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Articolo n° 12930 del 12 Luglio 2007 delle ore 07:12

Savona: commercianti alla gogna

Altri esercizi commerciali chiusi a Savona, per non aver fatto lo scontrino fiscale, in questo caso due bar. E’ semplicemente un grave abuso di potere sotto diversi profili: innanzi tutto un grave danno economico e poi gravissimo di immagine. Il gestore dell’esercizio, a cui va tutta la mia simpatia e la mia solidarieta’, per un reato di tipo amministrativo subisce la gogna dell’avviso attaccato alla saracinesca, come se avesse ucciso un Cristiano. Se partiamo dalla difesa del principio morale,tanto cara ai moralisti, si dovrebbero affiggere analoghi avvisi alle porte delle abitazioni di tutti coloro che hanno commesso reati magari molto piu’ violenti ed infami. Perche’ un simile avviso non viene attaccato alle porte di rapinatori, stupratori, ladri, omicidi, pedofili e compagnia cantante ?? Perche’ si penalizza solo chi non ha emesso scontrino o fattura fiscale. Perche’ non si va a controllare le entrate di personaggi non compatibili, con un elevato regime di vita ? Conosco i gestori dei due bar che sono stati sottoposti alla serrata , sono persone oneste e per bene, degne di stima, che tutte le mattine alle 5, alzano la saracinesca, lavorano sulla strada e quindi ne subiscono i disagi e i rischi, eppure per non aver emesso alcuni scontrini fiscali, magari per una birra o due tazzine di caffe’,sono additati all’opinione pubblica come degli infami criminali. E’ una vergogna ! Questo stato, questo governo ha instaurato un regime dal punto di vista fiscale che e’ ingiusto e vessatorio.

Roberto Nicolick
Consigliere del Gruppo Misto
della Provincia di Savona

» Felix Lammardo

16 commenti a “Savona: commercianti alla gogna”
Morgana ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 11:21

Le autorità preposte al controllo dell’emissione di fatture e scontrini fiscali non dovrebbero dimenticare che se il piccolo commerciante o esercente è tenuto ad aiutare lo Stato a tenere i conti in regola, ancora maggiore responsabilità ce l’hanno le categorie di lavoratori che esercitano una professione e che, in quanto rappresentanti di ordini e albi a cui appartengono, godono di prestigio ed entrate d’importanza ben più importanti. A mia memoria non ricordo assolutamente di aver MAI letto su un giornale o anche solo a voce di uno studio dentistico, e questo solo per fare un esempio, che abbia subito una chiusura dell’attività a seguito di non aver rilasciato una fattura al paziente. Certo che sconti di 100 euro e anche più sul prezzo fissato, pur di non dover emettere fatture fanno gola anche al più pollo dei pazienti.
La salute evidentemente non ha prezzo. Su queste persone chi vigila?!!

Luca ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 12:22

Concordo in alcuni punti con il Consigliere Nicolick (del quale leggo spesso gli articoli e gli interventi su IVG).
In primo luogo sul fatto che la gogna sia una cosa umiliante per i gestori dei due esercizi. Anche nel caso in cui una persona fosse autrice del più efferato dei crimini, ritengo il “pubblico ludibrio” una pratica sbagliata e per certi versi ingiusta, in quanto spesso porta a muovere l’opinione pubblica verso direzioni inopportune.
In secondo luogo sul fatto che gli esercenti, o comunque coloro che svolgono lavori simili come bar o negozi, siano la categoria più tartassata o comunque controllata (tra i liberi professionisti et similia, poichè credo che i lavoratori dipendenti siano in una posizione peggiore riguardo al sistema fiscale).
Non discuto e non ho niente da eccepire sulla professionalità dei due gestori, anche perchè non li conosco personalmente e d’abitudine ragiono sempre in buona fede.
Tuttavia non concordo sull’espressione “magari per una birra o due tazzine di caffe’”. Comprendo la difficoltà del lavoro, soprattutto nelle ore di punta (ho fatto lavori simili), ma emettere uno scontrino è un dovere nei confronti dello Stato e soprattutto degli altri cittadini. Una birra si aggira intorno ai 3 euro. Se ogni giorno viene saltata “solo una birra”, in 300 giorni di lavoro si fanno 900 euro non dichiarati. Questo è un male. Andiamo, siamo in Italia, può capitare spesso un “errore” al giorno.
Io sono d’accordo con la frase latina “DURA LEX SED LEX”. Una legge va rispettata anche se ci sembra ingiusta, proprio perchè siamo in un regime democratico e non in un regime autoritario. Grazie al cielo, abbiamo organi preposti allo scopo di modificare leggi ingiuste (dal consiglio comunale al Parlamento Italiano). Ma finchè esistono, queste leggi vanno rispettate da tutti.
Un ultima cosa. Se certe categorie di liberi professionisti hanno la possibilità di evadere, ciò non autorizza nessuno a effettuare pratiche simili. Piuttosto, si faccia rispettare la legge a tali categorie se si è certi di un loro mancato rispetto. La connivenza e il “tanto lo fanno tutti” è il principale ostacolo da rimuovere.

Niente gogna, niente accanimento su una sola categoria ma nemmeno niente “chiudiamo un occhio”.

Spero di non aver tediato nessuno.
Luca

Elettra ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 12:43

Nicolick, si tratta di evasione fiscale punto e basta. I gestori sono stati beccati in recidiva documentata. Dura lex sed lex. Io come dipendente pago fino all’ultimo centesimo le mie tasse. Tutti dovremmo farlo. Se c’è qualcuno di vessatorio, con le sue denuncie minimaliste che intasano solo il web, questo è lei. Si occupi delle vere problematiche e anzichè fotografare arbusti perchè non è andato a fotografare i suoi ex allievi che a Ferrania stanno per perdere il posto di lavoro?
Saluti

Luciano ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 12:52

No caro Roberto,non sono d’accordo.
A prescindere dal fatto,che mi pare, esista una normativa per la quale la chiusura dell’esercizio va’ giustificata (quindi si avvisa che e’ chiuso per i seguenti motivi…).
Pur non essendo molto contento del Governo,credo che il controllo degli introiti fiscali sia la piu’ positiva tra le cose fatte.
Ricordo a tutti che l’Italia e’ il paese in Europa con il piu’ alto tasso di evasori, ed i commercianti (cosi’ come altre categorie,sia chiaro…),erano indicati tra le categorie che piu’ eludevano il fisco (insieme ad altre, che infatti sono soggette a dei controlli…).
Mi spiego, a fronte di tanti commercianti seri,che pagano regolarmente le tasse, ve ne e’ una parte che invece non le paga,dai su’ ve le ricordete i servizi televisi di approfondimento politico, di “Mega gioellerie” (con 3 impiegate) che dichiaravano 16.000 € annui…(su’ dai una presa in giro…per colpa loro si e’ arrivati a questo).

Poi mi pare che la chiusura non venga decretata alla 1° mancata emissione…(forse qualcuno potrebbe specificare).
Insomma se si e’ arrivati a questo punto,e’ perche’ vi erano(e vi sono) migliaia di abusi (in termini di evasione),e non e’ un caso che le entrate per l’erario (da quando c’e’ questo governo) siano aumentate,cio’ consentira’ in futuro (se il trend migliorera’ ancora) di abbassarle le tasse (per tutti,commercianti compresi).
Finora invece si andava a pescare sempre sui lavoratori a redditto fisso,e non mi pareva una cosa giusta ne sensata.
Tutti devono pagare le tasse,tutti nessuno escluso,pagare meno,ma pagare tutti (invece c’era chi pagava tanto,a fronte di chi pagava nulla…).
Questa e’ la mia opinione.

Bruno Pirastu ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 14:06

La normativa vigente, dal Novembre 2006 è : Dal 29 novembre 2006 n. 3 scontrini non emmessi in 5 anni la chiusura è da 3 giorni a 1 mese e avviene alla contestazione della 3° violazione.Si può capire come in un locale molto frequentato sia possibile che si saltino degli scontrini , in 5 anni, superiori a tre e su questo si può anche discutere ma la legge è questa e nota specialmente agli interessati che già dalla prima contestazione dovrebbero drizzare le antenne sapendo di essere ovviamente nella lista nera. Putroppo, per loro , i commercianti , quelli piccoli , non sono rappresentati nella stanza dei bottoni come invece lo sono Avvocati, Liberi Professionisti e via dicendo ed in piu da anni hanno a che fare con la Grande Distribuzione che sotto sotto comanda e non poco, basti vedere le Aperture Domenicali e nei Festivi. Per chiudere una domanda : cosa accadrebbe e cosa si direbbe dei lavoratori dipendenti che di nascosto si facessero pagare parte della retribuzione in nero , sottraendo denaro allo Stato e all’INPS ? Obiettivi 1 Pagare le tasse 2 Rendere più morbida la normativa che resta comunque valida sin quando non ca,bia.

bingo ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 18:13

Più di una volta ho denunciato evasioni, da circa 6 anni da parte di commerciante ambulante quì a Ceriale, ma in questo caso, gli amici non si toccano, solo i C… devono pagare. grazie

cobra ha detto..
il 12 Luglio 2007 alle 21:30

La vita è proprio strana; alle volte si crede di operare in aiuto del fisco e, alle volte in modo piu’ plateale ci si scaglia contro.
Siamo proprio contorti.

giancarlo ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 12:11

Gentile consigliere Nicolick
sono stupito dalla sua accorata difesa di un evasore colto sul fatto.
Tre giorni di chiusura dell’esercizio non sono la gogna.
Perchè non difende, ad esempio, quelle migliaia di persone che devono percorrere per lavoro ogni anno migliaia di kilometri e che a causa degli attacchi spesso maldestri degli autovelox (non parlo dei briganti al volante) si vedono bloccare la patente e quindi la propria attività per 3 mesi?

Unbe ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 13:29

Le tasse si devono pagare, e le devono pagare tutti. Non vedo perchè i dipendenti le debbano pagare fino all’ultimo centesimo e i commercianti invece vengano difesi da certi politici quando non le pagano. E’ forse questo lo spirito di onestà al quale ultimamente lei si appiglia? E poi sono davvero stufo di sentire esponenti politici che incitano all’evasione. E’ un atteggiamento disgustoso. E trovo perfettamente normale che un governo faccia controlli fiscali, spero piuttosto in un inasprimento di questi controlli. E’ giunta l’ora di finirla con i furbetti, quando invece i poveracci devono pagare sempre.

Unbe ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 13:33

E con questo vorrei puntualizzare che non tutti i commercianti evadono, anzi è proprio anche per rispetto verso gli onesti che le sanzioni verso chi non paga dovrebbero essere anche inasprite.

Bruno Pirastu ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 14:03

Come volevasi dimostrare. Leggendo IVG si sa che ci sono Aziende/Lavoratori che evadono Tasse e Contributi, per par condicio cosa si dovrebbe fare ? che ogni 5 anni è possibile saltare 3 mensilità ? Poi magari ci sono anche lavoratori che lavorando in nero , per qualche euro in piu subito , si lamentano che non hanno i requisiti per ottenere la pensione o che questa è troppo bassa. Si può discutere sul numero degli scontrini , sulle aliquote, su tante cose ma per piacere non diciamo che evadere le tasse è giusto o fattibile. M sembra di ricordare chi , mai lavorato in vita sua dice che andare in pensione a 57 anni e 35 di lavoro permette di , poi , lavorare in nero. Vorrei tanto che provassero loro a fare il manovale , il fuochista , il macchinista in una vetreria e poi ne parliamo. Disagi per lavoare in un negozio sulla strada ? Di questi tempi finalmente aperta la finestra sulle morti bianche sul lavoro non regge al confronto Stress per orari e via dicendo , informatevi cosa significa lavorare in turno magari con il 2 . 1 e poi se ne parla.

roby ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 14:31

e come si fa a sapere se é un evasore abituale o un onesto commerciante che ha saltato uno scontrino xché il cliente é uscito di corsa mollando lì i soldi contati, magari senza aspettare il resto? cmq, x quel che mi riguarda, sarà che mi scambiano x una ragazzina (o solo x una cretina?) ma lo scontrino non me lo fanno quasi mai e spesso sono costretta a richiedere la ricevuta! anzi 2 settimane fa, in un campeggio in sardegna di cui potrei anche fare il nome xché odioso (campeggio e proprietario!), volevano spacciarmi la ricevuta della carta di credito, dove tra l’altro c’é scritto bene (in rosso?) che non vale come scontrino fiscale, come ricevuta che avevo dovuto richiedere (IO!) xché volevo insultare la guida turistica che lo consigliava e perché é un loro dovere emetterla! x non parlare del lavoro in nero… possibile che non individuino i lavoratori, o meglio i datori di lavoro che non pagano INPS, etc? mah…

jo ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 14:44

Caro Unbe, xchè non si cerca di essere onesti fino in fondo ? Ok, i dipendenti pagano tutte le tasse, i commercianti non sono tutti disonesti ma anche furbetti, questo governo dovrebbe essere + tosto ma……….xchè non considerare evasori evera piaga i dipendenti nullafacenti e NON LICENZIABILI ??

Unbe ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 14:55

E ci mancherebbe altro!

sergio ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 15:28

Sig. Roberto Nicolick
Consigliere del Gruppo Misto
della Provincia di Savona,
Lei difende chi commette reati contro la Legge Italiana ?
Lei li ha sempre fatti gli scontrini fiscali?

f. ha detto..
il 13 Luglio 2007 alle 17:04

Diciamo che la solidarietà verso i commercianti evasori mi sa tanto di “trovata pubblicitaria”. Da commerciante (mi sbaglio?) mi sembra ovvio che Lei abbia simpatia per i commercianti.
Non facciamo quelli che si indignano perchè dei “poveri lavoratori” sono costretti a chiudere e a mostrarsi colpevoli di fronte al mondo… si tratta comunque di evasione fiscale, fosse per “un solo” caffè al giorno. Io, come la maggior parte dei dipendenti, le mie tasse le pago tutte, fino all’ultimo centesimo. E’ vergognoso che si arrivi al punto di giustificare l’evasione, semplicemente vergognoso.
Si può discutere su una legge forse troppo restrittiva, ma è anche vero che se la legge è in vigore da novembre, vuol dire che si sono dimenticati tre scontrini in cinque mesi (altro che cinque anni), perciò penso che non sia stata una casualità, una dimenticanza o un momento di piena del locale, penso di più a una brutta abitudine….

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