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Articolo n° 13918 del 04 Agosto 2007 delle ore 16:04

Turismo: in dieci anni il crollo delle presenze alberghiere

[thumb:3493:r]Provincia. Sebbene lo scorso anno si sia registrata una lieve ripresa del settore turistico nella provincia di Savona, non sono particolarmente positivi i dati riportati nell’annuario “Economia Savonese 2006” giunto quest’anno alla sua XX edizione e presentato ieri a Savona nella Sala Magnano del Palazzo della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato (CCIAA) dal presidente Giancarlo Grasso, dal segretario generale Maurizio Scaiola e dalla responsabile dell’Osservatorio Economico e Studi della CCIAA Donatella Persico che ne ha coordinato la stesura. Con le sue 4.273.356 presenze Savona si conferma nettamente la provincia con il maggior numero di presenze in Liguria (42%), posizionandosi al nono posto su scala nazionale ma i dati relativi alle giornate di permanenza media in Riviera da parte dei turisti continuano a evidenziare e confermare la tendenza alla contrazione che prosegue ormai da un decennio: per gli Italiani sono infatti diminuite dalle 5,5 giornate del 2005 alle 5,4 giornate del 2006 (erano 6,6 dieci anni fa), mentre è scesa a 4,3 giornate la permanenza media dei turisti stranieri (contro i 5,4 di dieci anni prima).
La lieve ripresa del turismo in provincia di Savona registrata nel 2006 (nel complesso degli esercizi alberghieri della provincia di Savona si sono contati 833.059 arrivi, con un incremento rispetto al 2005 del 3,6% e di un +1,1% relativamente alle presenze cioè, in buona sostanza, ai pernottamenti) evidenzia ancor di più tutta la sua fragilità se si tiene in considerazione il negativo quadro d’insieme dell’ultimo decennio: “I dati dell’ultimo decennio – si legge nell’annuario “Economia Savonese 2006″ – evidenziano la flessione di clientela subita dalle strutture alberghiere della provincia. In particolare, confrontando il 1996 con il 2006 si è rilevato come gli arrivi siano scesi da 886.187 a 833.059. La variazione percentuale tra i due dati ha indicato una diminuzione del 6%. La punta massima degli arrivi alberghieri nel decennio è stata registrata nel 1998 con 939.342. Sempre nel decennio, le presenze alberghiere sono passate dalle 5.587.408 unità del 1996 alle 4.273.356 unità del 2006; il calo percentuale è risultato pari a -23,5%. Risulta importante sottolineare la drastica riduzione delle presenze alberghiere tedesche, che nel decennio si sono più che dimezzate essendo passate da 616.433 a 301.323 (-51,1%). Anche le presenze svizzere sono diminuite nei dieci anni considerati (-20,2%), così come le presenze di turisti provenienti dai Paesi Bassi che fanno registrare un calo del 25,4%”.
Nonostante la provincia di Savona continui a essere in Liguria quella con capacità ricettiva più elevata (690 esercizi alberghieri per 29.722 posti letto), in attesa che a settembre si riapra il dibattito sulla controversa e molto dibattuta legge “per la salvaguardia e la valorizzazione degli alberghi”, anche nel 2006 è continuata la tendenza negativa per quanto riguarda la ricettività alberghiera provinciale: il numero degli esercizi rispetto al 2005 risulta diminuito del 3,6% e il numero dei letti del 3%, trend negativo che ha riguardato tutte le strutture a eccezione degli alberghi classificati con 3 stelle. Migliora invece la situazione degli esercizi extra alberghieri che evidenziano anche, nel raffronto 2005/2006, una ripresa sia negli arrivi che nel numero delle presenze.
Commentando il complessivo modesto incremento dell’1,08 % delle presenze turistiche, definito decisamente “poco brillante”, Maurizio Scaiola ha colto l’occasione per ribadire con forza la necessità non più eludibile da parte degli addetti del settore di muoversi con maggiore decisione e vitalità nella direzione di una riqualificazione dei servizi e delle strutture dedicate all’ospitalità turistica. “Noi l’altro giorno abbiamo festeggiato le imprese dell’ospitalità che hanno investito nella qualità aziendale”, ha detto ieri a commento di questi dati il segretario generale della CCIAA riferendosi alla recente premiazione delle strutture che nel 2007 hanno ottenuto la certificazione del “Marchio di Qualità Imprese Turistiche”; tuttavia se si va a vedere più da vicino e si analizza il dato della qualità, ha fatto notare lo stesso Scaiola, “ci si accorge di una cosa e cioè che in provincia di Savona il maggior dinamismo nel campo degli investimenti per la qualità non è a carico dei Comuni a maggior presenza turistica. Ecco – ha proseguito il segretario generale della Camera di Commercio – qui forse bisogna fare qualche intervento, qualche momento di approfondimento perché non possiamo pensare che i nostri imprenditori ritengano di poter mantenere una rendita di posizione, cosa che oggi diventa sempre più difficile perché, come ha ricordato anche il Presidente Giancarlo Grasso, non contano più solo la spiaggia, il sole o l’ombrellone e comunque anche se fosse soprattutto questo il traino del turismo, queste cose si trovano in tutto il mondo senza alcun bisogno di andare in Provincia di Savona. Dobbiamo fare qualche cosa di più, invece, soprattutto sul versante della qualità“.


» Fabrizio Pinna

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