[thumb:448:r]Savona. CGIL CISL UIL di Savona chiedono al Comune di Savona di attivare tavoli di concertazione sulle politiche fiscali e tariffarie nonchè sulle strategie che intende adottare circa i servizi pubblici, costituendo poi un osservatorio permanente sulle politiche abitative e realizzando un protocollo d’intesa che individui i livelli di tutela necessari in settori tradizionalmente fragili quali quello turistico, quello commerciale e quello degli appalti. CGIL CISL UIL hanno presentato al Comune un documento che dovrà costituire la base di discussione e chiedono ora di avviare al più presto un confronto per individuare linee politiche condivise su ogni singolo tema.
Sulle politiche abitative e tariffarie: la necessità di attuare politiche fiscali e tariffarie che stabilizzino il grado di pressione fiscale generale ma che al tempo stesso tutelino le fasce più deboli dei pensionati, delle famiglie monoreddito, delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti e dei precari attraverso un’azione capace anche di individuare nuove forme di sostegno. In questo senso, partendo da queste premesse, moduliamo le seguenti richieste: attivazione di un tavolo di concertazione mirato ad approfondire le tematiche tributarie e fiscali; la definizione di un protocollo d’intesa che individui le modalità di gestione del tavolo di concertazione e le materie specifiche oggetto di concertazione. A tale proposito, la fase decisiva del confronto dovrà svolgersi e concludersi entro la chiusura del bilancio di previsione annuale e dovrà prevedere una o più sessioni di verifica nel corso dell’anno per accompagnare gli assestamenti di bilancio. Le tematiche principali del confronto con il Comune: contenimento della pressione fiscale e tariffaria a salvaguardia dei redditi da lavoro dipendente da pensioni; definizione di interventi che possano introdurre forme di progressività e selettività nell’applicazione dell’addizionale IRPEF finalizzato a renderne socialmente più equa l’applicazione. A tale proposito, è necessario individuare strumenti che possano garantire risultati certi in termini di maggiore equità fiscale anche rispetto all’applicazione dell’ICI e della TIA (a partire dall’estensione dell’utilizzo della certificazione ISEE); impegni di mentenimento di qualità e quantità delle prestazioni dei servizi, con particolare attenzione a quelli sociali ed educativi; lotta all’evasione ed all’elusione fiscale; condivisione delle scelte in materia di politiche abitiative. “L’attuazione del programma di social housing- si legge nella nota dei sindacati – per il quale il Comune di Savona ha presentato il miglior progetto, costituisce un primo importante passo per aumentare la disponibilità di alloggi a canone calmierato all’interno del nostro Comune. Tuttavia, al fine di monitorare la situazione delle condizioni abitative e le sue cause, è necessaria anche a Savona costituzione dell’osservatorio permanente sulle condizioni abitative come previsto dalla legge-quadro sull’edilizia 431/98”.
Sul turismo: “il processo di trasformazione urbanistica della città e l’apertura del terminal crociere, attraverso il passaggio di un milione di passeggeri, ha messo in evidenza i limiti dell’offerta turistica della nostra città , ma, al tempo stesso, ci sta costringendo a misurarci nella ricerca di un modello di sviluppo turistico che sia in grado, una volta per tutte, di portare un contributo significativo all’economia della nostra provincia. E’ necessario definire le caratteristiche ed i progetti sui quali investire per dare un’immagine unica della città in una logica di sistema provinciale nel quale Savona eserciti efficacemente il ruolo di capofila, anche alla luce del costituendo STL”. I sindacati chiedono, oltre all’avvio della Conferenza strategica annunciata dal Sindaco Brrruti, anche la stabilità dell’occupazione, nell’ottica dell’allungamento della stagione, e la garanzia del rispetto dei diritti dei lavoratori (CCNL, accordi territoriali di settore, norme sulla sicurezza), con regole trasparenti per l’affidamento degli appalti.
Sul commercio, in relazione al ruolo dei Comuni nella nuova legge regionale con la pianificazione e programmazione delle attività e la gestione degli orari commerciali, i sindacati chiedono la ricostituzione del tavolo di concertazione con le parti sociali che dovrebbe ripartire dal progetto “ex- Metalmetron†(per il quale non si è concluso il percorso e manca ancora la sigla del protocollo finale) con l’obiettivo di giungere ad un accordo quadro generale sullo sviluppo e l’occupazione.
Sulla gestione dei servizi pubblici: stabilità del lavoro attraverso l’utilizzo delle forme di lavoro a tempo indeterminato e qualità del lavoro, in particolare la definizione di regole trasparenti per l’affidamento degli appalti; utilizzo della formazione come strumento di crescita professionale; azioni per la garanzia della sicurezza dei lavoratori.
Infine la funzione dell’Università savonese: “l’Università a Savona può essere fattore trainante di un’economia di qualità sfruttando le possibilità di integrazione della facoltà di ingegneria offerte tra l’altro dall’opportunità del trasferimento agli Erzelli e quelle legate alla creazione della cittadella tecnologica. Occorre lavorare per la realizzazione di questi obiettivi, ma oltre ad una forte capacità progettuale, occorre da subito un forte investimento economico da parte di tutti i soci per la valorizzazione del polo universitario savonese”.
Così Cgil, Cisl e Uil spiegano le ragioni della richiesta di tavoli di concertazione sui diversi temi per la città : oggi il nostro Comune affronta un’importante fase di trasformazione urbanistica e sociale. In una fase di trasformazione (anche se positiva) sono sempre le fasce più deboli della società ad essere esposte, quelle rappresentate da lavoratori e pensionati, da giovani precari e disoccupati, dalle categorie tradizionalmente più emarginate quali le donne e gli immigrati. La politica del nostro Comune deve avere al centro la tutela e la costruzione di prospettive solide per queste categorie individuando soluzioni efficaci ai loro problemi. Il problema della casa, quello delle politiche fiscali e tariffarie, il livello qualitativo dei servizi pubblici offerti sono i principali temi rispetto ai quali le politiche del Comune concorrono alla costruzione di una rete di tutele importante per le fasce deboli. Non solo. Lo sviluppo turistico, quello commerciale, il ruolo dell’Università sono terreni sui quali si possono giocare le possibilità di sviluppo futuro della città e che possono contribuire ad accrescere le occasioni di lavoro. Occasioni di lavoro che potranno essere stabili e di qualità se (qualora anche) l’Amministrazione porrà davanti a tutto il tema dello sviluppo equilibrato, dei diritti, delle tutele e della sicurezza”.
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