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Articolo n° 12784 del 09 Luglio 2007 delle ore 11:28

Savona, un indagato per il delitto Moro

[thumb:1036:r:t=Cristina Moro]Savona. Dopo mesi di accertamenti, perizie scientifiche e raffronti di testimonianze, le indagini sull’omicidio di Cristina Moro sarebbero ad una svolta. La ricerca dell’assassino della cinquantaseienne, uccisa a coltellate nel suo appartamento di via Guidobono lo scorso 23 settembre, vede di gran lunga ridotto il numero dei sospetti ed ora un quarantacinquenne savonese è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. L’uomo è stato ascoltato a palazzo di giustizia dai magistrati che conducono l’inchiesta, il procuratore capo Vincenzo Scolastico ed il sostituto Giovanni Battista Ferro, ma sull’interrogatorio, durato sei ore, vige il massimo riserbo. Il savonese ha respinto con decisione le accuse, sostenendo che il giorno del delitto si trovava a casa. Un alibi che non ha convinto gli investigatori. Gli agenti della squadra mobile sin dall’inizio avevano concentrato le indagini sui “clienti” che la donna ospitava nel suo alloggio per incontri sessuali e sugli “amici intimi” che frequentava, in gran numero, con disinvoltura. Determinante è stato l’approfondimento dell’analisi sui tabulati telefonici: le chiamate che il qurantacinquenne indagato effettuava verso il telefono fisso ed il cellulare di Cristina Moro sono risultate particolarmente frequenti, con ritmo quasi giornaliero. L’uomo avrebbe inoltre chiamato più volte la donna il giorno in cui è stata uccisa, anche perché era di sabato che di solito si svolgevano i convegni amorosi all’interno dell’appartamento. Per fare luce sul mistero che continua ad essere irrisolto mancano ancora riscontri fondamentali. La Procura di Savona attende per i prossimi giorni i risultati degli esami di laboratorio svolti sui frammenti trovati sotto le unghie della vittima e le perizie scritte del medico legale.


» Felix Lammardo

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