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Articolo n° 8135 del 02 Marzo 2007 delle ore 08:12

Savona, occupazione piazza Bologna: notificato lo sgombero

[thumb:2363:r]Savona. Ai responsabili del collettivo Barricata, che dallo scorso dicembre occupano l’ex mercato di piazza Bologna, è stata notificata l’ordinanza di sgombero emanata dal Comune di Savona. Per discutere sul da farsi, oggi nell’ex mercato civico è prevista un’assemblea pubblica, con inizio alle ore 17. Sono una trentina gli occupanti che hanno ricevuto le lettere del Procuratore della Repubblica con le intimazioni di lasciare libero l’edificio, notificate a domicilio da vigili urbani e Digos. L’amministrazione Berruti non vede nei frequentatori del centro sociale un pericolo per l’ordine pubblico, mentre gli stessi giovani si sono autoimposti una regolamentazione per placare le proteste degli abitanti del quartiere: le attività del centro infatti sono state concentrate nel fine settimana dalle 17 alle 22. Il sindaco Federico Berruti, però, intende ripristinare al più presto la legalità trovando una soluzione pacifica con i responsabili del collettivo. Ora che il Barricata si è costituito in associazione e ha fatto richiesta di uno spazio per le proprie attività, il primo cittadino e in particolare l’assessore Livio Di Tullio, che segue la vicenda, si stanno occupando di trovare una sede adatta ai giovani in un’altra zona della città, lontana dalle abitazioni.


» Redazione

14 commenti a “Savona, occupazione piazza Bologna: notificato lo sgombero”
Massimo ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 09:02

Spero sinceramente che il mercato non venga chiuso. E altrettattanto fortemente mi auspico che l’occupazione non termini fino a quando non verrà consegnata materialmente un’altra sede al Barricata. Altrimenti tutta la città avrebbe perso una grande occasione di vivacità culturale, che in questo momento non può permettersi di perdere. Ai signorotti borghesucci della destra savonese vorrei dire di lasciar perdere queste battaglie infertili e di prodigarsi in altre acrobazie politiche decisamente più utili alla cittadinanza e ai giovani. Ai signorini timorosi del centro sinistra vorrei dire che tutte le persone che appoggiano il centro sociale votano, hanno memoria lunga e niente da perdere.

Gabriele ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 09:22

Fatemi indovinare……Il sindaco e l’assessore non lo troveranno mai uno spazio. è questo il problema di savona, si parla tanto ma non si fa niente…

marco ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 10:52

ricordiamoci che ci sono decine di altre organizzazioni (culturali, sportive etc) che attendono da anni una sede adeguata… dovranno darsi da fare per occupare rapidamente qualche immobile di proprietà comunale (ce ne sono tanti…) per sbloccare la loro situazione?

antonio gianetto ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 13:33

Forse non sarebbe male che ci svegliassimo tutti, visto come stanno andando le cose, specialmente durante il periodo elettorale.

Bruno Pirastu ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 15:19

da oggi parte il conta calendario che misura il tempo in cui questa struttura sarà di nuovo un rudere smepre che l’interesse dimostrato adesso non scemi come fu per l’ospedale, per Villa Zanelli, per San Domenico, per Metalmetron per cantieri solimano per giardini Bunker e non ultimo la Madometta che ci è ricordata esistere non per renderla fruibile ma solo perchè interessava a qualcuno privatamente. A proposito aggiungo un nuovo tassello nelle aree dimenticate e cioè quello del giardino botanico del Comune alla Villetta, ci crescono erbacce , canne e rumenta, sarà mai che , vista la magnifica posizione e vista panoramica non ci sia già qualche progetto ? E’ venerdi tra poco parto per Milano dove tra l’altro faccio la spesa visto che la roba costa molto ma molto meno che in quiest acitta che vista l’edilizia non è in crisi economica ma citta di veri nababbi. Beati loro !!!

Stufa ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 18:37

Era ora che si facesse sgombrare quello scempio. Per fortuna prevale la gustizia e non si permette la continuazione di occupazioni illegali.. episodi del genere e bene che non si ripetano. la libertà di associazione c’è è ovvio ma le cose devono avvenire nella legalità.

antonio gianetto ha detto..
il 2 Marzo 2007 alle 22:01

Anche a Torino è molto conveniente fare la spesa!
Un paio di mesi fa al mercato civico di Sampierdarena, c’ erano le zucchine che costavano 1,35 al chilo ( a Savona 3,65 ), 18 carciofi bellissimi a 4,99 ( a Savona circa 1 euro l’ uno ). L’ estate di due anni, a Savona, fa tra un supermercato e l’ altro c’ erano delle differenze da capogiro, al famila si potevavano trovare delle bellissime erbette a 0,69 euro, mentre all’ ipercoop costavano 1,99 euro ( prezzo mantenuto costantemente fisso per mesi a questo valore ).

andrea bronda ha detto..
il 3 Marzo 2007 alle 11:07

Con grande simpatia e divertimento leggo sempre le dichiarazioni del Sig.Gianetto come quest’ultima che non ha niente a che vedere con l’argomento di questo forum.Comunque colgo con grande soddisfazione che finalmente le autorità hanno deciso di intervenire per ripristinare la legalità.Non penso che tale sgombero possa avvenire in tempi brevi e senza disordini.Per rispondere a chi dice che questo è una profonda ingiustizia e una privazione della libertà rispondo dicendo che di spazi per un giovane se vuol rendersi utile alla Società ce ne sono eccome,basti pensare al vasto mondo del Volontariato quale l’assistenza agli anziani e ai disabili,il soccorso sanitario,la Protezione Civile,che ti gratifica e ti insegna a vivere e molte volte anche loro sono senza sede.Meditate gente Meditate

Bruno ha detto..
il 27 Marzo 2007 alle 14:05

Affinchè ognuno possa trarre le proprie conclusioni trasmetto, di seguito, il testo della interpellanza presentata dalla Senatrice Heidi Giuliani. Cordialmente.

Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00489

Atto n. 3-00489

Pubblicato il 20 marzo 2007
Seduta n. 127

GAGGIO GIULIANI , RUSSO SPENA , BOCCIA Maria Luisa , EMPRIN GILARDINI , GRASSI , NARDINI , ZUCCHERINI – Al Ministro della giustizia. –
Premesso che:

in data 16 dicembre 2006 un gruppo di giovani cittadini savonesi, che da tempo ricercavano nella città di Savona uno spazio di libera aggregazione sociale, hanno occupato una struttura di proprietà del Comune dismessa da tempo e precedentemente utilizzata come sede mercatale nel quartiere di Villapiana;

all’atto dell’ingresso nei locali vuoti ed inutilizzati non sono state commesse effrazioni, in quanto uno dei cancelli di accesso era privo di chiusura e una delle porte presentava già rotture nei vetri; immediatamente informati dei fatti, si sono recati sul posto sia componenti dell’amministrazione comunale sia lo stesso Presidente di Circoscrizione che hanno iniziato un immediato dialogo con gli occupanti, dialogo che è durato nel tempo e ha portato alla realizzazione di apposita associazione (così come richiesto dall’amministrazione) per la gestione della struttura o di struttura alternativa identificata dagli uffici comunali come meglio atta allo scopo;

nel periodo intercorso tra la data dell’occupazione e il 13 marzo 2007, giorno in cui la Procura della Repubblica di Savona ha provveduto a far sgomberare forzatamente il locale ponendolo sotto sequestro preventivo con tutto il materiale contenuto, il Collettivo di giovani ha dato vita a numerose iniziative di integrazione sociale con il quartiere e con la città tutta organizzando momenti di incontro culturale, musicale e di dibattito politico, sociale ed ambientale;

a fronte di un ben limitato numero di cittadini che hanno nel tempo protestato per presunti episodi di disturbo della quiete pubblica, gli stessi giovani appartenenti al Collettivo decidevano di ridurre i momenti di apertura della struttura a sole tre serate settimanali e precisamente il martedì dalle 21 alle 22.30 per assemblea e il venerdì e sabato dalle 17 alle 22 per le iniziative prima indicate;

a seguito di numerosi incontri tra i giovani e l’amministrazione comunale (che ha comunque saputo egregiamente gestire la situazione), in apposita conferenza stampa congiunta tenuta nella mattina del 13 marzo si concordava un percorso che avrebbe portato nel giro di pochi mesi all’assegnazione di un luogo di aggregazione al collettivo mentre gli stessi giovani avrebbero già nella giornata del successivo 14 marzo provveduto alla riconsegna dei locali occupati,

si chiede di sapere:

quali motivazioni abbiano potuto indurre la locale Procura della Repubblica ad emettere ordinanza di sgombero e sequestro dei locali e emissione di avvisi di garanzia a quattro dei numerosi giovani frequentatori per il reato di invasione di edifici pubblici;

quali siano i criteri sulla base dei quali si è giunti all’identificazione dei quattro indagati e degli oltre 30 giovani ( alcuni di loro minori e convocati in questura con i genitori) ai quali negli scorsi giorni la medesima Procura ha notificato una lettera del Sindaco del 20 dicembre 2006, tesa ad invitare i destinatari alo sgombero dello stabile in questione, in quanto nessuno di loro era stato identificato dalle forze dell’ordine durante le varie iniziative e sono comunque numerosi gli altri cittadini e/o appartenenti a diverse forze politiche e sociali che pur avendo partecipato alle medesime iniziative (e pur essendo facilmente riconoscibili anche per le loro pubbliche dichiarazioni) non sono stati raggiunti da medesimi provvedimenti.

gianni rosa ha detto..
il 27 Marzo 2007 alle 14:27

hehehe.. caro bruno: io credo che se invece di chiamarlo centro sociale di agregazione, lo avessero chiamato ORATORIO nessuno avrebbe avuto problemi. chi ha orecchie per intendere intenda.saluti.
Gianni Rosa.

Bruno Pirastu ha detto..
il 27 Marzo 2007 alle 15:44

Premesso che non sono il Bruno del precedente commento ( vedasi l’utilità di siglare , bene , il commento ) oggi sono 25 giorni che per quell’importantissimo, nodale ganglio della città delle Torri non vede interesse da parte dell’amministrazione. Probabilmente bisognerà dotarsi di Manifesti Calendario come quello che da 17 anni è al Vecchio Ospedale ma … nel frattempo le palme crescono a Disneyland e chissa che al Crescent non si trovi un buco per il Centro Sociale visti gli intenti di dare spazio all’aggregazione cittadina.

Matthaus ha detto..
il 28 Marzo 2007 alle 08:13

E’ l’ora che la sinistra radicale si conti a Savona: siete 30, basta un box.
Siamo realisti, la sinistra non è quella della Barricata, quello è un altro lato dello schieramento: il BASSO!
Pensateci e poi rimanete pure della vostra idea.

W savona ha detto..
il 28 Marzo 2007 alle 11:17

affitatevelo

barbara ha detto..
il 3 Aprile 2007 alle 23:35

MA LA SIGNORA GIULIANI NON ERA PER GLI SPAZI AUTOGESTITI MA APPROVATI DAL COMUNE?????
A ME SEMBRA CHE PRIMA DI OCCUPARE NON ABBIANO CHIESTO IL PERMESSO A NESSUNO (GIUSTAMENTE), NON SI CHIAMEREBBE OCCUPAZIONE….SI CONTRADDICE UN POCHINO, TRA LA GENTE PROMUOVE CENTRI SOCIALI AUTORIZZATI E POI DIFENDE LE OCCUPAZIONI ILLEGALI MA CHE GIOCO E’???

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