[thumb:849:r]Calizzano. Incontro pubblico l’altra sera presso il comune di Calizzano sul progetto della Albenga Millesimo Predosa, alla presenza del presidente della Provincia Marco Bertolotto, del consigliere regionale dei Verdi Carlo Vasconi, del sindaco Enrico Mozzoni e dei tecnici che si occupano degli elaborati relativi alla nuova connessione autostradale. Il presidente Bertolotto, pur sottolineando la necessità di valutare l’impatto ambientale, ha elencato gli effetti positivi che avrebbe la realizzazione dell’opera: riduzione del traffico sulla A10, maggiore apertura del Ponente ligure all’Europa, miglioramento del ruolo del porto di Savona-Vado nell’ambito della logistica del Nordovest, sviluppo economico dell’Albenganese, di Savona e della Valbormida. Ma i vantaggi sarebbero tutti per la zona costiera, secondo il consigliere regionale Vasconi, che ha osservato come la Valbormida sia a rischio di stravolgimento, soprattutto in previsione dei 12 mila veicoli, tra i quali 4 mila camion, che transiterebbero sulla bretella. L’esponente dei Verdi ha poi anche evidenziato i disagi ambientali che subirebbe Bardineto, dove è prevista la costruzione di un casello. Sullo studio di opportunità sempre più intense le critiche da parte degli ambientalisti.
e sì…per chè adesso la valbormida pullula di turisti attratti dal “suo aspetto incontaminato”…
…con la politica dei NO non si va da nessuna parte…basta vedere la situazione del traffico di domenica per capire che è indispensabile intervenire.
I turisti si attraggono con proposte alternative, strutture adeguate ed iniziative che prevedono una maggiore capacità organizzativa da parte degli amministratori. Non sarà certamente un’autostrada a modificare le cose, ma un’offerta turistica qualitativamente all’altezza.
Da un simile progetto l’alta Val Bormida otterrebbe limitatissimi vantaggi. Il suo territorio non sarebbe valorizzato ma svilito dal passaggio dell”ecomostro” che ne stravolgerebbe il paesaggio ed inquinerebbe l’ambiente con il passaggio di migliaia di mezzi. L’alta Val Bormida perderebbe così la sua peculiare attrazione dovuta proprio al suo aspetto incontaminato. Non attrarrebbe più nessuno. L’unico vantaggio sarebbe rappresentato dalla velocità di percorrenza. Ma val la pena rischiare tanto per risparmiare qualche minuto? Pensateci.