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Articolo n° 9435 del 06 Aprile 2007 delle ore 09:30

Incontro con l’autore: domani ad Alassio Stefano Zecchi

Alassio. Stefano Zecchi domani ad Alassio per presentare il suo ultimo libro: “Le promesse della bellezza”, edito da Mondadori nel 2006. L’incontro con l’autore, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, si svolgerà, alle ore 18.00, nell’Auditorium della Biblioteca “R. Deaglio”. Che cos’è la bellezza? E qual è il suo ruolo nel mondo moderno? Stefano Zecchi, professore d’estetica e appassionato d’arte, nel libro Le promesse della bellezza prova a raccontarcelo. E lo fa attraverso un dialogo immaginario con un lettore, esplorando, con linguaggio semplice ed efficace, i principali ambiti in cui generalmente si parla di bellezza: il corpo umano, la natura, l’arte. È una sorta di viaggio nel tempo, dall’antichità ai giorni nostri, in cui l’autore attraversa le molteplici forme in cui il bello è stato pensato, esaltato, ma anche irriso e dissacrato, in un costante confronto con grandi filosofi, scrittori e artisti, da Platone a Tommaso Moro, da Darwin a Freud, da Shakespeare a Stendhal, da Rubens a Picasso, da Leon Battista Alberti a Frank Lloyd Wright. Il suo discorso si sofferma inoltre sul significato dell’esperienza estetica nella società di massa e su temi di rilevanza sociale: il degrado delle periferie urbane e gli errori commessi dalle amministrazioni pubbliche, la crisi dei sistemi educativi incapaci di trasmettere alle giovani generazioni il valore simbolico e formativo della bellezza, l’irrompere dei nuovi linguaggi virtuali che, privilegiando la tecnologia e la sperimentazione, hanno bandito ogni creatività, ogni tensione propositiva e utopica nel nostro rapporto con la realtà. Se l’epoca attuale sembra aver decretato l’esilio della bellezza e il trionfo dell’omologazione e dell’indifferenza, esiste però una via d’uscita a questa «malattia mortale della modernità.
“Occorre,”sostiene Zecchi “costruire un progetto futuro di bellezza che colga ancora l’eterno nella finitezza della vita, la spiritualità come essenza vera nella materialità della forma». Una bellezza che ci restituisca la capacità di sognare e di essere autenticamente uomini, che ci prometta di tornare a immaginare nuovi mondi possibili”.
Stefano Zecchi (Venezia, 1945) è professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Si è laureato con Enzo Paci discutendo una tesi sul pensiero di Husserl, dopo un periodo di specializzazione presso l’Archivio Husserl di Lovanio e in alcune università tedesche, ha insegnato presso le università di Verona e Padova.
I suoi ambiti di studio sono: 1) la fenomenologia husserliana, con particolare riguardo ai suoi sviluppi nel dibattito contemporaneo; 2) la tradizione goetheana e romantica, in riferimento alle nozioni di mito, simbolo e bellezza (morfologia della cultura; Spengler); 3) il rapporto arte-scienza fra Settecento e Ottocento; 4) la riflessione contemporanea sulle questioni della decadenza, del nichilismo, della tecnica, della globalizzazione (con particolare attenzione ad autori quali Nietzsche, Wagner, Heidegger, Jünger); 5) il rapporto fra estetica e teologia (Balthasar).
Fra le sue pubblicazioni, si segnalano Fenomenologia dell’esperienza. Saggio su Husserl (1972), La fenomenologia dopo Husserl nella cultura contemporanea (1978), La magia dei saggi (1983), La fondazione utopica dell’arte (1984), La bellezza (1990), Verso dove (1991), Capire l’arte (1999), L’artista armato. Contro i crimini della modernità (1998). Ha curato l’edizione di opere di Goethe e Bloch e l’antologia Storia dell’estetica (1995). Ha scritto i romanzi Estasi (1994), Sensualità (1995), L’incantesimo (1997), Fedeltà (2001).
L’incontro con l’autore sarà diretto dal Prof. Franco Gallea.

 


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