Il referendum è un mezzo usato nei Paesi democratici per avvicinare il cittadino alle istituzioni. In genere il referendum viene indetto per motivi meramente di opinione o sociali e cioè per leggi a costo zero per lo Stato. Quando vi sono dei costi per lo Stato, ovviamente tale strumento deve essere usato con molta cautela poichè l’interesse personale potrebbe portare dei costi insostenibili alla collettività .
Nel caso della Margonara la maggioranza dei cittadini savonesi che sono per lo più pensionati o che vivono di terziario, potrebbero anteporre un falso interesse ambientale o essere facilmente manipolati dal bombardamento mediatico dei bastian contrari, intanto, in fin dei conti, la costruzione del porto non porterebbe loro vantaggi  diretti , lo Stato paga regolarmente loro pensioni e stipendi che si faccia il porto o no.
Non vi sarebbe errore più grande, infatti tutti devono comprendere che se anche direttamente non sono beneficiati da una struttura di economia reale, lo sono senza altro indirettamente, poichè è l’economia reale che attraverso le tasse e i contributi mantiene tutto ciò che lo Stato ripartisce e cioè le pensioni e i servizi.
Sempre a proposito di referendum, in questi ultimi tempi abbiamo rilevato un entusiasmo all’uso di tale strumento da parte anche della dott. Frugoni di cui apprezziamo la vivacità e siamo consci delle sue grandi doti di mediazione con le quali gestisce la V Circoscrizione.
Non possiamo però non rilevare che questa smania del referendum è sorta solo per il Porticciolo della Margonara, che francamente non rappresenta un grosso problema di tipo ambientale per i savonesi, che credo per la maggior parte neanche sanno dove verrebbe realizzato, mentre la dott. Frugoni si è completamente dimenticata di opere ben più devastanti per la salute dei suoi concittadini e cioè del terminal del carbone , il terminal delle navi passeggeri e non ultimo il futuro aumento di potenza della centrale Tirreno Power (gruppo De Benedetti )
A questo punto si potrebbe fare un referendum unico: Attività produttive a Savona….si o no ?
Il risultato potrebbe anche andare bene per gli ambientalisti , sempre se in altre città  non accadesse la stessa cosa…… allora chi manterrebbe tutta la baracca Italia?
Visto che la Presidente della V circoscrizione ha la smania di dare la parola ai cittadini si attivi invece per un referendum a costo zero in aiuto al comitato che si oppone alla costruzione dei Box in via Ottaviano, con conseguente abbattimento di alberi secolari e generale involuzione del traffico alla Villetta, e ciò non per uno sviluppo dell’economia ma per una pura speculazione privata.
In questo caso farebbe un servizio benemerito a tutti i cittadini della sua Circoscrizione e non attenterebbe a meccanismi di economia reale tanto importanti per la città .
Silvio Rossi
Consigliere V Circoscrizione