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Articolo n° 8982 del 24 Marzo 2007 delle ore 14:12

Borgio, “Ferdinando” con Isa Danieli chiude la rassegna “Oltre il Festival”

Borgio Verezzi. “Ferdinando”, il capolavoro di uno dei più grandi e premiati drammaturghi contemporanei, Annibale Ruccello, chiuderà martedì 27 marzo alle ore 21.00 presso il Teatro V. Gassman la rassegna teatrale Oltre il Festival. Interprete principale una strepitosa Isa Danieli, già ospite di Borgio Verezzi nell’estate 2006 quando venne insignita del Premio Veretium proprio per la sua interpretazione di Ferdinando. La Danieli sarà accompagnata in scena da Luisa Amatucci, Lello Serao, Adriano Mottola; scene di Franco Autiero, costumi Annalisa Giacci, musiche Carlo De Nonno. La regia è quella che lo stesso Annibale Ruccello realizzò nel 1985 per Isa Danieli e da lei riproposta in questa ripresa, a vent’anni dalla morte dell’autore. La storia è presto detta: Donna Clotilde (Isa Danieli), baronessa borbonica, si è rifugiata in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. Il Regno delle Due Sicilie è appena caduto. È con lei una cugina povera, donna Gesualda (Luisa Amatucci), che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera. I giorni trascorrono uguali, tra pasticche, acque termali, farmaci vari e colloqui con il parroco del paese, Don Catellino (Lello Serao), un prete coinvolto in intrallazzi politici. Nulla sembra poter cambiare il corso degli eventi, finché non arriva Ferdinando (Adriano Mottola), un giovane nipote di Donna Clotilde, dalla bellezza “morbosa e strisciante”. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità e a spingere un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.
Annibale Ruccello (pluripremiato con il premio IDI nel 1985 e nel 1986  per “Ferdinando”) dichiarò che “non mi interessava minimamente realizzare un dramma storico. Accanto a questa lettura più palese e manifesta prende corpo l’analisi e il tentativo fotografico di messa in evidenza dei rapporti affettivi intercorrenti fra quattro persone in isolamento coatto. Gli odi, i desideri, le bramosie sessuali, le vendette, le sopraffazioni, le tenerezze, gli abbandoni, fra quattro personaggi, tutti perduti, dannati da una storia diversa per ognuno, ma sempre inclemente e perfida. La forma utilizzata per narrare queste intenzioni è inizialmente quella del vecchio romanzo realista che lentamente si degrada in romanzo d’appendice, se non in romanzo vero. E questo degradarsi della forma narrativa va di pari passo con il degradarsi della vicenda e dei personaggi”.
Così l’attrice Isa Danieli, che ha voluto fortemente questa seconda ripresa a distanza di venti anni : “Gli anniversari si sa, grondano retorica. Se non fosse così forte la maniera di “appartenersi” tra il mio essere attrice ed un “fiore di carta” che mi fu donato da Annibale in un caldo pomeriggio di maggio di venti anni fa; quel fiore era “Ferdinando”. Scritto in poco più di venti giorni e partendo dalla battuta finale. Miracolo o magia? Fu giudicato uno degli spettacoli più significativi della stagione 85/86 (cosa che avvenne successivamente durante la ripresa avvenuta nel 1996 a 10 anni dalla morte dell’autore). Raccolse, anzi raccogliemmo molti premi! Mi porto appesa al cuore un’assenza ed un dolce ricordo che non voglio qui raccontare; ma la voglia di raccontare una storia bellissima e amara in una lingua straordinaria, quella si,  è forte e caparbia”.
Un testo contemporaneo ormai già divenuto “classico”,  una grandissima prova di teatro da non perdere, un’occasione per assistere ad uno dei migliori spettacoli italiani del ‘900, a Borgio Verezzi, città del Teatro.


» Federico De Rossi

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