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Articolo n° 8630 del 14 Marzo 2007 delle ore 18:30

Regione, Saso (An) propone una legge per aiutare i padri separati

Regione. Il consigliere regionale di An Alessio Saso ha illustrato una proposta di legge su “Misure a sostegno dei padri separati in situazione di difficoltà“. La proposta riconosce l’importanza sia del ruolo paterno che di quello materno per la crescita dei figli e ha l’obiettivo di permettere ai padri di recuperare un rapporto equilibrato con i figli e ai figli un rapporto con entrambi i genitori anche attraverso sostegni pubblici nei casi di maggior disagio economico. Fra gli aiuti previsti: la realizzazione di centri di assistenza e mediazione familiare, sostegni di carattere legale, psicologico, alloggi temporanei per i padri costretti a lasciare la propria abitazione a causa della separazione e delle difficili condizioni economiche. “La proposta – ha spiegato Saso – risponde alle istanze raccolte dalle associazioni dei padri separati che domenica prossima, 18 marzo, terranno un corteo a Roma per il Daddy’s Pride e giunge alla vigilia della festa del papà e nell’anno europeo delle pari opportunità“. “Il problema – ha detto Saso – è assai diffuso: nel nostro paese è andata consolidandosi una prassi giudiziaria che privilegia le madri quale punto di riferimento educativo per i figli minori e che stabilisce l’assegnazione dei figli e della casa alla madre, mentre ai padri viene invece assegnato un ruolo di sostegno economico quantificato di solito in un terzo dello stipendio. Per i redditi medio bassi questo onere, peraltro giusto, spesso è difficilmente sostenibile. Molti sono i padri costretti a ritornare a vivere con i genitori attraversando gravi difficoltà dal punto di vista psicologico e della propria autostima”. Saso ha ricordato che in Italia ogni anno si verificano circa 80 mila separazioni e in più del 91 per cento dei casi i figli vengono in pratica affidati alla madre: “Ogni anno decine di migliaia i bambini subiscono la separazione dei genitori. Molti non hanno la possibilità materiale di avere una relazione con il padre, e per loro è stata coniata la definizione di “orfani bianchi”.


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