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Non è certo attualità , non è neppure propaganda. E’ un banner d’altri tempi, sopravvissuto al dopoguerra e rimasto lì: nero su bianco su un rustico, con caratteri “gonfiati”. E’ la storia che avanza. Recita: “E’ l’aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende”. Firmato in basso a destra, Mussolini. Perfettamente visibile per chi transita sulla statale 28 bis, non può non colpire per la natura particolare del messaggio. Lo si è detto prima: è solo storia, nulla più.
no….lo volevo scrivere io…va a finire che la casa è la sua……
eheheh…sono stata più veloce! Quello che temo è che ora vada a scriverci il suo nome, visto che è uno dei pochi muri della provincia dove non è stata fatta la sua (indecente ed incivile) propaganda elettorale! …mah!
non ti preoccupare visti i suoi risultati elettorali è meglio che cambi strategia nella propaganda elettorale di scrivere sui muri altrui….
Redazione, avete fatto un errore nel testo riportato: il motto é (era…) “E’ l’ARATRO che traccia il solco ma è la spada che lo difende”.
Al di la di ogni inopportuna retorica fascista, lo “slogan” non è soltanto storia ma anche straordinaria attualità . E’ con “l’aratro” (l’accoglienza, la tolleranza, la disponibilità ) che ci si deve confrontare con extracomunitari ed affini. Ma è anche con la “spada” (la fermezza, la legalità , i valori occidentali) che si devono difendere le nostre tradizioni e la nostra cultura. Qualcuno pensa che la convivenza umana possa basarsi su altre possibilità ?
A Italo Italico. Abbiamo riportato il testo così come ci è stato inviato, aggiungendo un [sic] proprio per la ripetizione di “spada”. Il sig. Roascio, che ci ha inviato la fotonotizia, ha provveduto subito a segnalarci la sua svista e abbiamo modificato il testo correggendolo. Un grazie a Italo Italico per la sua segnalazione e altrettanto grazie al sig. Roascio.
La Redazione di Ivg.it
oddio, adesso nickolik andrà a cancellarlo!