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Articolo n° 8470 del 10 Marzo 2007 delle ore 11:17

Delitto Genta, rinvio a giudizio per D’Angelo

Savona. Il procuratore capo Vincenzo Scolastico e il sostituto Alberto Landolfi hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio di Giancarlo D’Angelo, 54 anni, imprenditore valbormidese, per l’uccisione di Alberto Genta, 63 anni, il faccendiere, detto “lo Spagnolo”, scomparso il sette maggio del 2003. Nella richiesta è specificata la premeditazione del delitto, a seguito di un grosso debito che l’imprenditore aveva con il faccendiere. Ad inchiodare D’Angelo sarebbero una serie di intercettazioni e il memoriale della signora Ferrando, una donna di 57 anni che frequentava il Genta ma conosceva anche D’Angelo: la signora inviò una lettera ad un’altra persona proprio nel timore di essere uccisa.
Secondo l’accusa, proprio nel tardo pomeriggio di quel sette maggio del 2003, Giancarlo D’Angelo uccise Alberto Genta dopo averlo attirato in una trappola all’interno della struttura abbandonata per la rivendita di mobili denominata “Mobilificio Bussi”.
“Prima di espirimere giudizi è meglio aspettare l’udienza preliminare”, fanno sapere gli avvocati difensori di D’Angelo.


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