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Salve,
allego due vecchie foto della zona Madonnetta – spiagge (1927-1948). Gradirei la pubblicazione per ricordare visivamente com’era nel tratto di costa originaria… confrontarla col presente (fortemente antropizzata) e…immaginarne il futuro (totalmente distrutta)… sigh. Con che diritto si può (democraticamente…) stravolgere-cementificare un paesaggio che esiste da milioni di anni e che faticosamente ha resistito all’avidità dell’uomo? Nell’interesse di chi? Meditiamo gente… meditiamo…
In fede
Biricchino
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In Liguria migliaia di metri cubi di cemento rischiano di riscrivere il panorama della regione governata dal centrosinistra, lasciando tracce devastanti pari forse solo alla rapallizzazione del dopoguerra. Una storia che dimostra quale sia il vero partito trasversale agli schieramenti: quello degli affari. Oggi la Liguria, domani l’Italia?
MEDITIAMO…
pero’ meditiamo anche se ognuno di noi facesse una foto a se stesso a 5 – 25 – 50 e 75 anni per vedere la differenza.
Scommetto che solo decine di secoli fa non esistevano le automobili, i computer, la rete, la tv, l’energia elettrica e altre sciocchezze come gli aerei; e si l’uomo vero puo’ fare a meno anche del cellulare VERO?
Ci sono città , ad esempio, in Umbria che stanno mantenendo la stessa fotografia da oltre 500 anni!
Come mai, continuano a conservare il vecchio e non sentono il bisogno di piegarsi alla civiltà del cemento?
l’ambiente è la nostra casa comune.ma è una casa maltratrattata,sfruttata ed abusata.superata la soglia del terzo millennio dopo cristo,stiamo consumando erendendo invivibile questa casa,senza porci concretamente e seriamente il problema della sopravvivenza dper il futuro dei nostri figli e nipoti. non è solo questione di grandi problematiche come le emissioni di gas inquinanti nell’aria o prodotti nocivi nelle acque.è anche inquinamento della terra,dell’aria e dell’acqua per interesse privato di alcuni,è prevaricazione sugli abitanti futuri, oltre che attuali, di terre usate come discarica per non pagare il giusto dazio di prodotti pericolosi e rifiuti nocivi.è devastazione del terreno, con cementificazioni selvagge,con riduzioni di alveei di fiumi, torrenti e -erosione- di specchi marini, con nuovi porti, nuove piattaforme.(gli ultimi in liguria li chiamano affreschi) sono abusi edilizi, non solo, spesso a danno di propietari di terreni,ma anche dello stato, ovvero di ciascuno di noi, con devastazione ed inpatti ambientali da rabbrividire.il termine eco-mostri ci fa venire in mente gli scempi nella valle dei templi, le speculazioni ci ricordano le case incomplete della locride,le case nelle aree sismiche o franose nella campania. ma , alcontempo,ci fanno pensare ad una salerno senza piano regolatore o ad una SAVONA su cui il cemento -ROSSO- vuole rivoluzionare (cioè stravolgere) il rapporto con la tradizione ed il mare della città e dei paesi come ALBISSOLA. l’ambiente è la terra di conquista degli speculatori, di dx come di sx. con aziende e cooperative edili che gestiscono gli appalti e che sono,guarda caso le foraggiatrici dei partiti di governo locale,regionale e nazionale….. il colore non conta, conta chi ha il potere.nell’ambiente,ovvero nella nostra società moderna il mercato dei rifiuti e delle bonifiche, delle discariche e del trasporto e smaltimento dei rifiuti è il nuovo business.non conta la sicurezza e la salute, conta solo il metodo per trarne profitto,e la coscienza,e la conoscienza deve, secondo il potere, stare fuori, senza porre domande, percepite solo come fastidio. anche per le MAFIE conta chi ha il potere, in quella città come in quel porto,in quel’ ente legislativo come nei settori di controllo locali e nazionali. LA MAFIA non stanchiamoci mai di ricordarlo, non ha colore, perchè è di tutti i colori pronta al dialogo ed alla collaborazione con chiunque nel potere sia disposto ad un patto di scambio e di favori.
Insomma:
impedire qualsiasi costruzione sulla costa
(eliminando anche la cubatura esistente appena possibile e su quella pubblica i problemi non dovrebbero esistere)
e’ una comune aspirazione dei cittadini
(esclusi ovviamente gli amanti del cemento che riescono a farci pare 54.000.000 di euro quello stesso km di TAV che in Francia o in Spagna si paga 9.000.000, …. quanto ci costano gli amministratori improvvisati che il maggioritario ci ha messo a disposizione ….).
Ma godiamoci la vita, …
che bello, dalla mia terrazza vedo il mare,
ora non vedo piu’ un antipatico ponticello (che, crollato l’anno scorso non e’ stato piu’ ricostruito, anzi ultimamente e’ stato abbattuto quasi totalmente),
ogni tanto tuttavia vedo cose strane amate forse da qualche amministratore dalle dubbie capacita’ estetiche:
o i gabinetti sulla spiaggia “ROSSI” in un ambiente azzurro (gabinetti in cui si entra con circospezione vuoi per lo sporco che vi regna sovrano nonostante l’amministrazione paghi “una fortuna” per quella roba vuoi per il rosso che proprio non aiuta;
ora vedo verso il porto un palazzo “enorme e sul mare” anche lui “ROSSO” quanto stoni nel paesaggio e’ evidente, ma perche’ chi ha firmato l’autorizzazione non ha controllato il progetto? Si era appisolato dopo pranzo? Era malato? Altrimenti proprio non capisco come mai si trovi in una posizione di responsabilita’.
Ma forse queste assurdita’ hanno uno scopo preciso: a forza di rovinare l’estetica sobria della citta’ riusciremo ad ignorare quell’assurdo spreco di denaro connesso ai progetti sul porto.
Su con la vita, lo fanno per il nostro bene cosi’ un po’ alla volta riusciremo a sviluppare una specie di antidoto al veleno che ci stanno propinando.
Quando si torna al voto?
Lo mettiamo in piedi un bel partito per la salvaguardia della nostra citta’?
Io sono in pensione e quanto ricevo mi basta se serve una mano ci sono (non voglio soldi), altri la pensano allo stesso modo? cosi’ li rimandiamo tutti al lavoro (se lo trovano).
Alla Madonetta ci andavo alla spiaggia da bambino e non eravamo la sola famiglia , anzi. Unici problemi erano i pallini che piovevano dal sovrastante Tiro a Segno, la natta che si puliva con l’olio e le meduse.Si era gente normale , allora non si andava a fare il bagno ai Caraibi.Alla domenica capitava di portarsi il pranzo al sacco e conoscendosi tutti era il momento del ciatezzu. Si poteva scegliere tra sabbia , pietrine , pietre o scogli. Certe sere si accendeva il fuoco e su una latta andavno via i muscoli nostrani. Piu grande mi sono trasferito ai Bagni Paradiso dove alle 17 il sole era gia andato via ma era l’ora giusta per le Vasche. Questi sono i miei ricordi e non certo il futuro. Saro pensionato e con inizio di sclerosi ma non scemo del tutto per pensare che il tempo vada indietro ma nemmeno tanto scemo da non capire il perchè oggi quei luoghi , quelle cose , quella vita oggi diano così tanto fastidio Invidia ? Probabilmente si anche perchè , fatta l’esperienza , di andare a 5000 km di distanza, chiudermi in un resort con aria condizionata e mangiare spaghetti al ragu cucinati da un cuoco senegalese residente alle Maldive e avere vicina di tavola una famiglia di Vimercate e corteggiare una bellissima donna di Prato non è poi una esperienza di vacanza esaltante. Come far capire a chi invece il mare lo intende solo se esotico e alla spiaggia qui a Savona ci va solo nella pausa pranzo ? a chi vede la spiaggia solo come un pezzo di terra vicino all’Aurelia e dove basta costruire che intanto poi sono gli altri a portarci , a loro spese , acqua , gas , luce e strada ? Il gusto del bello , del paesaggio , il mantenere lo spirito , l’anima dei propri luoghi forse non abita più a Savona e di certo non ha l’indirizzo in Piazza Sisto. Alle prossime elezioni mancano anni ma nel frattempo mai smettere di pensare ed agire per salvare il salvabile e se proprio andasse male AMEN vorrà dire che CARI CICCIOLLI NON SAPETE COSA VI SIETE MANGIATO E PERSO.
PS ) Per una eventuale lista civica bisogna prendere il numero e prenotarsi ? Io ci starei.
Caro cobra se hai un figlio cosa gli racconti???
Che senza demolire la madonnetta non potevi usare il cellulare?
Le campagne elettorali costano e per vincere ci vogliono parecchi soldi!