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Articolo n° 12811 del 09 Luglio 2007 delle ore 17:21

Riorganizzazione ospedaliera: le reazioni dei sindaci del Ponente

[image:3145:r:s=1]Provincia. Non si sono fatte attendere le reazioni da parte dei sindaci della Provincia e del Ponente ligure riguardo all’approvazione della riorganizzazione ospedaliera varata dalla giunta regionale della Liguria. Parzialmente soddisfatto il primo cittadino di Cairo Montenotte Fulvio Briano, che raggiunto telefonicamente da IVG.it ha dichiarato: “A confronto con la prima bozza quella odierna è tutt’altra cosa, vuol dire che le proteste del territorio sono servite a qualcosa. I posti letto rimangono sostanzialmente invariati (9 nuovi posti letto di Riabilitazione contro 12 p.l. in meno di Chirurgia, ndr), ma il nodo da sciogliere resta la Chirurgia. Cercheremo da oggi fino all’approvazione del piano per vedere se si riesce a trovare oltre al Day Surgery anche qualche letto di Chiurgia Generale. I consiglieri regionali hanno ascoltato la nostra voce speriamo possano fare ancora qualcosa per il discorso di chirurgia”. Diversa, invece, l’opinione del sindaco di Loano, Angelo Vaccarezza: “Il piano approvato questa mattina è drammaticamente uguale alla bozza della settimana scorsa. Non si vedono i tanto ventilati sforzi per il miglioramento del Santa Corona, nei prossimi anni non si spenderà 1 euro per migliorare l’ospedale pietrese. Certo c’è scritto che devono restare le specialità necessarie al Dea di II livello, ma non si parla di portare nuove specialità se non Ematologia, restiamo Dea ma ci deaziendalizzano, restiamo dea e ci dobbiamo quasi fondere con un ospedale di “territorio” come quello di Albenga. A noi non resta che incontrarci con il comitato e presentare un piano alternativo alla Regione, cercheremo di farlo unitario con Albenga e Cairo, ma se non sarà possibile andremo per la nostra strada”. Non ha ancora avuto l’opportunità di leggere la bozza regionale il primo cittadino di Albenga Antonello Tabbò: “Non sono ancora riuscito a leggere il piano, ma mi è stato spiegato al telefono. Sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla precedente, il messaggio è chiaro Pietra Ligure e Albenga devono collaborare e diventare un’unico ospedale. Adesso avremo un pochettino di tempo per parlare (ndr le decisioni vanno comunicate alla Regione entro il 31 agosto) ma credo che alla fine sarà il buon senso a prevalere. Detto questo le nostre posizioni non cambiano vogliamo il reparto materno infantile e ostetricia, non per campanilismo o per capriccio ma per un discorso di ottimizzazione della sanità“. Anche il sindaco di Pietra Ligure, Luigi De Vincenzi, sottolinea di voler prima leggere attentamente la bozza regionale, e ribadisce: “Ok per l’Ematologia e il Trauma Center, ribadisco tuttavia che l’ostetricia-ginecologia deve rimanese al Santa Corona. Vedremo con la Conferenza dei Sindaci di elaborare una proposta univoca in Regione; lo stesso Presidente Burlando ha ribadito in più occasioni che c’è la possibilità di avere il reparto sia a Pietra che ad Albenga, elaborando un piano integrato che eviti doppioni in termini di assistenza e servizio medico-sanitario”.
[image:3513:r:s=1] Il documento sulla riorganizzazione della rete socio-sanitaria ligure sarà consegnato al territorio, in sede di conferenza dei sindaci, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni, per il parere e per l’individuazione definitiva delle specialità che saranno presenti nelle singole strutture, sulla base degli indirizzi adottati dalla giunta regionale. Dopo questo secondo passaggio il provvedimento sarà sottoposto, verosimilmente a fine estate, al vaglio del consiglio regionale. “La situazione dei conti della sanità ligure sta migliorando – hanno spiegato il presidente della Regione, Claudio Burlando, e l’assessore regionale alla sanità Claudio Montaldo – Siamo passati da un saldo negativo di oltre 19 milioni del 2004 a 16,5 mln del 2006. Se si analizzano poi i dati per tipologie, emerge che a fronte di una diminuzione, seppur lieve, del saldo per quanto riguarda la parte ospedaliera, si registra un costante aumento della specialistica ambulatoriale. La riorganizzazione approvata oggi, dunque, intende incidere soprattutto su questo aspetto, nel tentativo di far diminuire le fughe dei liguri in altre regioni attraverso una offerta migliore”. Gli ospedali di Santa Corona e la nuova struttura di Albenga costituiranno un unico presidio ospedaliero per acuti articolato su due sedi. Per queste due strutture si propone una riorganizzazione che tiene conto della necessità di arrivare al pieno utilizzo del nuovo ospedale di Albenga che sarà aperto tra qualche mese. Nel suo insieme l’ospedale del Ponente (Santa Corona e ospedale di Albenga) avrà una totalità di posti letto di circa 700 unità, tra acuti, degenza ordinaria, diurni, day surgery e riabilitazione. L’Azienda ospedaliera di Santa Corona di Pietra Ligure confluirà, entro il 31 dicembre di quest’anno nella Asl 2. L’ospedale San Paolo di Savona rimane sede di Dea di I livello, garantendo le funzioni di base per il proprio bacino di utenza. Continuerà a svolgerà attività ambulatoriale integrata con la rete dei servizi territoriali. Per l’ospedale di Cairo Montenotte è prevista una più forte integrazione con l’ospedale San Paolo di Savona, anche attraverso la sua trasformazione in struttura di day surgery, con il potenziamento della medicina riabilitativa, con le cure intermedie e un rafforzamento del Pronto Soccorso medico sulle 24 ore. “Quella approvata dalla giunta – ha spiegato in particolare l’assessore Montaldo – è una proposta che prevede l’organizzazione del sistema per grandi aree in attesa della costruzione dei nuovi ospedali. Per ora non entra nel dettaglio, ma vuole fornire punti di riferimento con criteri di qualificazione degli ospedali sulla base della presenza dei Dipartimenti di emergenza e dell’attività elettiva”. “Se, attraverso questa riorganizzazione, riuscissimo a recuperare quel disavanzo significativo sulla specialistica e se continuasse il trend positivo in atto sull’ospedaliera – ha aggiunto Burlando – non è inimmaginabile pensare che entro due-tre anni si possa raggiungere il pareggio della sanità”.


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1 commento a “Riorganizzazione ospedaliera: le reazioni dei sindaci del Ponente”
Giorgio Magni ha detto..
il 10 Luglio 2007 alle 16:49

Abbiamo già detto e scritto sulla vicenda del pianodi sanitario regionale. Putroppo constatiamo vhe non cambia il metodo delle trattative concertative A noi pare di assistere ad una tratativa sindacale del tipo in atto oggi La sanità diventa azienda la salute una merce di scambio. Il guaio grosso è che i cittadini di fronte alla salute si rassegnano e prendono quello che viene, e, questo a nostro avviso è il guaio più grosso.
Purtroppo ci pare che mentre a Cairo Montenotte si grida alla vittoria per avere ottenuto un qualcosa (molto poco a nostro avviso) e si palude alla attenzione dei consiglieri regionali del centro sinistra (ci mancherebbe altro che un sindaco DS litigasse con Montaldoe Burlando) nel ponente i sindaci del centro destra mantengono una specie di di opposizione che finirà quando otterranno qualche contentino che non allontani i turisti dall’ospedale Alla fine purtroppo il piano sanitario che fa della salute e della sua cura un mercimonio, considerando più importante il pareggio di bilancio che la soddisfazione del cittadino utente, passerà e tutti lorsignopri saranno felici e contenti. Noi del PCL non lo siamo e continueremo anche da soli la battaglia contro il piano sanitario regionale.

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