Il Paese sta attraversando un periodo di grave crisi della politica e delle istituzioni con il serio rischio che ciò possa provocare un pericoloso indebolimento della democrazia. I risultati delle recenti elezioni amministrative hanno evidenziato un alto tasso di astensionismo dal voto, indice di un malessere dei cittadini verso la politica che, se non recuperato rapidamente, può mettere in discussione il principio di rappresentanza democratica delle istituzioni voluto dalla Carta Costituzionale.
E ancora una volta la risposta sta nella difesa e nel rispetto della Costituzione antifascista; ed attraverso questa nel richiamo alla responsabilità collettiva per la difesa e lo sviluppo della democrazia.
L’ANPI di Savona denuncia come, strumentalizzando l’attuale situazione, forze occulte e palesi tentano di mettere in discussione la legittimità delle istituzioni repubblicane (Parlamento, Governo, Presidenza della Repubblica) ed aprono spazi ai nuovi e vecchi estremismi, come dimostrano le ultime azioni squadristiche – a Roma e a Savona – e le manifestazioni di solidarietà con i brigatisti assassini.
In modo vergognoso ed irresponsabile l’opposizione cavalca ogni difficoltà ed ogni malcontento, sobilla ogni interesse corporativo, andando ben oltre la funzione di critica, di stimolo e di controllo che la Costituzione le assegna.
L’uso costante della violenza verbale e dell’insulto, il ricorso continuo alla menzogna, ben amplificato dai mezzi mediatici di cui il capo dell’opposizione ampiamente dispone; il tentativo di indurre alla insubordinazione settori delle Forze Armate; l’uso di parte di delicati settori dello Stato; la presenza in quello schieramento politico di corrotti e collusi (già passati in giudicato) con la criminilità organizzata, mostrano con chiarezza come l’azione eversiva iniziata dal Centro Destra, quando era al governo, continua, malgrado il pronunciamento referendario popolare abbia respinto lo stravolgimento della Carta Costituzionale.
In questo senso occorre un forte richiamo alla coscienza democratica del popolo italiano, che in altri momenti difficili ha saputo difendere la democrazia e salvaguardare le istituzioni repubblicane nate dall’antifascismo e dalla Resistenza.
L’ANPI di Savona ritiene che vi sia un’ampia possibilità di recupero: questo potrà avvenire se si seguirà la via dell’unità e delle fermezza, se ci si richiamerà con tenacia ai valori della Resistenza e della Costituzione antifascista, se si andranno a rinsaldare i legami con i lavoratori ed il popolo, se si sapranno dare risposte adeguate al disagio giovanile, se si sapranno superare i ritardi, le timidezze e le incoerenze che danno un’immagine negativa e sfiduciata delle forze democratiche, che sembrano impotenti nella capacità di trovare i necessari punti di unità .
Anche in altri momenti difficili per la democrazia ci furono sbandamenti e difficoltà di rapporti fra le forze politiche, ma la perseveranza democratica vinse e i pericoli per le istituzioni repubblicane furono sventati.
“L’uso costante della violenza verbale e dell’insulto, il ricorso continuo alla menzogna, ben amplificato dai mezzi mediatici di cui il capo dell’opposizione ampiamente dispone; il tentativo di indurre alla insubordinazione settori delle Forze Armate; l’uso di parte di delicati settori dello Stato; la presenza in quello schieramento politico di corrotti e collusi (già passati in giudicato) con la criminilità organizzata, mostrano con chiarezza come l’azione eversiva iniziata dal Centro Destra”
Ma secondo voi il centro sinistra non possiede mezzi mediatici? e tra le loro file non siedono politici con sentenze già passate in giudicato? Aprite gli occhi! Bisogna finirle con queste mezze verità .. vi ricordo che circa un anno fa è stato votato l’indulto da entrambi gli schieramenti proprio perchè da entrambe le parti vi erano “amici” da salvare.
La politica e le istituzioni sono in crisi e per aiutarle bisogna incominciare ad abbandonare queste vecchie ideologie di partito. Nella vostra lettera sembra che il centro destra stia preparando un colpo di Stato, cosa che a me non risulta. Non siete forse voi ad usare mezzi di comunicazione per raccontare menzogne contro alcune forze politiche?
A furia di attribuire sempre e comunque le responsabilità attuali a situazioni precedenti si arriverà al primordio che è tutta colpa di Adamo o Eva ! Probabilmente i cittadini sono stanchi di qesto e dei proclami che ricordano le Grida Manzoniane o i discorsi per la Festa degli Alberi. Nel tempo si è consolidata una nomenklatura politica , in entrambi gli schieramenti , dove hanno trovato spazio i residuati dei vecchi partiti tanto che oggi si potrebbe dire che non siamo alla II o III repubblica ma in piena restaurazione e dove il riciclaggio è imperante e visibile anche in piccole città di provincia come Savona. Oggi dove se non si riesce a lavorare di squadra è impensabile ottenere dei risultati mi delude che questo non avvenga proprio da chi gestore della cosa pubblica , dovrebbe essere il primo a farlo , nell’interesse della comunità . Trombe,tromboni, pifferi e tamburi hanno fatto il loro tempo.La collusione tra politica ed interessi privati, non solo economici , non è un mistero ma , questo è importante , nemmeno un Tabù. I Politici dovrebbero prendere atto che oggi l’informazione è piu rapida, capillare e anche spesso obiettiva e non più gestita o gestibile.Ma .. sin quando il cittadino elettore sarà trattato come Popolo Bue ed esisteranno i collegi sicuri la dove si fa eleggere non chi si vuole ma chi si deve, allora siamo messi male e ogni pensar diverso è UTOPIA.
intervento fazioso di un’associazione di supporto alla sinistra. Cercano pateticamente di sostenere un governo che ha fallito clamorosamente e sarà presto o tardi cacciato dal voto degli italiani. A mio giudizio l’Anpi, o la maggior parte dei suoi iscritti, ha rappresentato la fazione della resistenza che voleva sostituire alla dittatura fascista una, ugualmente tragica, dittatura comunista. Fallita fortunatamente la missione nel 1945 questa associazione si è piegata a supportare la più bieca propaganda del PCI, poi PDS, ora DS. A 60 anni e più dalla II Guerra mondiale qualche anziano reduce e una pletora di giovani della sinistra rampante continuano a usare i ” valori della Resistenza e della Costituzione antifascista” per la una bieca e faziosa propaganda di parte.
Curioso e divertente pensare che tutti i mali del paese siano in qualche modo riconducibili a) al fascismo, finito 62 anni fa. b) al Governo Berlusconi, scelto dalla gente, durato 5 anni, su 61 di Repubblica c) all’opposizione attuale di centrodestra, votata dal 50% degli italiani ma opposizione.
Una domanda: ma se a Savona, dove 4 circoscrizioni su 5 sono governate dalla sinistra, dove la provincia è governata dalla sinistra, dove la regione è governata dalla sinistra, dove il governo nazionale è della sinistra…se qualcosa va male, la colpa di chi è?
A seconda della convenienza sceglierne una e il gioco è fatto.
Condivido pienamente l’appello dell’Anpi e manifesto tutta la mia solidarietà e il rispetto agli Uomini e ai Valori Antifascisti che hanno creato, tuttora sorreggono e sorreggeranno la nostra Costituzione. Condivido pienamente la loro preoccupazione per una democrazia sempre più messa a rischia da lobby politiche e specialmente mediatiche che dall’avvento della CIA in Italia, dalla costituzione della loggia massonica P2 (e non solo) in avanti non hanno mai smesso di cospirare contro lo stato democratico, le istituzioni e la libertà di pensiero e stampa con mezzi sempre più subdolamente raffinati.
non confondiamo la Resistenza con il PCI e soprattutto con l’attuale coalizione di governo. Si tratta di una visione pericolosa e ingiusta nei confronti delle tante forze che la costituirono.
certo che condividiamo tutti i valori anti fascisti.. ma non si può vedere le lobby solo di un colore politico! Se Berlusconi ha mediaset, la sinistra non ha rai3 la sette, la repubblica etc.? La sinistra non possiede banche ed assicurazioni come la destra? A me sembra che di lobby ce ne siano per tutti.. quindi se vogliamo ridare credibilità alle istituzioni incominciamo a vedere il marcio che vi è dietro indipendentemente dal colore politico.
X Danilo Formica. La sinistra (o meglio alcuni rappresentanti di un partito politico) hanno provato ad avere banche e assicurazioni; come si deduce dalle indagini di questi giorni hanno (grazie a Dio) fallito. Rai3 non è della sinistra ma governativa, quindi di sinistra (come Rai1 e Rai2 intendiamoci). 2 anni fa sottostava ad un altro padrone, volente o nolente. Il gruppo l’Espresso-Repubblica è di proprietà di un imprenditore chiamato Debenedetti (non di Fassino o Rutelli), che fortunatamente non è ancora sceso in campo come qualcun altro (e credo mai lo farà ).
Le differenze tra i due schieramenti ci sono basta non avere le fette di salame sugli occhi.
Riguardo al comunicato ANPI: forse la situazione è leggermente diversa rispetto ai caldi anni 70, comunque non c’è dubbio che nei 5 anni di Berlusconi la democrazia abbia subito un duro colpo, particolarmente l’informazione manipolata a piacimento dagli “house organ” berlusconiani.
Essere antifascisti oggi non significa essere comunisti. Il PCI ha reso un cattivo favore alla lotta partigiana “privatizzandola”, quando in realtà a lottare fianco a fianco vi erano uomini delle più diverse ideologie, dai cattolici ai socialdemocratici passando per i monarchici (alcuni).
Mi sento di condividere la riflessione dell’ANPI con la speranza che anche a sinistra si possa fare chiarezza sugli episodi di illegalità che non rendono giustizia ai milioni di elettori onesti, che credono (ancora) nella giustizia e nella legalità .
x Pollakis:
se lei mi viene a dire che rai3 non è di sinistra ma governativa, mi chiedo.. ma chi ci sta al governo? L’Espresso è di proprietà di DeBenedetti certo, e non è per caso vicino alla sinistra? Certo DeBenedetti, imprenditore, non è sceso in campo; ma personaggi come Zara? Forse non è un imprenditore come Berlusconi?
Per toranre al De Benedetti: lui non è sceso in campo, ma suo fratello non è forse stato per 12 anni senatore? Sarebbe interessante poi scoprire quanti contributi abbia ricevuto dallo Stato l’Olivetti visto che ne era Presidente e scoprire dove siano andati a finire…
Concordo con lei in un punto: quando afferma la “privatizzazione” della lotta partigiana da parte del PCI ma non posso condividere la lettera faziosa dell’Anpi.
Gli inciuci ci sono eccome ma in entrambi gli schieramenti. Non si può pensare ad una politica corrotta solo da una parte. Anzi mi viene da dirle che Berlusconi è servito e serve alla sinistra. In questi 10 anni l’odio contro Berlusconi ha funzionato come collante.
Sennò perchè un uomo di mentalità di destra come Di Pietro starebbe insieme a partiti che si dichiarano comunisti? Solo l’odio per Berlusconi li accumuna, non vedo null’altro.
Ripeto: Rai 3 è governativa, pertanto ora sotto la sinistra ma neanche due anni fa era sotto un altro padrone come ho scritto. Anche se Rai 3 è sempre stata, per il gioco della lottizzazione, di sinistra non significa che non abbia, nei suoi tg, avuto un occhio di riguardo per il premier dell’epoca; si legga “La scomparsa dei fatti” di Marco Travaglio, è illuminante sullo stato dell’informazione italiana, anche quella di sinistra, beninteso.
Debenedetti: mi pare che accostare la vicenda sua e di Berlusconi sia un tantino forzato. Berlusconi è stato premier, Debenedetti no. E per quanto il fratello, ipoteticamente, possa essersi fatto i propri interessi da senatore mai come il Cavaliere di Arcore (a questo proposito si riveda l’intervista, sempre a Travaglio, di Daniele Luttazzi a Satyricon disponibile su You tube: parla di una strana legge che nel ’94 gli ha permesso di incassare un bel po’ di soldini dallo stato; e lo stato guarda caso era proprio lui!).
Di Pietro: affermare che Di Pietro sia di destra è nuovamente un tantino forzato, mi scusi! Spero che anche Lei non cada nel tranello di affermare che tutti quelli che votano a sinistra sono comunisti… Di Pietro certo non è un comunista, anzi pensi che pare votasse Dc! Certo, dopo Tangentopoli le cose sono un po’ cambiate e alla deriva garantista della Destra (e purtroppo ora anche di una parte della sinistra) lui si è opposto fermamente difendendo il lavoro dei magistrati dagli attacchi insensati e faziosi dei Berluscones. In fondo anche il procuratore Borsellino pare votasse Msi ma è stato ugulamente ammazzato come un cane dalla mafia; casualmente in un’intervista fatta da una tv francese qualche mese prima dell’omicidio (intervista disponibile su You tube e su Emule, le consiglio di visionare anche quella, anche perchè trasmessa dalla Rai solo una volta e a notte fonda, per non disturbare il governo) il procuratore parla dei rapporti che interccorrevano tra Mangano (stalliere di casa Arcore) e Dell’Utri (senatore di Forza Italia).
Il sistema maggioritario è il sistema a piu’ alto rischio di pastrocchi, mafiette e compravendite di uomini, idee e poltrone che si possa concepire.
Lo dissero fior di storici, politologi, folosofi dei secoli XIX e XX.
Il concetto stesso di bipolarismo è una porcheria con cui siamo stati lobotomizzati in nome della lotta all’ingovernabilità con il risultato di svuotare il parlamento di ogni potere riducendolo ad un branco di pecoroni obbedienti ad oligarchie alternate unite da un comune denominatore.
La caduta dei governi nel limite del ragionevole è un segno di SALUTE di un sistema, che ne estremizza le sane contrapposizioni che DEVONO ESISTERE.
I GOVERNI DEVONO SMETTERLA DI FARE LE LEGGI, LE LEGGI DEVONO FARLE I PARLAMENTI, diversamente, come è ormai da troppi anni a questa parte, il concetto di rappresentatività si trasforma in una monarchia elettiva temporizzata.
La civiltà occidentale aveva superato tutto ciò due secoli or sono, ma la legge di Gresham si è palesata anche in politica.
Ricordiamoci che Mussolini non abolì mai le elezioni. Ridiamo al PARLAMENTO i suoi poteri e la sua dignità , lesi ormai da lustri.
Privare il Parlamento del suo ruolo vuole dire condannare un paese ad una dittatura dell’alternanza, dove di fatto il cittadino non vota piu’ un bel niente. In Germania sono più avanti di noi, anche in questo: chiunque tu abbia votato, te lo trovi al governo con chi non avresti votato mai.
Che cosa è un sistema che svuota il potere decisionale della collettività ? La risposta non è difficile.
La chiave di volta della grave situazione attuale sta nell’indebolimento dei partiti in una misura equilibrata, restituendo loro quella dialettica naturale proficua alla crescita di un Paese civile.
Il bipolarismo è la culla della dittatura strisciante, che uccide il pensiero critico uniformando il comune sentire grazie alla morte delle contrapposizioni fra le parti.
Tutti amici, tutti padroni.