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Articolo n° 9785 del 18 Aprile 2007 delle ore 13:53

Lettera sul Family Day da Alessandro Parino

Sono stato il primo firmatario, unitamente ai colleghi Capogruppo del Centrodestra, dell’ordine del giorno discusso nel Consiglio Comunale di Martedì 17 Aprile, con cui si chiedeva che il Comune di Savona inviasse il proprio gonfalone al “Family Day” previsto a Roma per il 12 Maggio.
L’ordine del giorno, sulla falsariga di quello votato dal Consiglio Regionale della Liguria solo pochi giorni fa, era volutamente scarno ed essenziale, privo di riferimenti teologici, morali, etici o religiosi, ma si poneva come obiettivo di rappresentare la vicinanza del Comune di Savona, inteso come istituzione, alla famiglia, che oltre a subire attacchi più o meno teorici, è un istituto che vede sé stesso annaspare anche in mezzo a mille difficoltà economiche.
Va detto che al Family Day hanno dato sinora la loro adesione ministri ed esponenti politici del Centrosinistra ed anche associazioni quali ACLI e Azione Cattolica che di certo non possono essere annoverate nel mondo della chiesa più o meno conservatrice o reazionaria
Ero convinto quindi che, nonostante i numeri ostili, il mio ordine del giorno potesse essere accolto, e che i Consiglieri della Margherita e della corrente Cristiano-Sociale dei D.S. si esprimessero a favore di un documento, come già detto, estremamente neutro.
E invece la politica, specie a Savona, è un mondo che continuamente riserva sorprese: a nome della maggioranza, di tutta la maggioranza, compresi Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista, è intervenuto il Consigliere Giraudo (Margherita) che dopo un bel preambolo sulla famiglia cattolica (come a dire che secondo lui marito e moglie con figli, tutti non credenti, sono meno famiglia) dichiara che sarebbe parziale e non rappresentativo di tutta la città l’invio del gonfalone al Family Day, e quindi annuncia il voto contrario della maggioranza.
L’esito della votazione è stato quindi scontato: 15 voti contrari, 7 favorevoli e 3 astenuti.
Altrettanto scontato è un dato: che la Margherita a Savona è semplicemente uno strumento di occupazione di poltrone (è di questi giorni la notizia della futura nomina di Casalinuovo a Presidente della Commissione di controllo sulla qualità urbana e di Giraudo a consulente per il P.U.C) e non un partito che si fa alfiere, nei fatti, dei valori cattolici come sbandiera invece a parole ai quattro venti, soprattutto in campagna elettorale, quando si tratta di andare a raschiare voti nelle parrocchie, nei conventi e negli ambienti cattolici cittadini.
Il nascituro partito Democratico, che altro non sarà che un’annessione dei D.S. nei confronti della Margherita, e quindi del prevalere del laicismo sulla visione cattolica, si rivela quindi, a Savona, molto poco democratico nei confronti della famiglia.

Alessandro Parino
Consigliere Capogruppo Alleanza Nazionale Comune di Savona


» Redazione

41 commenti a “Lettera sul Family Day da Alessandro Parino”
Unbe ha detto..
il 19 Aprile 2007 alle 08:28

E ciò non può fare altro che piacere, visto che lo stato e tutte le istituzioni (comuni compresi) sono, per costituzione, LAICHE E DEVONO RAPPRESENTARNE LA LAICITA’. Democraticamente lei e il suo partito potranno farsi portavoce del cattolicesimo cittadino e andare a Roma a questo giorno della famiglia sacra cattolica e apostolica.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 19 Aprile 2007 alle 13:30

E ci risiamo con l’anticlericalismo gratuito! Laicità non vuol dire laicismo… Dovete smetterla di dare la zappa sui piedi alle nostre radici identitarie! O vorreste fare come in Turchia?…

Unbe ha detto..
il 19 Aprile 2007 alle 14:29

A parte che per il Dizionario De Mauro della Lingua Italiana laicità e laicismo sono sinomini,
cito dalla sentenza n.203 della Corte Costituzionale:
“4. – I valori richiamati concorrono, con altri (artt. 7, 8 e 20 della Costituzione), a strutturare il principio supremo della laicità dello Stato, che é uno dei profili della forma di Stato delineata nella Carta costituzionale della Repubblica.

Il principio di laicità, quale emerge dagli artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, implica non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale. Il Protocollo addizionale alla legge n. 121 del 1985 di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede esordisce, in riferimento all’art. 1, prescrivendo che , con chiara allusione all’art. 1 del Trattato del 1929 che stabiliva: .

La scelta confessionale dello Statuto albertino, ribadita nel Trattato lateranense del 1929, viene cosi anche formalmente abbandonata nel Protocollo addizionale all’Accordo del 1985, riaffermandosi anche in un rapporto bilaterale la qualità di Stato laico della Repubblica italiana.”

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 19 Aprile 2007 alle 15:00

Uff!…. parole, parole, parole… un mare di parole per tentare di negare la Verità!

Alberto ha detto..
il 19 Aprile 2007 alle 16:43

A parte il fatto che laicità e laicismo, per quanto così asserisca il testo citato, non possono signficare la stessa cosa perchè la radice di una parola peggiora nel significato quando si accosti al suffisso -ismo o -ista. infatti fondamentale è differente da fondamentalista, come massimale è altro di massimalista. Dunque -sta e -ismo esasperano un concetto e il dizionario della lingua italiana, che non sia di ispirazine “comunista”, ne da atto chiaramente. Quanto al problema del sostegno alla famiglia, fate sorridere voi contestatori perchè, per mascherare il progeto di parificazione della famiglia con la coppia omosessuale, vi nascondete dietro al comandamento della laicissima laicità.
Conosco un sindaco cattolico e praticante, schierato a sinistra, che in nome della laicità non prende posizione rispetto a leggi che vanno contro i principi morali del cristianesimo, da cui comunque deriviamo tutti e sopratutto i suoi elettori. A roma si va per difendere la famiglia, indipendetemente dalle relazioni omosex, e crediamo che non sia necessario mettere in primo piano i dico: a tal proposito si affrontino i problemi sul codice civile senza creare una famiglia di serie B che poi avrebbe accesso diretto alle adozioni.
con le dovute ragioni politiche applausi a Alessandro Parino e atutti coloro che verranno a Roma, difendiamo la famiglia e difendiamola in nome del valore in cui tutti siamo stati cresciuti.

Gianni Rosa ha detto..
il 19 Aprile 2007 alle 23:50

Se prendiamo il vaticano come stato,non fa parte della unione europea come non fa parte la cina, e non potrebbe farne parte perche e una monarchia assoluta,non democratica ma totalitaria,se si parla della chiesa cattolica , indipendentemente dalle ragioni etiche in cui non entro in merito perche il discorso sarebbe troppo lungo,le radici cristiane sono state rifiutatenella costituzione europea perche la maggior parte dei paesi dellunione non le ha volute, ad eccezione dell italia e della polonia.
Penso che questa sia una sana laicita dell europa lasciare la religione a sfera privata,ed non impore a tutti credenti e non credenti una fede,sia moralmente che giurisdizionalmente,come accade in polonia dove sono ai limiti della civilta e della democrazia,ed in italia dove corre un moralismo cattolico.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 20 Aprile 2007 alle 12:16

Infatti l’Europa ha così, in nome del laicismo di marca socialista europea e massonica, rinnegato le sue radici.
Per quanto riguarda il Vaticano credo che quando esisteva lo Stato Pontificio l’Italia sabaudo-liberal-massonica, abbia aggredito uno Stato Sovrano pacifico e neutrale e se lo sia annesso, al contrario di quanto accadde con altri staterelli italici, usando le armi! E’ un fatto storico senza se e senza ma, rinnegato da coloro che adesso parlano di attacco USA all’Afganisthan talebano come di attacco contro uno stato pacifico e più debole, due pesi e due misure…
Sono lieto che il Vaticano non faccia parte dell’Unione Europea, perchè dovrebbe?
Il laicismo esasperato e la laicità post-illuministica stanno portando la società attuale allo sbando, e non c’è da andarne fieri, anzi!…
Coloro che rinnegano le radici cristiane e la religione cristiana stessa lo fanno per poter giustificare i loro comportamenti fuori dalle righe e intrisi di peccato!
Comunque avranno tutto il tempo per pensarci quando le loro anime passeranno l’eternità fra i tormenti dell’inferno.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 20 Aprile 2007 alle 13:25

E si continua a rinnegare le proprie radici… quindi a rinnegare se stessi! Vediamo la società senza radici dove stà andando, complimenti, continuate così cari benpensanti post-illuministi!

Gianni Rosa ha detto..
il 20 Aprile 2007 alle 14:25

“ Nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!!” Non è solo la battuta di un film sui personaggi di Guareschi: Don Camillo e Peppone, magari lo fosse! Invece negli anni ’50 (gli anni della Madonna Pellegrina, ma non solo allora!) era una frase che veniva detta spessissimo dai parroci durante le omelie e soprattutto prima delle elezioni e testimonia la pesante e continua ingerenza della chiesa nella politica italiana, da tempi immemorabili. Una ingerenza che oggi sta nuovamente salendo a livelli intollerabili e assumendo toni proccupanti. Qualcuno dirà: ma non siamo cattolici solo noi italiani! E i francesi? E gli Spagnoli? Allora perchè la chiesa s’intigna tanto con l’Italia?Perchè tanti proclami, appelli e minacce anche ai politici cattolici che non si allineino ai suoi voleri? Perchè il Vaticano è purtroppo in Italia? Non solo. Soprattutto perchè qui c’è stata la DC, che era il “braccio” politico della “mente” in Vaticano, e da quando s’è sciolta è schizzata ovunque, come la …pannanel ventilatore, infiltrandosi in ogni altro gruppo politico del parlamento, ma soprattutto perchè negli altri paesi quello che dice la chiesa non viene tenuto in alcun conto, nel governo della cosa pubblica. Noi siamo dunque l’ultimo baluardo del suo potere temporale, l’ultimo resto del suo passato di guerre, di discordie e di prepotenze in nome di un potere che con lo spirito non c’entra proprio un bel niente, e questo relitto di una passata grandezza va difeso con tutti i mezzi..

Gianni Rosa ha detto..
il 20 Aprile 2007 alle 14:44

Intendiamoci: la chiesa è liberissima di dire ai cattolici quello che vuole e a loro di seguire qualsiasi cosa venga loro imposta, anche di andare in giro con la testa dentro un sacco, ma non può certo pretendere che lo facciano anche quelli che cattolici non sono, o lo sono in modo autonomo, libero, intelligente e critico. Questa chiesa, lo abbiamo già detto, è una chiesa da crociata: ottusa, arrogante, prepotente e invadente. Questa chiesa è fatta per scatenare guerre e scontri e non per portare pace e comprensione. E in questi tempi così tesi e in cui la pace è così precaria, non è proprio la chiesa giusta. O forse invece è la chiesa giusta per chi vuole la guerra. Allora magari non è un caso che monsignor Bagnasco, presidente della CEI e già cappellano militare, sia oggi anche Ordinario Militare per l’Italia, col grado di generale di corpo d’armata.

Giorgio ha detto..
il 20 Aprile 2007 alle 15:08

il vaticano e la chiesa in genere fanno parte della nostra realtà e come negli anni 50 dello scroso secolo, ancora una volta tornano ad alzare la voce per il grave attacco alla famiglia che sta portando all’esasperazione. mi riferisco al tentativo esasperato di una mentalità che sotto il nme dle laicismo sta cambiando i valori di riferiemento che i nostri nonni ci hanno trasmesso. e così grazie dico!!! grazie perchè ci avete permesso di ripensare alla famiglia e di capire che dietro questa manovra c’è semplicemnte il rpogetto di assicurare alle coppie omosessuali diritti di coppia che potrebbero essere garantiti nel codice civile, all’infuori dell’ADOZIONE!!!
nessun single può adottare un bambino ma in inghilterra una coppia omosex può fare da mamma e papà e questa è la riprova del tentativo nascosto di farci rinnegare la nostra cultura. e con i dico se ne vanno fortunatamente dietro anche i comunisti, che in nome di stalin ci hanno da tempo consumato le riserve…di sopportazione.
grazie mille Dico!!!

p.s. risentiamoci tutti dopo il family day, le novità saranno davvero interessanti!!!

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 20 Aprile 2007 alle 22:33

Veramente la Chiesa stà parlando solo di pace, sono quelli che scrivono minacca sui muri e che cercano ogni mezzo per attaccare la Chiesa stessa che cercano la guerra, non confondiamo le acque! Infine non si può essere cattolici in modo autonomo, critico e alla “fai da te”, perchè la Chiesa è un popolo voluto dal Signore e guidato dal Vicario di Cristo sulla Terra (il Papa), dai Vescovi e dai sacerdoti pastori di anime, tutto il resto è fumo negli occhi post-illuminista messo in giro da cosiddette “menti illuminate” (?) fomentate nei loro deliri masson-socialisti dal demonio, che come è noto vuole dividere il popolo di Dio e distruggere la Sua Chiesa!
Chi è contro la Chiesa fà il gioco del demonio contro l’umanità e basta!

antonio gianetto ha detto..
il 21 Aprile 2007 alle 09:24

A questo punto sarebbe anche il caso che, dai libri di storia, cancellassimo il grido: ” DIO LO VUOLE !”

Unbe ha detto..
il 21 Aprile 2007 alle 10:00

E quindi tutte le porcherie commesse dalla chiesa sono in nome di Dio? la pedofolia dei preti cattolici e tutti gli scandali sessuali che hanno come vittime bambini è voluta da Dio o dal demonio? la caccia alle streghe in cui migliaia di innocenti furono torturati e giustiziati è stata voluta da dio o dal demonio? La conquista delle americhe e la conversione violenta e cruenta delle sue popolazioni sono disegni di Dio o del demonio? quel demonio che è nemico della carità ma amico dei miliardi di euro delle casse vaticane, dei giri loschi di capitali internazionali, del non curarsi dello spirito dei credenti ma del gettarli piuttosto in un comodo oscurantismo medievale per mantenere il potere politico e mediatico su di loro intimorendoli con dogmi e metodi che sicuramente Cristo avrebbe biasimato. Questa è la chiesa che dovremmo seguire? Che imparino a seguire le indicazioni di Cristo piuttosto che quelle del potere e vedranno che la gente si riavvicinerà alla religione.

Gianni Rosa ha detto..
il 21 Aprile 2007 alle 18:34

caro Tancredi, A Genova è comparsa una scritta sul portone di una chiesa :”Bagnasco vergogna”, ancora aleggiava la puzzadi vernice e il monsignore veniva fornito di una scorta. I media impaginavano la notiziona in prima pagina o in apertura di tg. Qualche giorno dopo compaiono altre scritte, stavolta minacce vere e proprie per altro firmate con falce martello e stella a cinque punte. Satana, il satana della nostra storia recente fa capolino con quella stella e si schiera contro la chiesa, contro il papa, contro dio in persona, magari queste scritte preannunciano le terribili azioni del “nucleo armato per le coppie di fatto e i diritti civili” che, con il patrocinio delle ‘nuovissime’ brigate rosse, intende muovere un duro attacco al cuore del vaticano. Oppure, semplicemente, qualcuno nottetempo ha espresso con quella prima scritta spontanea e quasi poetica il suo pensiero, qualcun’altro poi ha colto la palla al balzo e ha voluto ‘usare’ quello sfogo per costruire un caso classico all’italiana…il diavolo contrapposto all’acqua santa ha sempre funzionato sulla opinione pubblica italana, perchè non ritentarci, potrebbe essersi detto qualche zelante stratega , Oppure più semplicemente qualc’uno l’ha sparata grossa fornendo materiale prezioso per coloro che vogliono ridurre il diritto alla laicità per uno stato moderno a uno scontro antico e mistificatorio. Scemo chi leggerà in quelle scritte quelloche il contorto metodo di controllo sociale italiano vuole farci leggere.
saluti.

antonio gianetto ha detto..
il 22 Aprile 2007 alle 08:25

Non sarebbe male dare una controllata ai dati che ci fornisce l’ Istat:
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070212_00/testointegrale.pdf
Dopo un attento esame ci si rende conto della continua diminuzione del numero dei matrimoni, in particolar modo di quelli religiosi, ( non vengono forniti dati sulle unioni, ma presumo siano in continuo aumento ) e dell’ innalzamento dell’ età degli sposi.
SAVONA 2005 matrimoni civili = 53,1% religiosi 46,9 % LIGURIA 2005 età media:
uomini = 34 anni, donne = 31.3
Più che organizzare family day, sarebbe il caso che politici e sindacalisti si attivassero per cercare di risolvere questo problema, se non riescono a spiegarselo, sarebbe il caso che andassero a chiedere, ai giovani, il perché di queste loro scelte.
Non entro nel merito sul calo dei matrimoni religiosi.

lorenzo ha detto..
il 22 Aprile 2007 alle 09:35

torniamo al punto …

la sinistra è contro la famiglia perchè nella mente dei sinistri c’è solo un grande egoismo individualista peggiore dell’edonismo reaganiano poichè è pure ipocrita.

I cattolici se veri seguono senza tanti distinguo il magistero della Chiesa altrimenti scelgano con chiarezza. E’ lodevole quel cattolico di Rifondazione che ha abbandonato il partito; sarebbe stato altrettanto lodevole se fosse rimasto nel partito e avesse annunciato di non essere più cristiano.

I personaggi che si dichiarano cattolici e perseverano nella Margherita o nei DS (a maggior ragione negli altri partiti ancora + di sinistra) sono solo squallidi ed è triste che qualcuno ancora li consideri. Dovrebbero essre scaricati da tutti.

Lorenzo

Emanuele ha detto..
il 22 Aprile 2007 alle 11:11

La chiesa ha certamente i suoi scandali nel cassetto, ma altrettanto li hanno i vari partiti delle correnti politiche più variegate. un conto pensare alla chiesa intesa come fede e Magistero e un conto pernsare all’umano della chiesa che può sbagliare. ma anche se ci sono stati errori del passato o del presente, comunque alla chiesa resta il compito primario di annunciare il vangelo e tra questo anche l’invito a preservare la famiglia. tutto il resto che viene tirato fuori fa aprte di una logica infantile di chi per controbattere tira fuori argomentazioni che non hanno sostanza.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 23 Aprile 2007 alle 12:26

Seguire il Magistero della Chiesa, tutto il resto sono solo parole anticlericali, e poi se qualche prete sbaglia è un essere umano e quindi può sbagliare, perchè tirare sempre fuori i preti pedofili? i pedofili laici non li tira fuori mai nessuno?…

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 23 Aprile 2007 alle 13:25

Dimenticavo, per quanto riguarda i matrimoni religiosi ed i giovani che si sposano sempre meno, il “merito” è di quelli che continuano a dare addosso alla religione ed alla Chiesa, facendo diventare i loro figli esseri senza morale ed ideali ( le notizie sui giovani degli ultimi giorni lo confermano e più si scende in età e più questa società laica stà creando dei piccoli mostri) e ad altri fattori più terreni come il precariato…

antonio gianetto ha detto..
il 23 Aprile 2007 alle 19:42

Certamente le cose, per la nostra chiesa, andavano molto meglio al tempo del buon Tancredi D’ Altavilla: http://www.sbvibonese.it/normanni/Normanni/tancredi_altav.htm
Peccato che allora, nel nome di Dio, siano stati uccisi tanti innocenti.
Oggi ci stiamo meravigliando del fatto che dei musulmani ci odiano a morte.
Un po’ troppo tardi, infatti, abbiamo scoperto che Cristiani, Musulmani ed Ebrei, sono tutti figli dello stasso Dio.
Per chi non avesse appreso la notizia, sabato scorso, il papa ha annunciato che il Limbo non esiste.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 12:34

Tengo a ricordare che prima della prima crociata la Terra Santa era in mano ai musulmani perchè la conquistarono con la forza all’impero bizantino (cristiano) con il terzo successore di Maometto: Omar (la spada di Allah).
Poco dopo che Gerusalemme cadde in mano araba, l’allora patriarca cristiano della città morì di dolore.
Nel nome di Dio furono uccisi tanti innocenti da ambo le parti, ma si parla di 1000 anni fà, noi cristiani parliamo di pace, ma molti islamici parlano ancora adesso di guerra santa. Ho scelto il nome di Tancredi d’Altavilla perchè nella descrizione fatta per lui nell’opera di Torquato Tasso è esempio di coraggioso e impeccabile cavaliere cristiano (questo per soddisfare la curiosità). Il Tancredi veramente esistito era un uomo del suo tempo, noi uomini contemporanei fatichiamo non poco a metterci nei panni dell’uomo medievale per la diversità dovuta ai tempi.
Per quanto riguarda il Limbo, Benedetto XVI ha confermato ciò che già aveva affermato Giovanni Paolo II. Comunque grazie per l’informazione.
PAX!

Gianni Rosa ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 13:16

IL FAMILY DAY: Se all’inzio la manifestazione aveva lo scopo di ricordare alle istituzioni l’importanza di una politica a sotegno della famiglia, oggi appare chiaro come sia soltanto un tentativo per imporre un unico modello (CATTOLICO) di questa cellula base della società.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 13:35

Non è solo la confessione cattolica ad essere contraria ai DICO e alle unioni di fatto, specialmente fra omosessuali, infatti lo sono anche le altre confessioni cristiane e le altre religioni, musulmani, ebrei, induisti, ecc…
L’accollare solo alla Chiesa Cattolica la contrarietà a tali questioni è indice di interessato anticlericalismo e di negazione delle proprie radici storico-culturali.

Gianni Rosa ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 14:29

L’omosessualità è un fatto. Esiste, ovunque, nonostante tutto. Si può discutere all’infinito su che cosa sia, ma allora la domanda va estesa a tutta la sessualità umana: un insieme di fattori genetici, ormonali, psicologici? Cosa determina l’attrazione sessuale umana in genere? Dell’omosessualità si sa cosa non è: una malattia. Il massimo che si può dire è che è una comune e costante variante della sessualità umana. Un fatto, appunto. E la discussione di chi non è direttamente coinvolto nel settore dovrebbe finire qui, finché nuove scoperte in ambito biologico o psicologico non facciano più chiarezza a tutti sull’argomento. Tutto il resto, è un enorme romanzo della specie umana, con i suoi infiniti e disperati tentativi di darsi risposte anche quando di risposte non ce ne sono. Un lunghissimo romanzo, purtroppo storicamente pieno di quell’odio e di quell’intolleranza che nascono dalla non conoscenza e dalla conseguente volontà di forzare il poligono irregolare della realtà nel cerchio perfetto delle ideologie, religiose in particolare.

Unbe ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 17:53

Anno 1994: nel giro di pochi mesi, nel piccolo Stato africano del Ruanda, vengono massacrate diverse centinaia di migliaia di civili. In apparenza, si trattava d’un conflitto tra i gruppi etnici degli Hutu e dei Tutsi (Watussi). Per parecchio tempo, si udirono soltanto delle voci su un coinvolgimento del clero cattolico. Negli organi di stampa cattolici furono pubblicate strane smentite; e questo prima che qualcuno avesse accusato ufficialmente di complicità dei componenti della chiesa cattolica.
Senonché, il 10 ottobre 1996, l’emittente radio S2 – tutt’altro che critica nei riguardi del cristianesimo – reca nel notiziario S2 Aktuell delle ore 12 la seguente notizia:

«Sacerdoti e suore anglicani, ma soprattutto cattolici, sono gravemente accusati di aver preso parte attiva all’assassinio di indigeni. In particolare, il comportamento d’un religioso cattolico ha tenuto desto per mesi l’interesse della pubblica opinione, non solo nella capitale ruandese Kigali. Era parroco nella chiesa della Sacra Famiglia, ed è accusato di aver ucciso dei tutsi nei modi più atroci. Sono rimaste incontestate deposizione di testimoni secondo cui il religioso, col revolver alla cintola, fiancheggiava bande saccheggiatrici di Hutu. Nella sua parrocchia, in effetti, era avvenuta una sanguinosa strage di Tutsi che avevano cercato scampo in quel tempio. Perfino oggi, due anni dopo, vi sono molti cattolici a Kigali che, per la complicità a loro avviso dimostrata d’una parte dei sacerdoti, non mettono più piede nelle chiese della città. Quasi non v’è chiesa nel Ruanda in cui fuggitivi e profughi – donne, bambini, vecchi – non siano stati brutalmente picchiati e massacrati al cospetto della croce. Vi sono testimonianze in base alle quali i religiosi hanno rivelato i nascondigli dei Tutsi, lasciandoli in balìa delle milizie Hutu armate di machete.

Nel frattempo, si son date prove schiaccianti del fatto che, durante il genocidio in Ruanda, anche monache cattoliche si sono macchiate di gravi colpe. In questo contesto, si fa costante menzione di due benedettine, rifugiatesi intanto in un monastero belga per sottrarsi al corso della giustizia ruandese. Secondo testimonianze concordi di superstiti, una aveva chiamato i sicari hutu, introducendoli da migliaia di tutsi che avevano cercato rifugio nel suo convento. Con la forza, i morituri erano stati cacciati dal chiostro e tosto soppressi in presenza della suora. Anche la seconda benedettina aveva collaborato direttamente con le bande assassine delle milizie hutu; anche di questa suora testimoni oculari affermano che avesse assistito freddamente, senza reagire in alcun modo, a come i nemici venivano macellati. Alle due donne si contesta addirittura (in base a precise testimonianze) di aver fornito ai killer il petrolio con cui le vittime vennero bruciate vive» (S 2)

Questa notizia ha ricevuto un’appendice. Ecco il messaggio della BBC:

Priests get death sentence for Rwandan genocide:

BBC NEWS April 19, 1998
A court in Rwanda has sentenced two Roman Catholic priests to death for their role in the genocide of 1994, in which up to a million Tutsis and moderate Hutus were killed. Pope John Paul said the priests must be made to account for their actions. Different sections of the Rwandan church have beeen widely accused of playing an active role in the genocide of 1994…

Come si vede, per il cristianesimo il medioevo non è mai veramente concluso.

La cosa che spaventa più che mai, è, in tutti i casi, che ogni nuova generazione di cristiani nega e contesta i delitti e le nefandezze che la precedente generazione dei suoi correligionari ha commesso in nome della fede cristiana! Oppure, qualora non sia più possibile negare, si limita ad affermare di sfuggita: oh, ma quelli non erano buoni cattolici, non erano veri cristiani! Cristiani belli e buoni sono solamente quelli che amano il prossimo loro, che fanno il bene e vogliono la pace… eccetera, eccetera.

Come se, parlando di se stessi, queste cose non le affermassero i fedeli di qualsivoglia religione del mondo!

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 19:12

Ma Unbe di che religione è Lei?

Gianni Rosa ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 20:07

tancredi si rassegni,ormai c’è internet!!! e nonostante che il papa gli si è scagliato contro con i suoi proclami,nessuno riuscirà a fermare la libera informazione.il dominio delle televisioni è di un certo modo di non informare è finito!!! sappiamo anche che radio vaticana è illegale,è che con le onde elettromagnetiche sta facendo morire la gente in nome della falsa informazione.tancredi questo è il futuro senza falsi moralismi.sappiamo anche tutte le magagne dei nostri politici ma sono sicuro che li fermeremo,ormai non c’è più distinzione tra dx e sx.tutti loro perseguono lo stesso obiettivo, fare le leggi per i loro comodi e mantenersi ben saldi alle poltrone.l ‘ultima trovata è la nuova legge mastella,contro le intercettazioni,ma ci stiamo attivando in modo che si possa indire un referendum abrogativo.la saluto.

Tancredi d’Altavilla ha detto..
il 24 Aprile 2007 alle 20:25

Ben venga il fututo caro Gianni! Ma senza moralismi al contrario allora! E smettiamola di voler tagliare le nostre radici!

Unbe ha detto..
il 3 Maggio 2007 alle 16:37

Giusto per dare una notizia su Ratzinger che chissà come mai in Italia non è concesso di sapere:

http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/papaccusatoprocesso.html

Bruno Pirastu ha detto..
il 3 Maggio 2007 alle 18:11

Bella discussione ! ma .. quali sono le radici cristiane ? quelle che predicava San Francesco ? Giordano Bruno ? oppure quelle dello IOR ? la Chiesa dei Poveri e derelitti ha preso e conservato nei riti esteriori quello che ai tempi che furono erano gli schemi e fattezze di altre religioni , non esiste al di la dei comandamenti , della predicazione e del perdono norma evangelica che stabilisca altre forme. Per soppravivere la chiesa ha nel tempo derubricato atti che oggi attribuiamo agli integralisti come il Ramadan = Quaresima , il non mangiare carne in Quaresima, il digiuno del venerdi , la Messa della Domenica , il non lavorare alla Domenica cosi come per gli ebrei il Sabato e i Musulmani il venerdi. Quanti oggi seguirebbero i precetti ? Quanti sono pronti a recitare il rosario per strada o sul tram ? Molti , tanti adesso ostentano crocefissi griffati ma è devozione o trend ? Quanti dicono le preghiere prima del pranzo ? Probabilmente è un confronto culturale e che poco ha a che fare con lo spirito religioso vero e proprio. In Turchia sta succedendo , forse pilotato , un colpo di stato perche non vogliono lo stato religioso e si invece a quello laico, da che parte ci mettiamo ? noi che denunciamo il parroco se suona le campane ? Gli ordini minori , quelli poveri e non le corti papali sono le radici della nostra civiltà , sono stati i Certosini , i Francescani , i Bendettini ma non me la sento di dire che è stato Papa Borgia o altri casati Romani a forgiare la nostra storia. SE fossimo meno Kulturalizzati e piu semplici , come del resto lo si era all’inizio forse se il nostro vicino non condivide la nostra fede anzichè dargli contro sarebbe un motivo di essere ancor piu come si diceva una volta Testimoni di Fede e non Avvocati Inquisitori. Scusate l’intromissione.

Gianni Rosa ha detto..
il 3 Maggio 2007 alle 18:41

Fonte: http://blog.libero.it/maskicomplici/2502891.html

In questo elenco sono raccolti i casi di sacerdoti pedofili italiani, sia condannati che in attesa di giudizio, che sono riuscito a ricostruire con un vasto spoglio della stampa italiana degli ultimi anni ed approfondite ricerche in Internet.

PRETI CONDANNATI

1991. Napoli – …don Giuseppe Rassello, il parroco napoletano condannato nel 1991 a tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale su Antonio B., un minorenne che frequentava la sua chiesa. Rassello, 49 anni, dopo la condanna, confermata nel ’96 dalla corte d’Appello (che ridusse la pena a due anni e un mese), il prete si era trasferito nell’isola di Procida, dove era nato, continuando a svolgere attività pastorale e culturale.
(da Quotidiano.net, 23 gennaio 2000.

10 gennaio 2000. Foggia – …don Giorgio Mazzoccato, 62 anni, originario della provincia di Treviso, ex-parroco di Castelluccio dei Sauri (Foggia) è stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione (il pm aveva chiesto una condanna a 7 anni) per molestie sessuali nei confronti di alcuni ragazzini che all’epoca dei fatti avevano dai 7 ai 12 anni. (Quotidiano.net, 10 gennaio 2000, sul caso si veda anche Daniela Camboni, Abusi sui bimbi, arrestato il parroco, in “l’Unità “, 3 aprile 1998, p. 14. e Anonimo, Sacerdote a giudizio per violenza sessuale, in “Il Manifesto”, 22 aprile 1999).

febbraio 2000. Chiusa San Michele – Condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione don Marco Gamba, parroco di Chiusa San Michele accusato di violenza sessuale ai danni di minori. (in “luna nuova”, n. 53 martedì 11 luglio 2000, l’articolo è consultabile qui. Sul caso si veda: “Il Giornale”, 11 luglio 2000 e “La Stampa”, 11 luglio 2000).

26 giugno 2001. Milano – Quattro anni di reclusione sono stati inflitti a don Renato Mariani, il parroco di San Giuliano Milanese accusato di violenza sessuale su giovani, violenza privata e appropriazione indebita. (Anonimo, Violenza sessuale parroco condannato, in “La Repubblica”, 26 giugno 2001, p 6, sezione Milano).

27 maggio 2003. Milano – Un frate, ex insegnante di un noto istituto privato di Milano e’ stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per aver molestato cinque bambine di scuola elementare 11 anni fa. (Ansa, 27 maggio 2003).

1 ottobre 2003. Cuneo – …La Corte d’appello di Torino ha confermato la condanna inflitta in primo grado a don Luciano Michelotti, ex parroco di una frazione di Vicoforte (Cuneo) per detenzione di materiale pedo-pornografico con minori… (Ansa, 1 ottobre 2003).

10 aprile 2004. Gavirate – Tre anni e quattro mesi di carcere sono stati inflitti al sacerdote di Gavirate accusato di pedofilia su dodici ragazzi del paese. Al prete è stata riconosciuta la seminfermità mentale ed è per questo che non è stata accolta la richiesta avanzata dalla Procura, che era di dieci anni. don Roberto Mornati, era arrivato negli anni ’80 a Gavirate, trasferito dalla curia dopo che aveva già subito un processo per molestie. (da VareseNews.it, 12 ottobre 2004, vedi anche Agi, Rifiuta patteggiamento prete accusato di pedofilia, 10 aprile 2004).

17 gennaio 2004. Forlì – Il prete accusato di pedofilia ha ammesso alcune responsabilità . E il giudice lo ha condannato a una pena di due anni. Si è chiuso in Tribunale il caso di pedofilia che aveva coinvolto la parrocchia dei Romiti di Forlì… aveva abusato sessualmente di alcuni bambini. (Anonimo, Pedofilia, condannato il parroco, in “Corriere Romagna”, 17 gennaio 2004.)

20 aprile 2004. Nuoro – Ha patteggiato una condanna a 4.600 euro di multa don Pietro Sabatini, 46 anni, rettore del seminario vescovile di Lanusei, accusato di aver scaricato da Internet, pagandole con la carta di credito, immagini a contenuto pedopornografico. (Ansa, 20 aprile 2004).

7 luglio 2004. Palermo – …La vicenda ebbe inizio nel 1994, a Favara, quando il seminarista aveva 12 anni. Il 7 luglio scorso, dopo l’ esposto del seminarista, il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione. (Ansa, 12 luglio 2004).

11 giugno 2004. Roma – Sei anni di reclusione sono stati inflitti dal gup Marcello Liotta al sacerdote Paolo Pellegrini di 52 anni di Colleferro accusato di violenza sessuale e istigazione all’uso di stupefacenti. Al centro della vicenda processuale i suoi rapporti durati dal 2000 fino a pochi mesi fa con due ragazzi che oggi hanno rispettivamente 12 e 18 anni di età . (Adnkronos, 11 giugno 2004; vedi anche Anonimo, Prete pedofilo blitz per incastrarlo, in “l’Unità ” – Roma. 26 febbraio 2004, p. 2).

29 giugno 2004. Teramo – E’ stato condannato a sei anni di carcere [poi ridotti a 4 per patteggiamento, ndr.] don Bruno Tancredi, 54 anni, ex parroco della frazione Monticelli di Teramo. L’uomo e’ accusato di abusi sessuali nei confronti di cinque ragazzi tra i 14 e i 16 anni. (Agenzia stampa Agir, 29 giugno 2004).

1 luglio 2004. Grosseto – Due anni e sei mesi per don Felice Cini, sacerdote accusato di aver molestato sessualmente alcuni bambini nella parrocchia di Arcille, in provincia di Grosseto. Il processo e’ durato due anni, alla fine l’imputato ha patteggiato davanti al gup Armando Mammone. Durante l’inchiesta sono stati ascoltati 17 bambini tra i 10 e i 14 anni. (da Agenzia Stampa Agir, 1 luglio 2004).

14 luglio 2004. Alessandria – Ha patteggiato una condanna a poco più di tre anni padre Domenico Marcanti di 48 anni, l’orionino che era stato arrestato nel gennaio scorso con l’accusa di violenza sessuale su minori e circa un mese dopo, a metà febbraio, trasferito dal carcere di Biella in una comunità di preghiera del Pavese agli arresti domiciliari. (Ansa, 14 luglio 2004).

22 settembre 2004. Pavia – C’è anche un giovane parroco di un piccolo centro della diocesi di Pavia tra quattro persone accusate di detenzione di materiale pedopornografico. I quattro imputati sono stati tutti identificati grazie ad un’indagine condotta su internet. Due di loro oggi hanno già patteggiato. Uno di questi e’ il prete che ha concordato una pena (sospesa) di 3 mesi e venti giorni. (da Ansa, 22 settembre 2004).

22 luglio 2005. Pinerolo – Un anno e otto mesi con la condizionale: con questa condanna “patteggiata” si è conclusa ieri nel tribunale di Pinerolo la scabrosa storia di don Roberto Volaterra, ex parroco di Castagnole Piemonte, arrestato l’ anno scorso con l’ accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 11 anni. (Meo Ponte, Patteggia un anno e otto mesi il prete che insidiò la ragazzina, in “La Repubblica”, 22 luglio 2005, sezione Torino).

26 ottobre 2005. Lugano – Sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale: è la pena inflitta dalla Corte delle Assise Correzionale di Locarno (Ticino) a don Italo Casiraghi, ex parroco di Gordola, finito sotto inchiesta per aver prestato attenzioni morbose contro alcuni ragazzini che frequentavano la sua parrocchia e l’oratorio. (AGI, 26 ottobre 2005).

Roberto ha detto..
il 3 Maggio 2007 alle 19:55

Credo invece che sarebbe opportuno che tutti i comuni, anche solo idealmente, partecipassero al family day. Mia moglie mio figlio ed io ci saremo.
E speriamo che il comune di albenga voti la mozione per il family day (sarebbe strano che il cattolicissimo sindaco tabbo’ si schierasse contro…)

Gianni Rosa ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 14:11

di seguito pubblico un articolo da Alessandro Robecchi, per sdrammatizzare un pò la situazione che si sta creando attorno al family day. Superiamo le barriere ideologiche! Partecipiamo anche noi a una buona riuscita del Family Day! Ecco qualche consiglio per l’organizzazione:
Prime e seconde mogli. Chi partecipi al Family Day con la famiglia deve dichiarare prima con quale famiglia viene. Con una speciale deroga (registrarsi sul sito internet), si può portare la prima moglie, o il primo marito, i figli di matrimoni precedenti, e (solo iscritti organizzazioni cattoliche) il nuovo fidanzato della prima moglie, purché non sia un prete.
Controlli a campione. Come evitare che qualcuno si porti l’amante al Family Day? Ai varchi d’ingresso, speciali incaricati potranno chiedere chiarimenti e fare controlli a campione, dal test del dna per conoscere la vera identità dei figli, alle domande private. E’ sua moglie, questa? E’ sicuro? Il bambino è suo? E’ sicura? Servirà anche una squadra di psicologi.
Security anti-gay – E’ ovvio che chi si rechi al Family Day da solo è di per sé sospetto. In ogni caso sarà distribuito al pubblico un numero verde anti-gay da chiamare in caso di avvistamenti tra la folla. Discretamente ma con decisione interverrà la polizia religiosa.
Pronto soccorso – Conoscendo le statistiche sulle donne picchiate in famiglia, e prevedendo un grande assembramento di famiglie, si consiglia l’installazione di centri per l’assistenza in caso di ferite lacero-contuse.
Vip – Per le personalità importanti e i leader politici l’ingresso è garantito senza controlli. C’è qualche timore di affollamento, perché se Silvio porta tutte le sue famiglie e pure le giovani badanti, bisognerà mettere un centinaio di sedie in più. La Santanché porterà le sue simpatizzanti, per l’occasione ribattezzate Divorziate per la Famiglia. Casini ha fatto sapere che deciderà con quale famiglia venire solo all’ultimo momento.

Tancredi D’Altavilla ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 14:59

Caro Gianni Rosa, l’astio che mostra con le sue “sparate” contro i cattolici e la Chiesa ha del deleterio.
La invito ad essere più sereno e meno canzonatorio per chi ha ancora dei valori. Inoltre rispolverare di continui vecchi articoli (questo è del 18 aprile), non arricchisce la possibilità di dialogo aggiornato sui forum di IVG.
E’ ora di finirla di dare sempre addosso alla Chiesa!
Cordiali saluti.

Unbe ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 16:53

Grande Gianni Rosa! troppo forte

Bruno Pirastu ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 17:24

Scusate ma allora qualcuno mi sa dire , vedi mio precedente commento , a quali radici cristiane si fa riferimento ? San Francesco o Marcinkus ? quale il modello di vita : l’osservanza della Quaresima che è il nostro Ramadan oppure per non creare problemi poter mangiare carne anche al Venerdi ? Le preghiere quotidiane piu volte al giorno , come fanno i Frati e i Musulmani oppure la possibilita di andare alla Messa non alla domenica che c’è la partita ma dal Sabato al Lunedi ? Visto che si parla di Religione e non di Politica penso che definire prima di tutto il modello religioso a cui si fa riferimento sia indispensabile anche perchè come noto ci sono almeno una decina di Chiese Cattoliche ( in particolare nei paesi dove Calvinisti, Quaccheri , etc etc furono deportati ) Un’ultima considerazione. Dalla Rivoluzione Francese e dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo non si nasce gia religiosi ma lo si diventa, altrimenti sarebbe una religione di regime (!!) imposta. Detto questo penso molto seriamente che alla Chiesa serva di più, per la sua missione , un Credente per scelta e quindi critico che non un Credente perchè cosi lo sono gli altri. Spero in qualche commento di risposta e di dialogo anche critico.

Tancredi D’Altavilla ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 18:34

Caro Bruno, appurato che con Gianni Rosa e Unbe non si può dialogare perchè intrisi di odio anticlericale (e l’odio non porta da nessuna parte), ma con Lei si perchè appunto vuole approfondire le cose, tenterò di risponderle.
La Chiesa a cui si deve fare riferimento è quella che ci ha lasciato Cristo, che ha le sue regole e alla quale anche S. Francesco ha sempre mostrato obbedienza e devozione. Lei faceva riferimento al Rosario, ebbene io lo recito spesso a casa e mi è capitato di farlo anche in treno o in bus. L’osservanza della Quaresima è un modo per riflettere e meditare sulla Passione di Gesù, il digiuno non può essere affine a se stesso ma deve essere accompagnato dalla preghiera, dalla meditazione e dal desiderio di rinunciar a qualcosa per amore a Dio che comunque ci continua a colmare di doni a cui noi nel nostro benessere non facciamo nemmeno più caso.
La preghiera più volte al giorno, si, ma deve nascere dal cuore e dal desiderio di pregare Colui che ci ha creati, non deve essere un obbligo di recitare un insieme di frasi a memoria, ma deve essere sentita come un trasporto verso Dio e alla recita delle preghiere con le parole deve sommarsi ciò che si dice solo col cuore. Per ciò che riguarda la Messa chi può dovrebbe andarci tutti i giorni con gioia, altrimenti santificando la Festa almeno la domenica, se non può per motivi seri, allora ci vada pure al sabato, ma la partita non è un motivo serio…
Io appartengo al popolo della Chiesa universale, cioè cattolica, come quel S.Benedetto che con la creazione della sua Regola e dei suoi monasteri ha contribuito a cristianizzare sempre di più l’Europa e a darle una base religiosa e culturale. Certo, essere credenti nel mondo di oggi è una scelta e proprio per questo i credenti devono poter difendere i valori in cui si riconoscono. Certamente alcuni sacerdoti, prelati o credenti laici sbagliano talvolta con certe prese di posizione, ma sbagliano proprio perchè sono uomini come gli altri e sbagliare è umano.
Spero di essere stato abbastanza esauriente e la ringrazio per la sua disponibilità al dialogo. saluti.

antonio gianetto ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 19:27

mi sembra che questo family day, non tutti i guai che abbiamo, sarebbe un po’ da ridimensionare; non ho niente contro coloro che vogliono parteciparvi, e non è mia intenzione andarci, anche se sono sposato col rito concordato da 42 anni e mia figlia di 35 anni ancora non si decide ad andarsene, e non ho nessuna voglia di andare ad una manifestazione che ritengo inutile e strumentalizzata. Molti politici con due famiglie, e magari, anche qualche amante, che si professano profondamene religiosi parteciperanno sicuramente a questo evento, questi mi ricordano che a volte i proverbi sono fonte di verità:

Chi va ‘a messa ogne matina ‘impietto ha dda tené ‘na spina
Chi va tutte le mattine a messa, nel cuore deve avere una spina

Chi ‘int a chiesa s’ammassa ‘u pietto ‘e ponie nun nce penzà ca è fauzo e demmonio
Quelli che si battono il petto in chiesa non meritano fiducia: sono falsi come il demonio

Bruno Pirastu ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 19:28

Tancredi , in primis grazie per aver risposto alla mia richiesta di dialogo , anche critico. Lei parla in modo molto spirituale e che promuove la Fede ma mi deve dar atto che , come forse è giusto , gli ambienti spirituali , vedi ad esempio i Gruppi di Preghiera , sembrano vivere ai tempi delle Catacombe tanto sono chiusi verso l’esterno e poco si sa. Oggi promuovere nel prossimo atti esteriori di fede è molto difficile anche per la Concorrenza ma anche perchè spesso è invasiva e indispone molti al dialogo e informazione. La gente comune, penso, pensa ed agisce in funzione di quello che vede e che sa, vede quello che fanno vedere e sa quello che si fa sapere e mi deve dar atto che della Chiesa o meglio della relgione poco e niente viene detto a parte casi come questo e dove ovviamente emergono gli estremi. Il mio rapporto con la Chiesa devo dirle che non è stato positivo da quando nel 68 anziche mettermi l’Eskimo preferivo la Chiesa dei Poveri , del dissenso , l’Isolotto di Firenze. Da allora continuo a dubitare non certo sul singolo sacerdote , anche se certi …. , quanto sulla Chiesa intesa come Gerarchia Isituzionale e che spesso viene isolata da scelte non sempre felici , vedi ad esempio il Profilattico in Africa per la lotta all’AIDS. Pertanto se dico un SI incondizionato alla Chiesa non sarei in linea con me stesso con quello che credo e che tutto sommato non contrasta con quello che di fatto ha fondato la Chiesa ma , ricordiamolo , senza riti e altro che non predicare e non infliggere il credo. Grazie per la discussione.

Tancredi D’Altavilla ha detto..
il 10 Maggio 2007 alle 20:57

Caro Bruno, come lei fà notare nel mondo di oggi, specie in una società come la nostra dove si tende ad esasperare il benessere materiale ed individuale, c’è una indisposizione alla pratica delle regole religiose, non soltanto cattoliche, poichè spesso vengono a stridere con il nostro modo di vivere sovente anche troppo trasgressivo e lascivo. Io conosco sacerdoti che in casa rimangono senza niente da mangiare perchè hanno donato tutto ai poveri, perchè “vengono a chiedere e non posso lasciarli andar via a mani vuote”, così come ne conosco altri troppo attaccati al denaro ed all’esteriorità. Conosco membri di gruppi di preghiera che gestiscono denaro a nome di questi stessi gruppi e spesso lo lasciano in banca perchè non sanno come utilizzarlo (e se si facessero con quello opere di bene? dico io…), ed altri membri di quegli stessi gruppi che, come una giovane coppia di sposi, si facevano scrupolo a comprare le tende per il soggiorno del loro bilocale perchè sanno che c’è gente che oggi và a dormire senza neanche aver consumato un pasto. Non stà a me giudicare i comportamenti di questi sacerdoti o di questi fedeli, ci penserà Colui che può farlo indubbiamente meglio di me.
Ho attraversato, qualche anno fà, un periodo di crisi spirituale in cui mi sentivo lontano dal Signore, ma Lui mi è sempre stato vicino e ho appurato che non è abbandonandoLo che ci si sente meglio, anzi… Così ho sentito l’esigenza di tornare sui miei passi e chiedendo perdono di rientrare nel Suo gregge.
Da questo ho imparato che la Chiesa ha le sue gerarchie e le sue regole e che anche se talvolta può riuscirci difficile, bisogna seguirle ed onorare l’obbedienza come hanno fatto molti santi, poichè Dio spesso ci mette alla prova per i Suoi fini imperscrutabili. Abbiamo il Papa che è il vicario di Cristo sulla terra, abbiamo i nostri pastori che ci propongono il Vangelo, proviamo a seguirli con fiducia, poichè se Lui li ha voluti lì un motivo c’è. Non dividiamo la Chiesa in Chiesa di base e Chiesa delle gerarchie, faremmo il gioco del demonio che vuole dividere ciò che ha istituito Gesù. La Chiesa è una sola: il popolo dei seguaci di Dio.
Cordiali saluti.

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