E’ stata l’ultima suora vincenziana a prestare servizio al reparto geriatrico del Santuario: proprio dove, tanti anni prima, facendo volontariato aveva conosciuto la congregazione delle Figlie della carità e aveva maturato la sua scelta vocazionale. Ieri sera, presso la casa madre dell’ordine a Torino, è morta, per un male incurabile, suor Teresa Masio, 77 anni, originaria di Savona. I suoi funerali si svolgeranno sabato alle ore 9 nella parrocchia di Carcare, località dove risiedeva attualmente con due sue consorelle e dove era attiva presso l’asilo “Mallariniâ€. Proveniente da una famiglia numerosa, la madre è morta pochi anni fa centenaria e una delle sorelle, Rosaria, è anch’essa religiosa nelle suore della Purificazione, suor Teresa Masio era entrata nella congregazione delle suore di san Vincenzo de’ Paoli nell’immediato dopoguerra e aveva fatto i suoi studi alle Mulinette. Seguendo il carisma della sua congregazione, nata per il servizio dei più poveri in luoghi di frontiera come gli ospedali, aveva svolto la sua opera negli ospedali di Tortona, di Torino (ospedale militare) e Saluzzo, e nell’Astanteria Martini, distinguendosi sempre per delicatezza e sensibilità umana, oltreché per capacità infermieristiche. A Savona ritornò negli ultimi anni per assistere il padre, svolgendo al contempo il suo ministero presso il reparto geriatrico del Santuario, dove erano ancora presenti le sue consorelle. Quando la congregazione vincenziana lasciò Savona, in pratica suor Teresa (che nel frattempo si stava dedicando all’anziana madre) restò l’unica suora della carità attiva al Santuario. La sua attività , molteplice e generosa, si fece apprezzare anche nella parrocchia savonese di san Lorenzo, dove animava incontri per gli anziani e gestiva un ambulatorio, e in quella di san Bartolomeo del bosco, che seguiva con amorevolezza affiancando il parroco don Martino Bolla. Dopo la morte della madre, suor Teresa fu mandata a Carcare, dove le vincenziane gestiscono l’asilo “Mallariniâ€, e qui spese gli ultimi anni del suo apostolato. Da qualche mese combatteva con un brutto male, che non le ha dato scampo. E’ morta serenamente, lasciando fino all’ultimo una luminosa testimonianza di attenzione agli altri, dolcezza e fede.
