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Articolo n° 8774 del 19 Marzo 2007 delle ore 11:29

Savona, intervista: l’assessore Molteni si racconta ad IVG.it

[thumb:2486:r:t=Ferdinando Molteni]Savona. Ha da poco presentato il suo primo programma culturale per la città di Savona, la sua nomina è stata al centro di una feroce polemica sull’allargamento della giunta, Ferdinando Molteni, ex giornalista de Il Secolo XIX e neo assessore alla cultura del Comune di Savona, si racconta ad IVG.it, parlando del suo nuovo incarico istituzionale, dell’azione amministrativa sui contenitori culturali della città e del “passaggio”, non indolore, da giornalista di cultura ad assessore alla cultura…, tra emozioni, sensazioni e la consapevolezza di poter fornire un ruolo decisivo nella comunicazione dei prodotti culturali savonesi…
Assessore, lei ha presentato con la giunta un programma culturale ambizioso fino al 2009… Il prodotto cultura sarà decisivo per lanciare Savona verso la sua nuova vocazione turistica…
“Abbiamo deciso di puntare molto sul prodotto cultura e sui contenitori culturali della città, sulle manifestazioni e sulle iniziative che coinvolgeranno Savona dal 2007 al 2009.
La questione più intricata è il trasferimento della biblioteca da Monte Urbano al Priamar, abbiamo svolto una serie di sopralluoghi e fatto valutazioni tecniche, è senz’altro un’ipotesi percorribile… Poi le grandi manifestazioni musicali, la stagione rock di del Priamar con Patti Smith e gli spettacoli dell’opera lirica, i due piatti forti dell’estate savonese… Il 2007 sarà il bicentenario garibaldino e si svolgeranno mostre e iniziative su Garibaldi, il 2008 sarà invece dedicato al Rinascimento con il ritorno a Savona del polittico di Foppa mentre il 2009 sarà incentrato sul centenario del futurismo…
Come è stato il passaggio da giornalista di cultura ad Assessore alla cultura?
E’ stato un passaggio difficile e non indolore, mantenendo l’istinto di giornalista e cronista avrei voluto scrivere e pubblicare cose che ho visto, che ho annotato e che avrei voluto comunicare ai lettori… Ora, da dietro le quinte della macchina comunale, non riuscirei più a comunicarle come giornalista… C’è uno status interno alla mia persona che si deve adeguare al mio nuovo incarico…
La scelta di un giornalista come assessore alla cultura potrà dare un valore aggiunto?
Io credo di sì, specie nella comunicazione della cultura, perchè la cultura va sì fatta ma va anche comunicata all’esterno e a diversi segmenti di pubblico, in particolare per determinati eventi e manifestazioni bisogna incanalare la comunicazione culturale attraverso tutti i media… Sotto questo aspetto, credo che potrò dare un importante contributo…


» Federico De Rossi

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