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Gentile redazione, questo è il panorama di Savona che vedo quando mi reco sulla spiaggia di Albissola. Certo, è innegabile che non sia uno spettacolo mozzafiato. A seguire, poi, c’è “l’ecomostro” tanto detestato da Fuksas, l’ospedale San Paolo. Forse il mio cervello sarà contorto, ma preferisco questa visione al posto della torre. Con tutte le riqualificazioni del caso, suppongo che non sarà possibile rimuovere le gru, dal momento che servono all’attività portuale. Non sarà possibile nemmeno abbattere il capannone, serve anche quello. Del resto la Costa Crociere non può nemmeno pretendere di avere a disposizione tutto il porto di Savona. Esistono anche le altre navi, specie quelle mercantili.
Guardo questa foto, chiudo gli occhi e immagino tutto raso al suolo, per far posto alla torre e a tutto il resto. Un rifacimento che potrà essere anche bello, ma sterilmente senza anima. Immagino, anzi, non oso immaginare dove finiranno tutti i rifiuti generati dalla torre, non bastassero quelli che il porto già produce di suo. Albissola pagherà un caro prezzo in tema di rifiuti e di erosione della spiaggia, senza contare che con questi presupposti difficilmente potrà ancora ottenere la bandiera blu.
Abbiamo convissuto per anni con lo scenario di questo porto, anche se non bello, com’è possibile che ora tutto debba sparire in nome di una apparente riqualificazione?
Riapro gli occhi e vedo ancora il porto. Mi sembra un vecchio. Uno di quei vecchi malconci che è meglio far finta di non vedere, da non far sedere nei bar all’ultima moda, altrimenti la giovane clientela infastidita non ci torna più. Meglio nasconderlo, meglio metterlo in una casa di riposo e dimenticare che in gioventù è stato un grande uomo…
No, preferisco tenermi il mio caro, grande, malconcio vecchietto. Che rimetterò magari in sesto, per far bella mostra di sè, ma che non relegherò da qualche parte.