[thumb:3749:r]Savona. “In Liguria arriva tutto ciò che nel resto d’Italia viene rifiutato. Dopo la spazzatura di Napoli, i no-Global al Carlini, arriva anche la mostra-scandalo ‘Arte e omosessualità ‘, che dal sindaco Moratti a Milano è stata sospesa perché ritenuta offensiva al pudore ed alla morale pubblica”. Matteo Rosso, consigliere regionale, e Giuseppe Cecconi, consigliere Comunale, entrambi di Forza Italia, tuonano contro la possibilità che Savona ospiti la rassegna. “E’ inaccettabile – continuano i due consiglieri azzurri – che tale iniziativa, che tra l’altro contiene delle immagini che hanno riferimenti blasfemi e prese in giro al Papa e ad alcuni Santi, venga portata anche in Liguria ed abbiamo scritto una lettera al presidente della Regione Burlando affinché caldeggi presso il sindaco di Savona di rifiutare questa mostra”. L’assessore alla cultura del Comune di Savona, Ferdinando Molteni, che si definisce “cattolico credente e praticante” ma “anche favorevole alle unioni di fatto”, così risponde alle critiche dei forzisti genovesi: “La libertà è il bene più prezioso di cui disponiamo. La libertà viene prima di tutto. Gesù Cristo duemila anni fa si è fatto crocifiggere per la libertà di tutti gli uomini”. Molteni ha ribadito di essere impegnato per far arrivare al più presto a Savona la mostra curata da Vittorio Sgarbi. A fare da “madrina” dell’evento potrebbe essere il parlamentare Vladimir Luxuria, con il quale l’assessore savonese ha già avviato contatti.
Ancora una volta si tira in ballo , gratuitamente , Gesù Cristo per giustificare e dare senso a cose che nulla hanno a che fare con Lui. Vero che ha difeso la libertà tanto che ha preso a calci chi della Religione aveva fatto mercimonio ( Merrcanti del Tempio ) , vero che ha difeso la Maddalena ma ,,, la Maddalena dopo ha smesso la libera professione .. , vero che c’è la remissone dei peccati ma , cosa oggi un po dimenticata , è sottoposta al pentimento, alla costrizione e al non farlo più. Su certe cose e situazioni dovrebbero , forse , meditare chi oggi usa dire ” Sono cattolico … ” quasi come fosse un lasciapassare , esserlo , veramente e non un semplicemente un + 1 nelle statische religiose vuol dire esserlo con testimonianza e coerenza. Mi chiedo comunque se , dove e quando si è potuta visionare integralmente la Mostra , magari anche solo su Internet , così da poterlo fare da parte dei cittadini qualsiasi , oppure è un Scatola Chiusa ? Certo è che , senza offesa , con simili iniziative Savona non cresce ma cade nel più assoluto provincialismo.
Qualsiasi commento sarebbe inutile e superfluo. Certe iniziative si commentano da sole.
pienamente d’accordo con joshua
Io non ci vedo nulla di male, in fondo sta a chi vuole andarla a vedere decidere se andarci o meno…non mi sembra che la gente venga obbligata ad entrare alla mostra contro la propria volontà , sta al libero arbitrio delle persone decidere…quindi non capisco tutta la polemica che ne è sorta…e poi non è detto che se uno va a vedere una mostra d’arte omosessuale debba essere etichettato come pervertito, l’arte ha tante espressioni e questa ne è un esempio…
quella non è arte, ma spazzatura
Poi se qualche fesso la adora per fini ideologici non pretenda di sprecarci soldi pubblici.
Il problema è il livello intelettuale di certi amministratori savonesi : è penoso.
Condivido la posizione dell’opposizione, ma non per motivi politici, ma di gusto.
Poco fa ho scritto un commento ma non è stato inserito e per questo riprovo, tanto dò risposta a Lorenzo: conosci il significato della parola libertà , dalle tue parole direi di no…ogni essere umano è libero ha libertà di espressione, se a te alcune forme on interessano sei libero di non guardarle, ma non è detto che il tuo giudizio sia migliore di quello di un’altra persona che ha gusti diversi dai tuoi… mi sembra che l’ingresso alla mostra non sia obbligatorio…
signora Barbara mi spiace doverle replicare, ma vedo che non ha capito il nocciolo del problema:
quella gente è e sarà sempre pienamente libera di fare la loro presunta arte a casa propria o in spazi privati, eventualmente apribili al pubblico previo chiara avvertenza sui contenuti; NON HANNO INVECE NESSUN DIRITTO a patrocini, sponsorizzazioni o sovvenzioni pubbliche poichè le loro bestemmie offendono altri cittadini come me.
Lei è così gentile da concedermi di poter non assistere ad una tale mostra; io ribadisco che un’iniziativa pubblica con quei contenuti mi offende e che avrei diritto ad essere indenizzato se si svolgesse con denaro pubblico.
Gli assessori dovrebbero essere sottoposti ad azione di responsabilità come nelle aziende.
Visto che si parla di ARTE. Omosessuali , lesbiche , pedofili , incesti e via dicendo sono da sempre presenti nelle varie forme artistiche a rappresentazione di quelli che erano i costumi più o meno dichiarati del tempo, a partire dai Vasi dell’antica Grecia , le quadrerie anche papali del 700 , per arrivare alle cosi dette Fotografie Artistiche (!!). Non vedo quindi come sia possibile che si autodefinisca PROVOCAZIONE una mostra come questa tanto più che siamo in momento dove la Bestemmia, il Turpiloquio , le maledizioni e via dicendo fanno Audience, cosa che in certi casi ha due scopi 1 far conoscere il proprio nome 2 far aumentare i prezzi delle cosidette Opere. Credo che pochissimi , e penso anche l’Assessore , abbiano avuto modo di vedere integralmente la mostra e che quindi si parli per argomentazioni che nulla hanno a che fare con il livello artistico delle opere ma solo di provocazione socio/politica ( vedi Sircana con il Trans ). Nasce quindi giustamente il dubbio se sia opportuno spendersi gia a livello di immagine cittadina per una cosa che contestata su punti precisi è , molto , molto , molto probabilmente non giudicata positivamente da chi , in fin dei conti , la paga ( i cittadini ). Certo è che se la madre di uno di questi personaggi fosse stata immortalata da un Cartier Bresson mentre era seduta sul WC probabilmente il giudizio artistico da parte degli stessi sarebbe stato ben diverso.
vedi lorenzo…io anche come lesbica vorrei essere indennizzata in caso NON si facesse questa mostra…sà …il denaro pubblico è anche il MIO…eppure io non godo nemmeno della metà dei suoi diritti…bhà …che strano il rovesco della medaglia…
Basta polemiche…tanto hanno deciso di non farla così ci tranquilizziamo tutti e viviamo più sereni… che tristezza neanche più la libertà di espressione…
Sì Barbara, è vergognoso. Se poi pretendessimo di essere risarciti ogni volta che il “nostro” denaro pubblico viene speso inutilmente…ma questa è un’altra storia. Vorrei congratularmi con la nostra amministrazione ligure e savonese (comune, provincia, regione, destra e sinistra) per essere riusciti a fare di una mostra l’ennesima occasione per azzuffarsi. Offensiva o meno (ribadisco il concetto: nessuno è obbligato ad andarci), per accendere le polemiche è stata invitata come madrina Vladimir Luxuria che onestamente, a prescindere dalla politica, non sapevo fosse una grande critica d’arte. Si poteva forse trovare una “madrina” lontana da Montecitorio, che s’intendesse davvero d’arte? No, la voglia di scatenare la polemica era troppo grande da entrambe le parti. Grazie Savona
D’accordo con Barbara e Antonella, in generale sul penoso can can che si e’ imbastito intorno a questa storia.
Penoso e molto provinciale. Anche se subito qualcuno strillera’ che non e’ provinciale la difesa dei sacri valori e del buon gusto e della tradizione…eccetera eccetera. Senza considerare invece che da sempre l’arte migliore e’ provocazione, e tanto piu’ l’artista era inibito dalla censura del tempo, tanto piu’ la sua tensione interiore, anche in opere religiose, emergeva intensa. Ce ne sono stati di pedofili, di incestuosi, di drogati, alcolizzati, di veri delinquenti come il Caravaggio, di puttanieri ammalati di sifilide, ma questo nulla toglie alla bellezza e all’immortalita’ delle loro opere. E volutamente non ho citato il fatto che ve ne siano stati moltissimi omosessuali, visto che non lo ritengo una colpa ne’ un marchio, solo una caratteristica della persona.
Questa mostra e’ una schifezza, una provocazione senza costrutto? Puo’ darsi, anzi probabile, ma avrei preferito essere libera di giudicare da sola. E di brontolare dopo, semmai.
Al sig, Pirastu, di cui apprezzo sempre molto gli interventi, vorrei criticare solo un piccolo dettaglio: la Maddalena non era affatto una prostituta. Al di la’ delle favole piu’ o meno stile codice da Vinci che ne fanno la sposa di Gesu’, pare comunque accertato anche da studiosi ufficiali che fosse una dei discepoli, e che solo in seguito sia stata accomunata con la prostituta di altri episodi. Anche perche’ di quei tempi e in quella societa’ pareva scandaloso per una donna, che doveva essere sottomessa e remissiva, un ruolo un po’ piu’ attivo. A meno che non fosse, appunto, una donna perduta.
Vedete, che scherzi millenari fa la propaganda?
Confesso, da non cattolico quale sono, di venerare la dea “Libertà di Espressione”. E quando questa viene negata mi sento profondamente offeso. E se viene negata attraverso il mancato utilizzo di soldi pubblici mi sento ancora più offeso. Quindi in questo caso, parafrasando Lorenzo nell’unica parte che mi vede concorde, “gli assessori dovrebbero essere sottoposti ad azione di responsabilità come nelle aziende”.
E meno male che lo chiamano partito delle libertà … La censura è sempre un male, da qualunque parte politica provenga. “Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.” – Voltaire