Tutte le notizie di: | archivio
Articolo n° 9998 del 25 Aprile 2007 delle ore 06:20

Savona, il degrado dell’ex ospedale San Paolo visto dall’interno

[image:2915:c]

Da 6011 giorni l’ospedale San Paolo e’ li’, come un gigantesco cadavere, fermo, immobile e statico… tutti i Savonesi che passano da li’, alzano il naso in alto e con irritazione mista a rassegnazione, guadano questo mammouth, per cui, incuriosito, ho deciso di entrare per osservare e fotografare il vecchio san Paolo, non piu’ dal di fuori, come tutti, ma dall’interno, visto che entrare in luoghi poco frequentati e’ la mia specialita’. Basta spingere un pesante cancello arrugginito, che da’ su Corso Italia e si entra in migliaia di metri cubi di abbandono, squallore, detriti e rovine… Subito mi si presenta un ampio cortile, pieno di cespugli e detriti, ai lati due fossi pieni di acqua scura e putrida, piante crescono, diventati oramai alberi, in modo disordinato ed incontrollato, decine di finestre come occhiaie vuote di un teschio mi osservano mentre entro nella gigantesca struttura un tempo ospedale di Savona, devo scavalcare decine di piatti di plastica pieni di rimasugli di cibo per gatti. Attraverso corridoi con intonaci scrostrati, soffitti cadenti, cavi e travetti che penzolano, salgo le grandi scalinate che conducono dall’atrio ai vari reparti, sotto lo sguardo severo delle statue dei benefatori dell’ente… cognomi savonesi famosi, da tempo usciti dalla vita per ridiventare polvere, con l’unica consolazione di essere tramandati ai posteri da targhe commemorative, viste da nessuno. Targhe, un tempo azzurrine di plastica ingiallita, affisse ai muri danno indicazioni oramai inutili: sala medicazioni, traumatologia, posto di polizia etc. Il flash della mia fotocamera digitale, disturba e fa fuggire decine di gatti, che mi fanno sobbalzare, ma alcune cose mi stringono il cuore: lo stato in cui e’ la cappella dell’ospedale, al buio quasi completo, con gli armadi della sagrestia spalancati e con i paramenti sacri e decine di libretti da Messa sparsi per terra, il tabernacolo e’ spoglio, niente candelabri o croci, la porticina che doveva proteggere il Santissimo e le Ostie consacrate e’ aperta, le panche per i fedeli sono ammonticchiate ovunque, l’acquasantiera vuota e polverosa, l’altare, pero’, molto bello e’ interamente di marmo, pieno di intarsi. In un sottoscala pieno di rifiuti vedo un busto di un vecchio signore con baffi, barba a pizzetto e gorgiera che gli circonda il collo ed il viso rinascimentale, sembra che protesti per l’orribile posto dove lo hanno posato… sperando che non sia di valore. Altri ambienti sono visitati da me e fotografati in successione: la lavanderia con una decina di autoclavi in bella mostra, la centrale termica con la gigantesca caldaia, la sala operatoria, vuota, con una sola grande lampada tecnica in acciaio che pende dall’alto. Uscendo passo dalla portineria e mi fa uno strano effetto guardare il vetro con la scritta dell’ente “Ospedale San Paolo” dall’interno, invece che dall’esterno.
Le foto che ho scattato indicano un degrado senza fine che fa da battistrada ad
operazioni edili di grande livello. E anche questo da’ una grande senso di malinconia.

Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale Savona
[image:2910:c]
[image:2911:c]
[image:2913:c]
[image:2912:c]
[image:2914:c]

» Redazione

3 commenti a “Savona, il degrado dell’ex ospedale San Paolo visto dall’interno”
gimba ha detto..
il 25 Aprile 2007 alle 10:26

Di commenti se ne possono fare a centinaia , ma le foto appena viste mi sembra che parlino chiaro.
Non conosco il motivo per cui una struttura del genere, e non per ultima una serie di ricordi per tutti noi , venga fatta morire abbandonata in queto modo .!
Forse sarebbe più carino per tutti non buttare via i soldi per distruggere ANCHE la zona della Madonnetta e utilizzarli magari per ristrutturare e rendere di nuovo agibile il nostro caro San Paolo…..
Grazie per lo sfogo……Un Savonese

Bruno Pirastu ha detto..
il 25 Aprile 2007 alle 12:35

Come dice la pubblicità IMPORTANTE E’ FAR VENIRE DOMANI Quando il Crescent sarà avviato e la zona molto piu appetibile anche il vecchio San Paolo e le sue aree avranno il loro ruolo. Tanto per cominciare hanno superato lo scoglio della Sovraintendenza grazie ai pali di fondazione che sono marci e , per fortuna . ci sono dei privati che se ne preoccupano , in cambio di Centro Commerciale, uffici e abitazioni ( non popolari ). Del vecchio dovrebbero restare lo scalone e la chiesa ( almeno quelli ). Da tempo esiste il progetto BOFIL che forse non è stato accantonato.

lui la plume ha detto..
il 25 Aprile 2007 alle 21:40

“per fortuna . ci sono dei privati che se ne preoccupano , in cambio di Centro Commerciale, uffici e abitazioni ( non popolari )”

di queste fortune ne faremmo volentieri a meno,
se e’ cadente e non si puo’ ripristinare “come ospedale” l’operazione piu’ appropriata e’ quella di abbattere la costruzione, ed al suo posto un bel parcheggio sotterreneo non per 50 ma per 3000 vetture e sopra un bel giardino. Del centro commerciale non se ne sente la necessita’, vi sono gia’ tanti negozi in zona che possono garantire un servizio piu’ umano.

CERCAarticoli