Tutte le notizie di: | archivio
Articolo n° 9996 del 24 Aprile 2007 delle ore 14:23

Le chiese del Ponente invitano le famiglie a Roma per il Family Day

Provincia. “Family Day” è una parola inglese, che in italiano si sarebbe potuto benissimo tradurre in” Giornata della famiglia”, e indica la manifestazione che si terrà a Roma il prossimo dodici maggio, il cui scopo sarà quello di indurre i parlamentari italiani ad introdurre nell’ordinamento legislativo del paese misure di aiuto alla famiglia molto più incisive di quelle attuali e di evitare l’introduzione nell’ordinamento di diritto privato italiano di una norma, quella sui Dico, che equipari all’istituto del matrimonio la convivenza tra due persone. Mentre la Chiesa cattolica italiana chiede che i diritti dei conviventi vengano tutelati attraverso apposite norme da inserire nel Codice Civile all’interno del libro delle obbligazioni, il disegno di legge presentato dal governo Prodi al Parlamento invece mira a modificare il libro primo della famiglia, sempre del Codice Civile, conferendo al semplice fatto della convivenza, evidenza pubblica, attraverso un apposito registro delle convivenze da tenersi in ogni Comune a cura dell’Ufficiale d’Anagrafe. La Conferenza episcopale italiana, sia sotto la presidenza Ruini che sotto l’attuale presidenza Bagnasco, è nettamente contraria  a questo progetto. I vescovi italiani per contro chiedono maggiori misure a tutela della famiglia, come una seria politica di costruzione di nuove abitazioni popolari da locare a giovani coppie che si intendono sposare o, in campo fiscale, l’introduzione del cosiddetto “quoziente familiare”, un istituto cioè che calcoli l’imponibile del tributo da versare allo Stato non più in base al reddito individuale, ma a quello complessivo familiare, diviso per i componenti della famiglia. Una misura a favore delle famiglie meno ricche e più numerose. Ovviamente anche Mons. Calcagno, Vescovo di Savona-Noli, Mons. Oliveri, Vescovo di Albenga, e Mons. Careggio, Vescovo di Ventimiglia-Sanremo aderiscono, “senza alcun intento polemico contro il governo Prodi e senza nessuna intenzione di schierarsi pro o contro un qualsiasi partito politico”, sottolineano, all’iniziativa. Per mantenere la Chiesa cattolica italiana in posizione di terzietà rispetto alla lotta politica parlamentare, infatti, non sono state direttamente le singole Diocesi ad organizzare la protesta, ma gruppi di volontari cattolici. E’ comunque innegabile che l’appoggio della Chiesa ufficiale c’è stato ed è stato consistente, tanto da rendere possibile l’organizzazione di un treno speciale che la sera dell’11 maggio porterà i manifestanti da Ventimiglia a Roma. Il convoglio partirà dalla città di confine alle ventidue e quindici dell’undici, fermerà a Sanremo, Taggia, Imperia, Albenga, alle 23,24 e a Savona, dove giungerà mezz’ora dopo. Le tre Diocesi pregano gli interessati alla partecipazione a contattare i rispettivi parroci per ottenere i numeri di cellulare dei referenti e degli organizzatori. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 29 aprile. “La famiglia è un bene umano da proteggere da quale dipendono l’identità ed il futuro delle persone e della comunità sociale” è la posizione dei cristiani e laici che il prossimo 12 maggio scenderanno in piazza a Roma.


» Sergio Bagnoli

I commenti sono disabilitati.

CERCAarticoli