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Articolo n° 8868 del 21 Marzo 2007 delle ore 17:40

Chi è il golosastro?

Inizia oggi un nuovo percorso di conoscenza e scoperta attraverso la cultura enogastronomica del territorio savonese. Una nuova rubrica di Ivg.it che cercherà di dar voce e spazio alla buona cucina, ai prodotti e alle genti della nostra terra. Chi vi scrive è Fiduciario della Condotta Slow Food Levante e Hinterland savonese. Mi è quindi d’obbligo fare breve cenno alla più importante associazione mondiale di studio e tutela della biodiversità e dei prodotti tipici. Slow Food è una vera e propria realtà socio-culturale che ha deciso di operare una ulteriore evoluzione “storica” dai fondamenti che informavano Arcigola, avviando un percorso più impegnato di cui sono espressione la Fondazione per la biodiversità e Terra Madre, con la “mission” di educare al gusto, all’alimentazione e alle scienze gastronomiche, di salvaguardare la biodiversità e le produzioni alimentari ad essa collegate, e di promuovere un nuovo modello alimentare. Questa rubrica, nel suo piccolo, seguirà i dettami di questo nuovo approccio al cibo ed alla cultura che lo informa. Il mio intento sarà quello di confrontare con voi il “buono, pulito e giusto” della nostra terra. E questo spazio sarà aperto alla vostra partecipazione: chi voglia domandare, segnalare, indicare realtà e soggetti portatori di questi valori potrà farlo inviando una e-mail a fulviosantorelli@ivg.it.
Presidi e oltre… compito e impegno di questa rubrica sarà far conoscere, e dunque apprezzare, le “perle” della nostra provincia: un percorso senz’altro piacevole, conviviale e godereccio. Il teatro sarà, appunto, l’area savonese. Ambienti unici e con forti elementi differenzianti, ma con il comune denominatore della mano rispettosa dell’uomo. Gli attori saremo noi, che insieme parleremo di cultura, di tradizione che sposa la parte migliore del progresso, genuinità dei prodotti, alcuni dei quali unici del nostro territorio, e bellezze naturali. Desiderio di chi scrive in questo spazio è che si crei un gruppo di appassionati valorosi, a supporto di quel “marketing territoriale” savonese che opera anche con le gambe sotto un tavolo. Faremo nostre le parole di Aristotele: “E’ bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati, né ubriachi”. Promuoveremo la qualità dalla produzione alla tavola, menzioneremo i nostri concittadini degni di menzione e tireremo le orecchie a chi se lo sarà meritato. Con la vis goliardica degli appassionati ma, allo stesso tempo, con la serietà delle persone rispettose del lavoro altrui porteremo avanti un discorso di “cultura applicata” enogastronomica. Se ci seguirete ed aiuterete, verranno messi a calendario in questa rubrica anche appuntamenti ove affiancare la pratica alla teoria. Discussioni ma non mugugni, interventi e segnalazioni ma non marchette, più proposte costruttive che critiche, il piacere e la consapevolezza: ecco il sale di questo convivium virtuale. Per quanto riguarda il companatico, vi invitiamo a leggerci a partire dal prossimo articolo. Prosit!


» Fulvio Santorelli

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