[thumb:2362:r]Savona. E’ un bilancio positivo quello tracciato questa mattina all’Istituto Rossello di Savona: cinque anni di collaborazione avviata tra la ASL 2 savonese e quello che è di fatto diventato un vero e proprio centro organico di cure palliative, o meglio un centro di continuità di cure, che segna il passaggio dal vetusto concetto di ospizio a quello di “hospice”, ossia un centro multidisciplinare di cure medico sanitarie associate ad una assistenza personalizzata del malato in tutti gli aspetti della vita quotidiana. La scelta di rispondere alle necessità di assistenza e cura con la istituzione del Centro per i malati oncologici in fase avanzata per la quale non sono più indicate cure specifiche costituisce una risposta attuale al carisma di misericordia della Fondatrice. In Regione Liguria la struttura è stata la prima ad aver ottenuto l’accreditamento, che prevede il possesso di requisiti strutturali e professionali previsti dalla legge. La convenzione, stipulata con l’ASL2 savonese e l’Istituto, ha previsto in un primo tempo una struttura con 6 posti letto situata al 3° piano della Residenza Protetta, benedetta il 15/12/2001 dal Cardinale Dionigi Tettamanzi. Tra il 24/4/2002 e l’1/11/2006 sono stati seguiti n. 460 pazienti, ricoverati mediamente per 20 giorni, per un totale di n. 9.296 giornate di degenza e per un costo complessivo di convenzionamento nel medesimo periodo di € 1.673.280. Dall’1/11/2006 la nuova sede dispone di altri 4 posti letto per un totale di n. 10 convenzionati ASL2.
Nel Centro di continuità di cura vengono assistiti i malati affetti da patologia neoplastica in fase molto avanzata che necessitano di assistenza palliativa e di supporto.
L’obiettivo socio-sanitario è quello di migliorare la qualità di vita rispondendo ai bisogni fisici, psicologici e spirituali della persona malata e della famiglia quando non trovano più indicazione le terapie volte alla cura della malattia tumorale.
Per tale servizio è attiva una èquipe multidisciplinare che si riunisce periodicamente per verificare il piano di assistenza personalizzato per ogni malato e per la sua famiglia. L’èquipe è anche il luogo in cui gli operatori approfondiscono le relazioni tra loro, si scambiano idee, chiariscono i loro dubbi, esprimono le loro difficoltà e le loro ansie ed usufruiscono di momenti formativi quando se ne evidenzia la necessità . Il personale dedicato all’assistenza è selezionato, non solo professionalmente, ma anche in base alle motivazioni e alle attitudini in quanto il programma di cura prevede: cure palliative, particolare attenzione alla relazione, disponibilità e assistenza alla famiglia che ha inizio nel momento dell’accoglienza e continua durante tutto il ricovero. Le cure palliative sono offerte nel rispetto delle convinzioni e dei desideri del malato e della sua famiglia, secondo il principio della centralità del malato e della sua autonomia. Nel Centro si opera concretamente con: contenimento/risoluzione del dolore, contenimento/risoluzione del disagio provocato da altri sintomi, disponibilità verso la famiglia e garanzia del sostegno a chi assiste.
Ecco alcune informazioni di servizio:
L’orario delle visite è libero ed ogni stanza è predisposta per ospitare un accompagnatore.
Il Centro è provvisto di ampio parcheggio privato. Il ricovero avviene secondo un protocollo di accettazione che delinea la tipologia del paziente e le cure di cui necessita. Le procedure di ricovero prevedono: per il paziente a domicilio: il medico di medicina generale segnala la problematica al competente ufficio della ASL2 collegato con il reparto di oncologia ospedaliero; per il paziente ospedalizzato: viene trasferito direttamente al Centro previa autorizzazione del predetto ufficio che produrrà ed aggiornerà una lista di attesa. Le spese della degenza sono a carico dell’ASL2 savonese con cui il Centro è convenzionato.
Ho avuto nel novembre 2006 mio padre ricoverato presso il centro di cure palliative Rossello. Posso testimoniare che il medico responsabile, le care suore, le infermiere e tutto il personale sono splendidi. Svolgono il loro lavoro con la massima capacità , umanità e sempre con un sorriso sulle labbra rendendo così più “lievi” gli ultimi giorni di vita dei pazienti e dando un aiuto importantissimo alle famiglie, già provate dalla situazione. Ancora un grazie a tutti.