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16 marzo 1978, Aldo Moro viene rapito dalle brigate rosse e la scorta massacrata. In via Verdi, a Savona, di fronte ad una scuola elementare le “Astengoâ€, fu inaugurato un piccolo e modesto cippo in memoria di Aldo Moro e degli agenti di scorta, uccisi da spietati assassini. Ho fotografato il modesto ed umile monumento: ecco in che stato versa questo semplice invito al ricordo. Una delle piccole lapidi e’ sbreccata, quella dove c’e’ il simbolo della Repubblica italiana e’ addirittura cancellata ed arrugginita parzialmente come se qualcuno avesse voluto cancellare i morti dalla memoria dei vivi. Le altre due piastre di ceramica sono infrante. Anche la umana memoria e il cristiano rispetto sono merce rara a Savona.
sono d’accordo con lei sul degrado della lapide ma mi stupisce la sua svista, le scuole sono intitolate a Mazzini.
Quella domenica in Villapiana ci fu una giornata di festa per l’inaugurazione dei diciamo nuovi giardini. Erano tempi in cui spontaneamete si erano craeti i Consigli di Quartiere che poi , dopo il 1980 , diventarono le Circoscrizioni politicizzate e partticizzate con tanto di mercanteggio per le Presidenze e le cariche. Era il tempo della parteciopazione democratica gestita dal basso e non dall’alto. Era il tempo delle bombe , delle ronde , della mobilitazione ,del conoscersi e salutarsi per strada, il tempo in cui si ci incontrava a far la spesa nel mercatino di piazza Bologna, era il tempo della solidarietà e del confronto sereno sui problemi e sulle soluzioni. Era il tempo in cui si ci confrontò con il Comune reclamando l’area dell’ex ferrovia per avere del verde nel quartiere. Era era era … era la Savona che stanno demolendo pezzo dopo pezzo e qualcuno di quelli che c’erano allora oggi sono IMBUFALITI e IO C’ERO.
coraggio nicolick, vedrà che le manderanno altro borotalco per detergersi la fronte dalle sue fatiche.
Mi dispiace che i savonesi siano dipinti in questa maniera…il cippo commemorativo, come si legge, era stato messo dai cittadini di Villapiana (quindi una iniziativa popolare e non istituzionale) e probabilmente chi l’ha messo adesso non c’è più…il tempo ha deteriorato lo stesso cippo, ma non il ricordo di chi si è sacrificato per servire lo Stato….invece c’è qualche dirigente del suo partito che è stato condannato per vilipendio alla bandiera dello Stato italiano lo stesso Stato per cui sono state uccise le vittime di Via Fani, e per cui sono stati uccisi milioni di persone, incominciando dalla I° guerra mondiale che ha liberato il triveneto dagli austriaci… per rinfrescarle la memoria:
Bossi (dirigente del suo partito) condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per vilipendio della bandiera dal giudice di Cantù per alcune frasi pronunciate nel comizio del 26 luglio del 1997 a Cabiate (Como), durante la festa della Padania. Nel suo intervento, Bossi si riferì alla bandiera tricolore che sventolava su una scuola vicina, affermando, tra l’altro: “Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il c…”.
o come a Venezia:
“Il tricolore lo metta nel cesso, signora. Ho ordinato un camion a rimorchio di carta igienica tricolore, personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore”.
p.s. grazie redazione