[thumb:139:r]Regione. Nessun risparmio considerevole, bensì aumenti tendenziali fino a quattro milioni di euro per le spese di carburante ed energia elettrica, oltre ad un aumento che oscilla tra i 500 mila euro ed i due milioni e mezzo per i costi della manutenzione per la gestione del calore nelle Asl e negli ospedali liguri che rientrano nell’appalto vinto dal consorzio di aziende Micenes: è quanto risulta da uno studio degli uffici della Regione su cinque aziende che rappresentano il 50% dell’appalto preso in esame stamani dalla giunta. “Dalla verifica condotta, risultano non risparmi come preventivato – ha spiegato il presidente della giunta Claudio Burlando – ma un significativo aumento dei costi del riscaldamenti nonostante un inverno particolarmente mite. Adesso completeremo lo studio anche per le altre Asl ma da oggi abbiamo deciso di cominciare a valutare la possibilità di rescindere questo contratto e di attivare un rapporto con la Corte dei Conti come uno strumento di aiuto perché verifichi questa vicenda molto delicata”. “Avevamo già avuto numerose segnalazioni dalle Asl in questo senso – ha proseguito Burlando – abbiamo fatto un indagine e a metà di questo lavoro risulta che le segnalazioni erano fondate. Siamo di fronte ad aumenti significativi che il sistema sanitario ligure non può sopportare. Ed è inaccettabile che spendiamo più soldi per il riscaldamento in un inverno così mite”. L’analisi dei dati è stata condotta su Asl 3, Asl 4, Santa Corona, San Martino e Gaslini, che rappresentano grosso modo il 50% del costo dell’appalto. Restano da verificare Asl 1, Asl 2, Asl 5 Ist ed Evangelico, mentre Villa Scassi e Galliera non rientrano nell’appalto. Secondo quanto spiegato dall’assessore alla Sanità Claudio Montaldo il valore dell’appalto è di circa 440 milioni di euro per 10 anni e l’analisi è stata condotta sulla base di un raffronto con i conti storici 2005-2006 simulando l’applicazione del nuovo contratto per l’anno sperimentale 2007-2008. “Attraverso questa simulazione – ha proseguito l’assessore – viene fuori un aumento tendenziale (perché l’anno sperimentale traguarda marzo 2008) per i vettori (combustibile ed energia elettrica) di 4 milioni di euro derivante dalle tariffe applicate superiori rispetto agli anni passati. A questo si aggiunge un aumento che deriva dalle manutenzioni che è stato quantificato in un tendenziale di due milioni e mezzo all’anno. L’aumento deriva però dal costo del personale, che se transitasse alla Micenes, così come previsto dagli accordi con i sindacati, questo aumento di due milioni e mezzo circa si ridurrebbe a 50 0mila euro. Quindi l’aumento a questa data sarebbe di quattro milioni e mezzo di euro”. “Considerato che questa analisi è stata fatta su 5 Asl e ne devono essere verificate altre cinque – ha concluso Montaldo – tendenzialmente, complessivamente, alla fine dell’anno di applicazione del contratto l’aumento dovrebbe aggirarsi sugli otto milioni di euro circa”.
Secondo quanto spiegato l’appalto era stato affidato dalla precedente amministrazione alla Micenes (raggruppamento di Ge.Pi Fiduciaria Romana Spa, Consorzio Cooperative costruzioni-Bologna, Consorzio servizi integrati Amga Iride) nelle ultime settimane di governo sulla base di una gara ed era stato oggetto di ricorsi intrecciati da parte dei concorrenti arrivati secondi e terzi. La questione si era risolta con l’intervento del Consiglio di Stato alla fine del 2005. Sulla base di questo era stato deciso di dare il via ad un anno di sperimentazione per verificare se effettivamente ricorrevano le condizioni di risparmio, tra le numerose le perplessità sollevate da più parti, Asl comprese. “Alle Asl abbiamo detto che non devono dare un euro in più rispetto a quello pagato lo scorso anno, mentre ora si apre una fase di contraddittorio”, ha aggiunto il presidente Burlando, che ha osservato “per governare il pianeta sanità e riportarlo sotto controllo è necessario essere vigili. Con cifre come queste non si può risolvere il problema delle liste d’attesa. Non é accettabile che non riusciamo a fare la diagnostica nei tempi giusti perché andiamo a pagare di più questo servizio durante un inverno mite”.