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Da vacanziero laiguegliese…
Percorrendo la passeggiata a mare che,partendo dal bar Rialto arriva ai bagni Ondina (circa trenta metri di percorso) ci si imbatte in ordine sparso in questeâ€trappole pedonali†e precisamente: almeno una diecina di aiuole appoggiate una dietro l’altra e contenenti piante di bosso oramai morenti e delle micropalme anch’esse moribonde. In questi trenta metri ci sono anche: una cabina telefonica,una quercia, un’enorme pino marittimo, due panchine per sedersi e tre bidoni della spazzatura. Ora mi domando come dobbiamo chiamare quest’opera che certamente il Comune ha predisposto per regolare i flussi di traffico pedonale in entrata e in uscita dal budello. Noi vacanzieri l’abbiamo chiamata “Linea Maginotâ€, soprattutto considerando che a ridosso della passeggiata c’è un parcheggio a lisca di pesce che impedisce ulteriormente il passaggio. A richiesta posso inviare documentazione fotografica, più eloquiente di qualsiasi parola.
Ezio Longo
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ha ragione Sig. Longo …. ma i nostri amministratori non si rendono conto di come è ridotta la passeggiata di Corso Badarò? i buchi nel pavimento i cestini divelti fanno inviadia al centro di Bagdad dopo i bombardamenti… ma per amministrare così se ne vadano a casa oppure non vorremmo che la passaggiata è ridotta così solo perchè i soldi si pendono male … sapete che il comune di Laigueglia ha speso 3 miliardi per un capannone inutilizzato? ma prima di fare cattedrali nel deserto per la sola vanagloria di qualche amministratore non sarebbe meglio curare l’ordinaria manutenziane di ciò che esiste già ? Sindaco Montaldo a Lei la risposta….