[thumb:2642:r]Savona. Crescono le persone che si rivolgono alla Caritas savonese. Fra gli utenti una forte presenza di stranieri con un notevole incremento numerico delle donne, spesso sole e abbandonate. Il lavoro, il reddito e la casa i principali problemi. Dalla lettura dei dati registrati dagli operatori e dai volontari del Centro d’ascolto diocesano e resi noti dalla Caritas, si ricava che nel corso del 2006 sono passate 787 persone, quasi tutte presentando problemi riconducibili a quelle che comunemente vengono definite come povertà estreme o disagio grave. Tra le persone che vivono nella cosiddetta grave emarginazione adulta sono individuabili due grandi categorie. La prima categoria, più difficile da aiutare e da sostenere, è costituita da coloro che vivono, in tutti i sensi, ai limiti delle nostre società , facilmente emarginati perché senza aspettative, aprogettuali, incapaci di vita e relazioni ordinarie e stabili. La seconda categoria è composta da quelle persone che pur trovandosi in una momentanea situazione di disagio anche grave, hanno la convinzione, la determinazione e le potenzialità per iniziare un percorso che li porta alla realizzazione dei loro obiettivi: trovare un lavoro che permetta una vita dignitosa per sé e la propria famiglia. Nel 2006 si sono rivolti al Centro 474 stranieri pari al 60,2 % del campione, di questi oltre il 70% (335) ha incontrato per la prima volta gli operatori del Centro proprio nel 2006. Gli italiani invece sono presenti con il 39,5% (311) e di questi coloro che si sono rivolti per la prima volta al Centro sono il 38,6%. Inoltre gli stranieri conosciuti da prima del 1998 sono il 3,2% (15) mentre gli italiani raggiungono il 20,9% (65). Pur non volendo cadere in semplicistiche generalizzazioni, i dati rivelano che facilmente i cittadini stranieri, pur trovandosi in situazioni di disagio, necessitano un sostegno nel momento iniziale del loro arrivo, ma in breve tempo riescono a raggiungere un livello soddisfacente di autonomia. Gli italiani invece hanno bisogno di un periodo di accompagnamento più lungo e in non pochi casi dura molti anni. Le richieste registrate dal Centro hanno riguardato 671 persone che, nel corso del 2006, hanno effettuato 2290 richieste con una media di 3,4 richieste a persona. In sintonia con quanto rilevato negli anni precedenti, il lavoro, il reddito e la casa rappresentano i principali bisogni. Si tratta di un’articolazione di problemi che accomuna molte generazioni di persone in difficoltà senza grosse distinzioni di cittadinanza, genere o età . Il lavoro è il problema principale degli stranieri con una incidenza del 36,7% (negli italiani è il 22,2%), mentre per gli italiani il problema principale è quello economico con il 27,0% (negli stranieri 18,9 %). I problemi abitativi sono rilevati più negli italiani (17,9%) rispetto a quanto visto negli stranieri (13,7%).
e’ comodo per loro perche’ se vogliono lavorare lo trovano