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Articolo n° 12831 del 10 Luglio 2007 delle ore 09:35

Albenga, rischio carenza d’acqua

Salviamo il mondo da Noi stessi! Si è appena conclusa la 24 ore mondiale Rock sull’ambiente (Live Earth) e Albenga, nel suo piccolo, vuole dare il suo contributo all’allarme mondiale. Le colate di cement , lo scempio edilizio, gli 80.000 alloggi costruiti in un paese di 25.000 abitanti con disprezzo delle risorse ambientali, l’irrigazione agricola con acqua potabile, la mancanza di un depuratore, di un acquedotto irriguo, il mancato recupero delle acque reflue, le perdite del 50 – 60 % di acqua per portare l’acqua ad Alassio (mentre Melgrati parla di costruire un inceneritore), l’idea di traforare montagne ed esaurire le falde freatiche con la Garessio – Albenga – Ceva o la carcare – Predosa e tante tante altre cause provocate da uomini “stolti” quali siamo stati e continuiamo ad essere, stanno esaurendo la più grande risorsa che Madre Natura ha donato a questo comprensorio: L’ACQUA.
E’ di ieri sera la notizia  appresa in maggioranza in Comune, che l’acqua pompata in Regione Miranda, sulla destra del fiume Centa è ad alto tasso di cloruri e continuando i cloruri a crescere presto sarà sia imbevibile, sia dannosa e inutilizzabile per l’agricoltura.
Come psudoambientalisti di sinistra, massimalisti radicali e catastrofistici (come di definisce Melgrati), non ci aspettavamo, in così breve tempo, un segnale così forte e preoccupante e non ci conforta oggi dire “l’avevamo detto”. Siamo di fronte ad un cartellino rosso. Anche perchè, ad Albenga, si tramanda che la riva destra del Centa era fonte di acqua inesauribile, mentre tutti sappiamo che a sulla riva sinistra a Pontelungo il cuneo salino ha già superato l’Aurelia ed è alle pendici di Campochiesa.
Si cercherà ora, per non giocarci in maniera definitiva una falda come Miranda di aprire Negiaire e di pompare 100/litri di acqua secondo da un parte e gli altri 100 litri da Pontelungo. Ma fino a quanto dureremo? Quando le seconde case, che abbiamo costruito senza porci il problema delle risorse ambientali, della loro tanto vituperata e irrisa eco-compatibilità, ad Agosto saranno piene dei tanti che hanno comprato a caro prezzo i loro metriquadrati di appartamento e i campeggi che brulicheranno di villeggianti. Basteranno 200/litri di acqua al secondo che è il consumo oggi medio di Albenga?
Temiamo di no. Il sistema produttivo che abbiamo messo in atto in atto distrugge inesorabilmente le nostre risorse idriche, possiamo ancora infischiarcene e continuare su questa strada? Oggi possiamo cominciare a dirlo con certezza: la carenza di acqua sarà la principale causa che farà crollare il sistema che abbiamo letteralmente “costruito” e ci farà rimettere in discussione le nostre priorità. Ci aspetta molto lavoro e tanta buona volontà da parte di tutti: è tempo che gli uomini, come dice l’ambientalista Wolfgang Sachs, inizino a lavorare non solo per i loro diritti, ma anche per i diritti di ciò che li circonda: acqua, mare, fiumi, boschi e montagne.

Carlo Tonarelli
Consigliere Comunale di Albenga C’è
Portavoce dei Verdi del Ponente

» Redazione

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