Val Bormida. Nessun problema sull’attività della commissione invalidi della Val Bormida, i temoi di attesa sono regolari ed i lavori procedono nella norma. Così la ASL 2 savonese in merito all’articolo apparso ieri sul “Secolo XIXâ€. “Circa i tempi di attesa, i dati forniti dal giornale non rispecchiano la realtà . Attualmente i tempi di attesa per le visite relative al solo riconoscimento di invalidità civile sono di 2 mesi, mentre per le visite relative al riconoscimento di invalidità civile e L. 104 sono di 3 mesi. Non risultano quindi tempi di attesa di sette mesi, come invece è stato dichiarato nell’articolo stesso. Non sono accettabili le motivazioni delle inesatte comunicazioni di ritardi dovuti alle dimissioni di membri della Commissione in quanto la dimissione effettiva è stata di un unico membro, il rappresentante  ANMIC ( Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) Dott. ssa Siri che è stata tempestivamente sostituita. Va precisato che il Dott. Milintenda non è un componente effettivo della Commissione, bensì un membro sostituto e quindi la sua presenza o assenza non è vincolante per la buona funzionalità della Commissione stessa. Peraltro, in caso di necessità non è mai stato impedito il funzionamento della Commissione in quanto la stessa è sempre stata integrata da componenti anche di altre Commissioni operanti nell’ASL.
Sull’attività delle commissioni il lavoro della Commissione operante in Valbormida, non si è mai fermato, anche grazie al senso di responsabilità dei medici e degli operatori sanitari e amministrativi. Procedure di visita, ecc. ormai da alcuni anni in sede di visita non è più presente il segretario, come del resto avviene in tutte le ASL liguri. Questo determina un minor impegno del personale amministrativo, il quale, non dovendo più assistere alla visita stessa, è più libero di dedicarsi ad altri attività di segreteria, a monte ed a valle della visita medica, che sono molteplici ed impegnative. Inoltre le modalità di visita domiciliare, e l’obbligo di astensione del medico curante sul verbale di visita, sono procedure regolamentate dalla normativa vigente, su cui non è possibile intervenire, e che comunque, a parere degli scriventi, sono dettate da buon senso medico legale. La richiesta che già più volte è stata rivolta ai medici curanti è di riservare l’istanza per visita domiciliare ai casi di effettiva gravità ed intrasportabilità del loro assistito per una migliore efficienza nell’impiego delle risorse e del tempo. Per questo confidiamo in una loro fattiva collaborazione. Si precisa comunque che non vi è lista di attesa per le visite domiciliari e che ad oggi non vi sono lamentele rivolte alla attività della Commissione.