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Articolo n° 9441 del 06 Aprile 2007 delle ore 11:12

Potenziamento Tirreno Power, CGIL: “progetto da verificare”

[thumb:2304:r:t=Francesco Rossello]Vado Ligure. Anche la CGIL savonese entra nel dibattito sul potenziamento della Tirreno Power di Vado Ligure, dopo la risposta possibilista della Provincia di Savona che si contrappone al no deciso (sul carbone) dei comuni di Vado e Quiliano. Con un comunicato, il Segretario Provinciale della CGIL Francesco Rossello, parla di un progetto interessante, ma ancora da verificare: “nel mix produttivo europeo ci deve essere spazio per investimenti su produzione di energia a basso costo (quindi carbone) e il rientro nei parametri di Kyoto deve avvenire non solo con l’investimento sulle energie rinnovabili, ma anche con investimenti sull’ammodernamento e sul recupero di efficienza degli impianti esistenti. A livello complessivo, il progetto di Vado risponde a questa esigenza, che noi condividiamo da sempre. In questo senso si dovrà valutare la compatibilità del piano con le linee nazionali ed europee in materia di politica energetica. Ma un progetto di tale portata deve essere compatibile anche con i piani di sviluppo economico del territorio. Non se ne può parlare come si trattasse di un normale impianto industriale al di là di qualunque pianificazione a livello provinciale e senza immaginare le connessioni che questo potrebbe avere con la realizzazione del Piano regolatore portuale come dell’Accordo di Programma per il rilancio della Valbormida. Aumentare la produzione di energia da carbone diminuendo le emissioni complessive; incrementare l’occupazione e avviare una forte campagna di investimenti sull’energia rinnovabile. Un progetto simile è sicuramente interessante perché si pone obiettivi su cui chiunque è d’accordo. Tuttavia è necessario verificare se gli obiettivi posti dall’azienda, a partire da quelli ambientali ed occupazionali, siano realmente realizzabili. Per questo è bene conoscere a fondo la documentazione che l’azienda metterà a disposizione, perché la prima presentazione ha avuto un carattere più propagandistico che di approfondimento. Gli investimenti sulle energie rinnovabili possono essere legati, al di là della produzione, ad un progetto più complessivo di ricerca sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, magari facendo sistema con altre realtà territoriali impegnate in progetti simili, come la centrale a biomasse per Ferrania, e creando un vero polo d’eccellenza nel settore. L’incremento di produzione di energia nella nostra provincia può e in che modo contribuire in tempi brevi alla riduzione dei costi di produzione delle aziende energivore?
Sono solo alcune delle questioni da approfondire che vanno oltre a quelle che sarà necessario effettuare sullo specifico del progetto”.


» Federico De Rossi

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