[thumb:366:r]Savona. Nel corso dell’incontro di ieri tra l’Assessore del Comune di Savona Lucia Bacciu, le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati e le Associazioni degli Invalidi, è stata presentata una relazione sul percorso di assegnazione dei contributi del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza. Gli interventi del Fondo prevedono l’erogazione di prestazioni sociosanitarie e assistenziali a domicilio, sostegno economico a rimborso di spese di assistenza svolte mediante badanti regolarmente assunte e contributi economici per azioni di cura e tutela prestate da familiari. Il finanziamento regionale è pari a 583.703 euro per il Fondo assegnato al Distretto savonese, al quale va aggiunto il contributo stanziato dal Comune di Savona (circa il 10% in più), unico Comune che ha previsto un integrazione comunale al Fondo Regionale. Ad oggi sono pervenute al Distretto Socio Sanitario di Savona 464 domande di cittadini, di queste 365 sono state inviate all’Ufficio di Valutazione Multidisciplinare e 186 sono quelle già ammesse alla graduatoria, si tratta di domande di 175 anziani e 11 disabili. Risultano ad oggi non ammesse alla graduatoria 39 domande, mentre sono solo 12 le respinte o non idonee. Sono in corso le liquidazioni dei primi interventi rivolte ai cittadini ammessi in graduatoria. I benefici sono liquidati il mese successivo a quello di presentazione della domanda con cadenza bimestrale, dopo la sottoscrizione di un patto assistenziale individuale tra utente e assistente sociale di riferimento.”I primi dati acquisiti ci permettono di rilevare le condizioni di bisogno di una porzione di cittadinanza che in gran parte non era nota ai servizi – spiega l’Assessore Lucia Bacciu –. Molte domande infatti sono state presentate da persone che non sono state prese in carico dai servizi sociali ma che vengono assistite con grandi sforzi e particolare cura dalle famiglie seppure si tratti di utenti affetti da patologie altamente invalidanti. Nonostante il finanziamento della Regione sia importante e il Comune abbia integrato il Fondo con un contributo proprio – prosegue l’Assessore – le risorse a disposizione per la Non autosufficienza risultano ancora inferiori rispetto alle esigenze e alle aspettative della cittadinanza, di questo elemento dovremo tener conto in sede di programmazione dell’attività dei prossimi anni”.