[thumb:91:r]Savona. L’archiviazione dell’inchiesta sulle “bombe di Savona” non è piaciuta all’avvocato Andrea Speranzoni, che rappresenta il comitato che raccoglie i parenti delle vittime e dei danneggiati di quella stagione di terrore. La decisione del procuratore della Repubblica, Vincenzo Scolastico, di chiudere le indagini sugli attentati attribuiti all’eversione nera che seminarono il panico a Savona e dintorni tra l’aprile del ’74 e il maggio del ’75, è stata presa di fronte all’impossibilità di identificare con certezza i mandanti e gli esecutori materiali dei reati, nonostante i numerosi interrogatori degli ultimi mesi, tra cui quello all’ex terrorista di Ordine Nero, Vincenzo Vinciguerra. I familiari delle vittime e l’avvocato Speranzoni, particolarmente sconcertati per l’archiviazione disposta dal procuratore, hanno annunciato di voler premere per rimettere in moto la macchina delle indagini.