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Articolo n° 8678 del 16 Marzo 2007 delle ore 09:45

Dimissioni Colombo, la replica di Rifondazione: “ha sbagliato partito”

[thumb:1875:r:t=Marco Ravera]Savona. Non si è fatta attendere la replica di Rifondazione Comunista riguardo alle dimissioni di Colombo dal PRC in merito alla questione dei Dico. Con un comunicato la segreteria provinciale prende le distanze da Colombo e attacca il comportamento avuto dal militante, le cui dimissioni, di un cattolico-comunista, hanno avuto una rilevanza mediatica nazionale: “Quindici minuti di celebrità non si negano a nessuno. Questo sosteneva il grande Andy Warhol. Di minuti di celebrità l’ex iscritto a Rifondazione Comunista Massimo Colombo ne ha avuto immeritatamente di più. Questo per il suo atteggiamento non certo corretto nei confronti del partito che lo ha ospitato per alcuni anni. Come noto infatti Massimo Colombo si è dimesso dal PRC sostanzialmente attraverso i media. Le sue dimissioni sono state segnalate al sottoscritto dall’ANSA e non come sarebbe stato più rispettoso e corretto dal diretto interessato. Nemmeno si trattasse di un dirigente importante. E già è qui che nasce il primo equivoco. Colombo non era e non è mai stato un importante dirigente di Rifondazione Comunista. Era poco più che un iscritto e gli incarichi che impugna ossessivamente non lo hanno mai elevato allo status di dirigente: il Collegio regionale di Garanzia si occupa principalmente di bilancio e di rispetto dello Statuto (da come si è comportato si intuisce che Colombo non lo ha mai letto) ma non è un organo che fornisce un orientamento politico al partito o si esprime su questioni politiche; il direttivo di un circolo è un organismo che raccoglie, i pochi o tanti, militanti del circolo stesso. Ecco Massimo Colombo, quando ne aveva voglia, era un militante non certo un dirigente di Rifondazione Comunista. Un militante ambizioso, più volte mi ha chiesto di candidarlo in una località del ponente savonese. Un militante in cerca di spazio e visibilità, basti ricordare le imbarazzanti dichiarazioni sul Presidente della Provincia Marco Bertolotto o la presa di posizione sui PACS. Avrebbe potuto discutere queste questioni nel partito, ma ha preferito leggere il suo nome sul giornale. Quest’ultime posizioni recarono un danno al partito ed erano, e sono, inconciliabili con lo stesso. Nonostante questo Colombo non fu assolutamente allontanato da Rifondazione Comunista gli si chiese cortesemente, anche se con fermezza, di limitare le sue sortire e soprattutto di non firmarsi come rappresentante di Rifondazione Comunista. Tuttavia la sua smania di protagonismo, confermatami in questi giorni anche da alcuni giornalisti, ha preso il sopravvento. Le posizioni di Colombo, inconciliabili con quelle espresse in ogni sede dal PRC, hanno creato comunque scalpore. Lo capisco. È come se un militante di Forza Italia sostenesse che la strada da seguire è quella indicata dalla Costituzione Bolscevica. Ma non è questo il punto e veniamo al secondo equivoco. A Rifondazione Comunista, come recita lo Statuto, possono iscriversi “coloro che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età e che, indipendentemente dalla etnia, dalla nazionalità, e dalla confessione religiosa, ne condividono il programma ed i valori fondativi”. Non a caso nel PRC a Savona come a livello nazionale convivono cattolici, valdesi (basti pensare al Ministro Paolo Ferrero), mussulmani e a nessuno di loro è preclusa la possibilità di esprimersi, ma Colombo con le sue affermazioni, recenti e meno recenti, si colloca non tra le fila del cattolicesimo democratico, ma dell’integralismo cattolico. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, come mi ha detto simpaticamente oggi un giornalista, Massimo Colombo aveva sbagliato partito”. Immediata anche la reazione del diretto interessato. “Ho letto le dichiarazioni di Marco Ravera e pur non condividendole ne prendo atto – Colombo scrive a IVG.it – Forse ha ragione su un punto, anni fa ho sbagliato partito. Mi dispiace notare questo astio nei miei confronti, io sono stato un dirigente del PRC poiché gli organi di garanzia, seppur a livello tecnico, sono comunque considerati nello Statuto (che ho letto), organi di dirigenza. Ritengo comunque la mia adesione al PRC una questione chiusa ed invito tutti a guardare avanti. Mi rincuora la sincera solidarietà e vicinanza della gente che incontro per strada, di molti giornalisti, politici ed intellettuali che ho appurato in vari
modi e che sanno i Valori in cui credo. Auguro comunque ai miei ex compagni di strada un buon lavoro nell’affrontare i veri problemi della nostra società“.


» Federico De Rossi

16 commenti a “Dimissioni Colombo, la replica di Rifondazione: “ha sbagliato partito””
non esageriamo… ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 11:14

ancora una volta i Comunisti si sono dimostrati “maestri” di tolleranza e, sopratattutto democrazia…vivissimi complimenti a loro e a chi continua a votarli…

Queste dichiarazioni sono la chiara dimostrazione che non hanno capito nulla dei contenuti della lettera di Colombo..!

Un Bravo a Colombo per la sua coerenza nonchè sincera onestà intellettuale…

Che dire ai Comunisti…a quando i Gulag?

Mario ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 11:39

Integralismo cattolico?????????
Bravi… bravi rifondatari… spero che a seguito di queste vostre dichiartazioni molti abbiano il coraggio come ha avuto Colombo di lasciarvi alla vostra ideologia vetusta e inconciliabile con al societa’ moderna e approdino in partiti democratici e non estremisti come voi.
Mario

Massimo Colombo ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 14:25

Tengo comunque a precisare che non c’è un cattolicesimo democratico, un cattolicesimo integralista o un cattolicesimo per tutte le stagioni.
Ritengo che la Chiesa Cattolica sia una sola, il Popolo di Cristo che guidato dal Papa e dai suoi pastori segue la via tracciata da Gesù. La religione basata sul “io credo a modo mio” è una fuorvianza che colpisce le anime di oggi. Guardiamo avanti adesso!

number ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 17:04

caro Segretario provinciale le vuole far passare la fuori uscita di COLOMBO, come l’uscita di un semplice iscritto…peccato che nel suo sito sia ancora tra i dirigenti provinciali (membro del comitato politico federale) e inoltre sia stato per un tempo responsabile provinciale sanità, ora il presidente della commissione sanità è Lugaro ma prima era Massimo Colombo, inoltre la sua elezione era stata votata a stragrande maggioranza dal comitato politico federale….

quindi mi sembra che sia totalmente stumentale e faziosa la sua lettera….che cerca di sminuire un vero e proprio dirigente del partito di rifondazione!!!!

non credo che buttar fango su un ex-dirigente sia un comportamento consono ad un segretario provincile…..

forse bastava far capire che le idee di Rifondazione era semplicemte divergenti da quelle di Colombo…..FORSE

ma purtroppo ha avuto una brutta caduta di stile….

cordiali saluti

Guido Lugani ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 17:23

Intanto volevo fare un plauso a Massimo Colombo che con una coerenza incredibile, ha voluto lasciare il partito di cui era DIRIGENTE!!!

e non ci venga a dire il Segretario Provincile (solo per screditare e sminuire la fuoriuscita)che Colombo era un semplice iscritto (ha scelto di dimettersi dal Collegio regionale di garanzia, dal Comitato politico federale di Savona e dal Direttivo del circolo di Albenga)

comunque apprezzo il gesto di una persona corretta come Massimo è, anche con i suoi avversari politici, inquanto ha sempre discusso anche su IVG su diversi temi, ma sempre con molto rispetto e riguardo alle opinioni altrui….

Naturalmente questo è il segno che l’anticlericalismo, l’ateismo e il relativismo sono diventati valori fondanti di Rifondazione Comunista.

Guido Lugani
Coordinatore Forza Italia Giovani Albenga

gianni ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 18:17

che siano gli esponenti di forza italia a parlare di coerenza vuol dire che siamo veramente alla frutta!!

Enea ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 18:48

I circoli di rifondazione hanno i loro iscritti o militanti che dir si voglia e hanno un direttivo di circolo ed un segretario di circolo, quindi i direttivi di circolo sono già un organismo dirigente locale.
Perchè non prendere atto delle dimissioni e basta? Perchè gettare fango?
Forse per far apparire soltanto la figura del segretario provinciale?
Ravera è un politico di mestiere e percepisce uno stipendio di collaboratore di un assessore regionale ed è anche retribuito per fare il segretario provinciale, e fino a qualche mese fà si definiva un libero pensatore che condivide il percorso di Rifondazione pur non essendo comunista.
Coerenza?…

Simone ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 18:57

Ravera non ha un atteggiamento giusto,
stranamente si dimentica che il compagno Colombo è stato presidente provinciale della commissiona sanità e soprattutto compagno dirigente provinciale essendo stato eletto nel CPF.

francesco ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 20:21

alla frutta ci siamo perchè un segretario di partito (che si rifà al comunismo povera Italia…)anzichè pensare di cercare di fare il segretario sputa fango su un suo ex iscritto reo di avere opinioni non appiattite sempre e comuque sui diktat provenienti dall’alto.complimenti.

Due iscritti al PRC ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 20:38

Il comunicato di Ravera, che condividiamo totalmente, è stato approvato da ogni membro della Segreteria provinciale del PRC, composta come noto anche dalle minoranze, e sottolineava con decisione alcuni aspetti fondamentali:
• La modalità di dimissioni. Vi pare corretto che un militante invii le proprie dimissioni all’ANSA? Su questo nessuno ha proferito parola…
• Colombo, leggendo le pagine dei quotidiani sembra essere divenuto un alto dirigente del partito. Non era cosi e non perché lo ha deciso Ravera. Formalmente ogni iscritto/a al partito può avere accesso a tutte le cariche, ivi compreso i direttivi di circolo e il Comitato Politico Federale, ma questi sono organismi importanti composti da centinaia di compagni/e che assumono il ruolo dirigente nelle decisioni prese collettivamente. A contrario della Direzione e della Segreteria, cui non ha mai fatto parte Colombo, dove i singoli membri ricoprono specifici incarichi di direzione politica.
Quanto alla citata Commissione Sanità, evidentemente la conoscenza di queste notizie ci porta a pensare che la persona che le ha espresse fosse al momento presente e quindi un ex iscritto al PRC, è utile sottolineare che il nome di Colombo rientrava in un “pacchetto” generale di responsabilità interne al partito. Nome che rientrava nella quota riservata alla mozione 2.
• In Rifondazione non vi è alcun clima di caccia al “cattolico”.
Rispondiamo infine ad alcune illazioni che sono state fatte:
• Ravera non percepisce alcuno stipendio per fare il Segretario di Federazione (e non ci sarebbe nulla di male) e il continuo riferimento al suo lavoro, quello di collaboratore dell’Assessore Zunino e del gruppo del PRC in Regione è cosa nota e trasparente. Non capiamo perché debba essere ogni tanto tirata fuori nemmeno si trattasse di una cosa di cui vergognarsi.
• Ravera, che conosciamo da diversi anni, non ha mai avuto la presunzione di definirsi “libero pensatore”, ha qualche volta ammesso di non amare troppo le etichette e per questo non si è mai definito comunista che è cosa ben diversa dal non esserlo.
• Un’ultima annotazione. Mai come in questi mesi Rifondazione è apparsa a più voci sulle pagine dei media. Non solo Ravera, ma Zunino, Lugaro, Pastorino, Cornetti, Codino, Costantino, Barisone, ecc… Altro che voler far apparire solo la figura del Segretario. Ogni comunicato Ravera, prima di inviarlo ai media, lo ha sempre condiviso anticipatamente non solo con i membri della Segreteria, ma con numerosi compagni/e.
Saluti

AndreA ha detto..
il 16 Marzo 2007 alle 22:59

Ora tutti si divertono prendendo di mira il P.r.c…no comment sui Berlusconi-Boys…Trovo giuste le dimissioni di Colombo ormai incompatibile con la linea ed i principi del Partito…
AndreA

gianni ha detto..
il 17 Marzo 2007 alle 00:52

la cosa che non capisco io è come si fà a credere ancora nei partiti. ma cmqe che colombo abbia sbagliato e indiscutibile, penso che non sia il caso di scomodare peppone e don camillo. e ora francesco passiamo al dolce……
era ora che qualche giovane del prc si facesse sentire anche se non basta avete lasciato marco da solo è questo è grave.

Iena ha detto..
il 17 Marzo 2007 alle 01:36

Inviare le proprie dimissioni all’ANSA è davvero un gesto di millantamento della propria personalità, spacciandola per qualcosa che non è, per un ruolo che non ha. Le dimissioni sono sempre un gesto non facile e per questo meriterebbero rispetto e non l’essere gettate in pasto a tutti i mass media italiani.
E’ evidente che quando ci si comporta così, si mette avanti al merito delle dimissioni il metodo, e quindi si fa un uso strumentale delle medesime.
Colombo ha preferito prima inviare le sue dimissioni all’ANSA che al suo ex partito. Questo evidenzia quanto a cuore gli stesse comunicare con il proprio partito circa la crisi di identità politica propria…
Quanto alle idee espresse dall’ex militante del PRC, esse rappresentano lo stato di più avanzata conservazione del tradizionalismo cattolico. Nell’intervista rilasciata a “La Stampa” addirittura si scaglia contro aborto e divorzio e le rispetta solo perchè sono già “leggi della Repubblica”.
Colombo deve avere davvero una gran stima delle donne e della loro libera espressione personale… Colombo più che cattolico è un integralista alla Oriana Fallaci, un fideista, un custode del “primato” pontificio romano.
Si ricordi Colombo che il potere della Chiesa ha sempre contrastato scoperte scientifiche, libertà civili, sociali, di pensiero, proprio per rimanere tale, per restare un potere. Il Vaticano ha quindi disatteso nei secoli dei secoli le parole di quel Nazareno di cui lui crede di essere un discepolo immacolato.
Buon viaggio a Colombo verso l’Udeur o la Margherita…

francesco ha detto..
il 17 Marzo 2007 alle 09:13

no no come al solito la scarsa lungimiranza che contraddistingue alcuni compagni (non tutti per la verità) li porta al solito “morbus berlusconianus” grazie al quale han perso tutte le elezioni possibili e a momenti anche le ultime dove dovevano vincere a mani basse…. per quanto mi riguarda niente berlusconi boys dio me ne liberi….
al dolce? caro gianni siamo alla frutta ( avariata) ormai…
alquanto scomodamente saluto

Massimo Colombo ha detto..
il 17 Marzo 2007 alle 11:20

Ad onor del vero io ho inviato alle ore 18:41 le mie dimissioni via e-mail, con richiesta di notifica di lettura all’indirizzo di posta elettronica della Federazione di Savona.
La notifica di lettura è arrivata con l’ora delle ore 22:18, quindi se la mia lettera di dimissioni è stata letta tardi non è colpa di nessuno.
Preciso inoltre che non sono stato io ad inviare all’ANSA la mia lettera di dimissioni.
Comunque, da ex militante, o iscritto, o dirigente, che dir si voglia (ormai la vicenda è chiusa), faccio mio l’invito della Segreteria Provinciale del PRC a guardare avanti e chiudere questa storia. Ora si pensi ai problemi concreti della nostra società.

Cordiali saluti a tutti.

Massimo Colombo

piero ha detto..
il 18 Marzo 2007 alle 21:57

le dimissioni via e-mail?

mi scusi ma me non pare una cosa tanto corretta.

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