulla propria impostazione, ne deriverebbe un ulteriore rallentamento al percorso del Puc e alla risoluzione dei problemi della fabbrica”. “Noi non vogliamo per Finale un futuro di città dormitorio – concludono – e vogliamo difendere lo sviluppo produttivo della fabbrica; per questi obiettivi ci batteremo insieme ai cittadini finalesi e ai lavoratori della Piaggio”. Perplessità anche nella sezione finalese del partito dei Comunisti Italiani, dopo le dichiarazioni del vicesindaco Giovanni Ferrari sul futuro delle aree Piaggio. Luciano Callegarin della sezione “A. Natta” ha commentato: “Bloccare il trasferimento della Piaggio significherebbe mettere a rischio il mantenimento del posto di lavoro per le maestranze presenti in fabbrica. Auspichiamo una discussione seria e costruttiva tra tutte le parti in causa per chiarire una volta per tutte le problematiche riguardanti il trasferimento ed affrontare il discorso per quanto riguarda il futuro delle aree nel loro insieme, senza considerare due entità diverse Piaggio e Ghigliazza”.


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