[thumb:91:r]Savona. Vincenzo Grasso, 28 anni, è stato condannato ieri in tribunale a dieci mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena per simulazione di reato e procurato allarme. Il giovane savonese, attualmente domiciliato a Firenze, era accusato di avere messo in scena un’aggressione, in un pomeriggio di due anni fa, all’interno di villa Bagnasco in via Nizza, dove i genitori lavoravano come custodi. Grasso aveva chiamato il 113 chiedendo aiuto. Agli agenti accorsi aveva spiegato di avere sorpreso quattro ladri in azione nell’abitazione nella quale viveva con i genitori (una dependance di villa Bagnasco). Aveva raccontato inoltre di essere stato aggredito a calci e pugni e di essere poi svenuto, mentre i malviventi si allontanavano con un bottino in denaro. Ieri la sentenza. Secondo il giudice la messa in scena era stata architettata dallo stesso giovane, che aveva sottratto tre mila euro ai genitori per pagare il debito contratto con un amico. Durante il sopralluogo nell’abitazione, del resto, il 14 aprile del 2005, gli investigatori non avevano rinvenuto tracce dell’effettivo passaggio di ladri.