Regione. Un’intesa dettagliata per la stabilizzazione del personale precario del comparto, la riorganizzazione è’ stata siglata il 13 luglio tra l’assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali FP-CGIL, FPS-CISL, FPL-UIL, FIALS-CONFSAL e FSI, nella prospettiva di attuare gli obiettivi fissati di stabilizzazione del personale precario, qualificare l’assistenza infermieristica ed evitare le carenze di organico in determinati settori. L’accordo che si articola in quattro punti, la condivisione di un regolamento per la stabilizzazione del precariato che consentirà l’inserimento a ruolo dei primi 350 precari delle aziende sanitarie e ospedaliere liguri; la riorganizzazione della filiera assistenziale, attraverso la definizione di moduli organizzativi per garantire la presenza effettiva del personale infermieristico e socio-assistenziale nei reparti, a prescindere da ferie o dalla malattia e sulla base dei numeri di posti letto e della criticità e complessità delle strutture. Inoltre è stata raggiunta un’intesa sugli incentivi da erogare al personale infermieristico per la partecipazione a corsi di formazione d’intesa con l’Università , sulla base delle reali esigenze della regione. Prenderanno il via inoltre entro il 2007 corsi di formazione per operatori socio-sanitari ed è prevista una migliore programmazione dei corsi del personale sanitario (ECM). Infine è stato raggiunto un accordo anche per l’erogazione di incentivi al personale del comparto in applicazione del contratto nazionale e dei contratti integrativi, e per l’ incentivazione del personale coinvolto nei processi di riorganizzazione. L’accordo prevede uno stanziamento per il 2007 pari a 2 milioni e 900mila euro. Dopo dunque la lettera inviata dall’assessore alla Salute, Claudio Montaldo al Ministro, Livia Turco sulla necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza, nel rispetto dei limiti imposti dalla Legge Finanziaria, la Regione, fortemente incalzata dalle Organizzazioni Sindacali, compie un ulteriore passo sulla strada della riorganizzazione della rete sanitaria e assistenziale con particolare attenzione all’area infermieristica e degli operatori socio-assistenziali, figure fondamentali di supporto per l’attività clinica e assistenziale e per soddisfare i bisogni primari del paziente.