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Articolo n° 12993 del 14 Luglio 2007 delle ore 15:50

Laigueglia, la linea Maginot di corso Badarò

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Da vacanziero laiguegliese…
Percorrendo la passeggiata a mare che,partendo dal bar Rialto arriva ai bagni Ondina (circa trenta metri di percorso) ci si imbatte in ordine sparso in queste”trappole pedonali” e precisamente: almeno una diecina di aiuole appoggiate una dietro l’altra e contenenti piante di bosso oramai morenti e delle micropalme anch’esse moribonde. In questi trenta metri ci sono anche: una cabina telefonica,una quercia, un’enorme pino marittimo, due panchine per sedersi e tre bidoni della spazzatura. Ora mi domando come dobbiamo chiamare quest’opera che certamente il Comune ha predisposto per regolare i flussi di traffico pedonale in entrata e in uscita dal budello. Noi vacanzieri l’abbiamo chiamata “Linea Maginot”, soprattutto considerando che a ridosso della passeggiata c’è un parcheggio a lisca di pesce che impedisce ulteriormente il passaggio. A richiesta posso inviare documentazione fotografica, più eloquiente di qualsiasi parola.

Ezio Longo

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» Redazione

1 commento a “Laigueglia, la linea Maginot di corso Badarò”
giovanni ha detto..
il 16 Luglio 2007 alle 18:56

ha ragione Sig. Longo …. ma i nostri amministratori non si rendono conto di come è ridotta la passeggiata di Corso Badarò? i buchi nel pavimento i cestini divelti fanno inviadia al centro di Bagdad dopo i bombardamenti… ma per amministrare così se ne vadano a casa oppure non vorremmo che la passaggiata è ridotta così solo perchè i soldi si pendono male … sapete che il comune di Laigueglia ha speso 3 miliardi per un capannone inutilizzato? ma prima di fare cattedrali nel deserto per la sola vanagloria di qualche amministratore non sarebbe meglio curare l’ordinaria manutenziane di ciò che esiste già? Sindaco Montaldo a Lei la risposta….

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