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Articolo n° 8790 del 19 Marzo 2007 delle ore 17:30

Vado Ligure, inaugurato il nuovo centro socio-assistenziale

[thumb:2517:r]Vado Ligure. E’ stato inaugurato il nuovo centro socio assistenziale e sanitario multifunzionale per anziani di Vado Ligure. L’istituto “Giovanni e Ottavia Amerio Ferrero” si occuperà della riabilitazione di persone non autosufficenti ed è stato realizzato con il contributo della Fondazione Ferrero, della Regione Liguria, della Provincia di Savona e del comune di Vado Ligure. Molte le personalità del mondo istituzionale, accanto alle autorità civili e religiose, che hanno partecipato alla cerimonia. A fare gli onori di casa, il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe. “Oggi è un giorno importante perché inauguriamo una struttura di grande rilievo, anche molto impegnativa – ha dichiarato il presidente della Regione, Claudio Burlando, che ha tenuto a battesimo la struttura – E’ possibile che si realizzino operazioni significative dal punto di vista sanitario e ospedaliero. Si è avviato un ragionamento per strutture d’eccellenza in ortopedia, mentre l’idea generale è quella di fornire prestazioni di qualità intervenendo nella riabilitazione di disabili ed anziani, con particolare attenzione per le patologie come il morbo di Alzheimer. Un concetto in cui rientrano strutture del territorio ma anche strutture anche al di fuori della Regione”. “Questo centro – ha proseguito Burlando – avrà la funzione di fornire risposte sul fronte territoriale agli anziani e ai disabili, tenendo conto che la Liguria ha una componente di ultra 65enni che ammonta al 26,5% della popolazione, non solo per quanto riguarda il territorio di competenza, ma per tutta la regione. L’obiettivo infatti non è solo fornire servizi ad un costo ragionevole, ma invertire il mix dell’offerta sanitaria che oggi è troppo sbilanciata a favore degli ospedali, 23 in tutta la Regione; c’è bisogno invece di residenze protette e residenze sanitarie, strutture territoriali in grado di evitare ricoveri impropri lasciando liberi i posti per le esigenze degli acuti”. La nascita del centro socio assistenziale si muove nella prospettiva dell’integrazione e non della concorrenza fra strutture pubbliche e private, capace di integrarsi con la rete dei servizi locali, regionali e interregionali, di aggiornarsi e di qualificarsi per le collaborazioni stipulate con strutture universitarie. “I privati hanno fatto un grosso investimento e la Regione avrà ruolo di accompagnare un impegno così forte per il bene comune” ha sottolineato Burlando. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo: “L’Istituto Ferrero è un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Poi, quando i soggetti privati sono di questo calibro, è un piacere collaborare”. Al centro dell’attenzione i malati di Alzheimer che in Liguria, in base alle stime, ammontano ad oltre 20 mila: “In questo anno e mezzo la Fondazione Ferrero ha esercitato uno stimolo per affrontare il tema dell’Alzheimer – ha detto Montaldo – Per questo come Regione abbiamo deciso di operare su una base scientifica più solida dando vita come giunta ad una rete regionale con dettagliate linee guida sull’Alzheimer”. A margine della cerimonia di inaugurazione, il presidente Burlando ha anche accennato al caso del giornalista di “Repubblica” Daniele Mastrogiacomo, liberato in queste ore dopo due settimane di prigionia nelle mani dei talebani nel sud dell’Afghanistan. “E’ un momento molto importante che ci fa riflettere sul nostro modo di affrontare la vicenda afghana, che forse necessita di qualche correzione” ha dichiarato Burlando, che ha evidenziato la capacità del governo italiano di condurre le trattative per la liberazione e di mantenere stretti rapporti con le autorità del luogo: “La liberazione di Mastrogiacomo è stato frutto di uno straordinario lavoro portato avanti fra innumerevoli difficoltà, con molto impegno e con la dovuta riservatezza da parte di Palazzo Chigi, dagli uomini dello Stato, in collaborazione con organizzazioni umanitarie radicate in quel tormentato territorio, come Emergency di Gino Strada”. Alla cerimonia inaugurale dell’Istituto Ferrero hanno partecipato, fra gli altri, anche Massimiliano Costa (vicepresidente della Regione Liguria), Paolo Sacchetti (presidente della Fondazione Ferrero), Marco Staderini (presidente nazionale INPDAP) e Franco Bonanni (direttore generale della ASL 2 Savonese). Prossimamente sarà costituito un coordinamento per la creazione di un osservatorio con il compito di monitorare la qualità e la quantità dei servizi svolti, i problemi di funzionamento dei servizi, il dato occupazionale, il collegamento con altre realtà socio sanitarie regionali e i possibili sviluppi delle attività svolte presso la Fondazione. L’apertura del centro socio assistenziale andrà a pieno regime solo alla fine del 2007. Disposto su 25 mila quadri, l’istituto avrà una disponibilità di 320 posti letto, di cui 110 per residenza protetta, 60 per i malati di Alzheimer, 80 posti per la riabilitazione multifunzionale, 20 posti per il cosiddetto ospedale di prossimità e i restanti per la riabilitazione oncologica.

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» Felix Lammardo

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