Savona. “Uno sciopero che sfidò il regime nazifascista”: è questo il titolo della cerimonia legata al 63° Anniversario dello sciopero e delle deportazioni del 1° marzo 1944. Il programma nasce sotto l’egida della Città di Savona, in accordo con l’Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei campi nazisti, le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e le Associazioni Resistenziali di Savona. Le celebrazioni saranno precedute dalla Santa Messa in suffragio dei deportati e fucilati presso la Parrocchia di San Raffaele al porto, mercoledì 28 febbraio alle ore 18,00. Giovedì il programma si snoda alle 9,30 con la deposizione di corone di alloro alla lapide del Piazzale Priamar e alla lapide posta all’interno dell’area portuale; alle 10,15 nella Sala della Sibilla all’interno della Fortezza del Priamar seguiranno le comunicazioni e le testimonianze con il seguente programma: Apertura dei lavori a cura del Presidente Sezioni ANED di Savona e Imperia Maria Bolla Cesarini; saluto del sindaco di Savona, Federico Berruti; saluto dell’assessore provinciale Carla Siri; intervento del giornalista e presidente ANED Sezione di Milano Dario Venegoni; testimonianza dell’ex deportato del campo di sterminio KZ di Mauthausen Antonio Arnaldi; gli alunni della Scuola Media Statale “B.Guidobono” presentano “Io ricordo, io voglio ricordare”; intervento del Segretario Provinciale Cgil di Savona Francesco Rossello.