[thumb:2581:r]Savona. Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per altrettanti arresti messi a segno dal reparto operativo dei carabinieri del comando provinciale di Savona nell’ambito delle indagini sull’operazione antidroga dell’11 luglio scorso che aveva già portato in carcere tre cittadini extracomunitari: Abdel Kalder Khairi, tunisino di 35 anni, Sami Aji, algerino di 30 anni e Mohammed Haddaji, tunisino di 30 anni. Questa volta in manette sono finiti tre savonesi, tutti pregiudicati: Carmelina Iaria, 43 anni, Davide Grillone, 27 anni e Pietro Gagliardi 35 anni, arrestati nella giornata di ieri. La prima per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, gli altri due per violenza privata aggravata dall’uso di armi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la Iaria faceva da base operativa per lo spaccio di droga a Savona dei tre extracomunitari, provenienti da Genova e senza fissa dimora. Gli altri due, invece, sono stati assoldati dalla donna per minacciare i testimoni dell’inchiesta condotta dai carabinieri, 4-5 persone acquirenti dello stupefacente, eroina soprattutto, ma anche cocaina ed hashish. Uno dei testimoni dell’indagine ha fornito particolari molto precisi sul giro dei tre extracomunitari e sul ruolo della Iaria nell’attività di spaccio: a questo punto il Gagliardi e Grillone hanno fermato il 17 luglio questo testimone in Via Paleocapa, all’altezza di Piazza del Popolo, e lo hanno minacciato di morte puntandogli un coltello alla gola. Il testimone è riuscito a divincolarsi e a scappare, così ieri, vista la pericolosità che stava assumento la vicenda, è arrivato il blitz dei carabinieri: infatti, la Iaria era già pronta a reclutare altri “bracci armati” da Genova proprio per minacciare altri testimoni.
