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Articolo n° 8281 del 06 Marzo 2007 delle ore 09:29

In coda per ore sull’Autofiori

E’ necessaria una considerazione programmatica se si vuole una qualità della vita dignitosa : prima di dare il via libera a orde di turisti “mordi e fuggi” della domenica da portare sulla Riviera creiamo infrastrutture e servizi. Viene una domanda su cui riflettere perché invece di investire in depuratori , verde pubblico , viabilità e parcheggi tutti i Comuni del Ponente  sono molto impegnati a fare continue varianti di piano regolatore e a  favorire l’edificazione di nuovi micro-alloggi , bilocali da 35 a 40 metri quadrati da vendere a 300.000 -400.000 euro , il più possibile vicino al mare e in prossimità delle spiaggie ? Perché tanto affanno nel richiedere le nuove bretelle autostradali la Garessio – Albenga  – Ceva ( passando e distruggendo  valli incontaminate come la Val Neva  ) o la chiedere a gran voce la Carcare  – Predosa ? Lo scopo ,per noi ambientalisti , è chiaro : favorire il rapido “passaggio” al mare e l’acquisto del maggior numero possibile di microalloggi . I problemi ambientali diventeranno presto insostenibili ,perché i cosiddetti “oneri di urbanizzazione” mai saranno sufficienti a creare infrastrutture adeguate alla massa di villeggianti che affolleranno ( nei mesi critici) le  strade , il  mare (sempre più inquinato) , le fogne , i rifiuti .La Riviera di Ponete sta scoppiando e non può reggere un impatto con un turismo senza programmazione e senza infrastrutture adeguate.  Questo tipo di turismo e questa cementificazione  hanno creato cittadine “fantasma” come Andora e Borghetto S.S. e stanno togliendo ad economie , come quella agricola di Albenga , risorse “economiche” storiche che ne hanno permesso lo sviluppo nel corso dei secoli .Si ricava molto di più dalla vendita di pezzi di terra che dalla cura della terra . Trasformeremo tanti piccoli alberghi a conduzione familiare , che non ce la fanno a campare perché sempre minore è il turismo di qualità ,in residence o in alloggi.
Troveremo il territorio cosparso di monoliti di cemento in rapido disfacimento e avremo rovinati per sempre natura , paesaggio , mare e cultura .Questa è la Riviera delle Palme che consegneremo ai nostri nipoti , con grandi vie di comunicazione ma spoglia di risorse ambientali anzi satura di PM10 , di benzene , di Colibatteri e di alghe assassine , e nel mondo globalizzato altre diventeranno le mete  del turismo di massa…complimenti.

Carlo Tonarelli
Consigliere comunale di Albenga C’è
Portavoce dei Verdi


» Redazione

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