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Articolo n° 14000 del 07 Agosto 2007 delle ore 14:46

Gestione del calore nella sanità ligure: la CGIL chiede verifica sindacale

Regione. La CGIL entra nel dibattito sulla gestione del Calore nella sanità ligure, e lo fa con una vena polemica dopo le dichiarazioni esternate dal Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e dall’Assessore alla Salute Montaldo, i quali con uno studio tecnico hanno scoperto come l’appalto della precedente Giunta Regionale, che aveva deciso di privatizzare la gestione del Calore del Servizio Sanitario, costa troppo ai cittadini della Liguria. “Ci sia consentito di annotare che sarebbe stato decisamente meglio se questa “illuminazione” fosse venuta mesi fa. Le condizioni c’erano tutte anche allora – sottolinea una nota della FP-CGIL -. In particolare questa “illuminazione” avrebbe aiutato quando alla nostra, ennesima, sollecitazione a “fermare le macchine” e riflettere con attenzione sui dati disponibili si è risposto che: “considerate le perplessità e visto il rischio della forte penale che sarebbe scattata in caso di rescissione anticipata dell’appalto si sarebbe solo potuto incrociare le dita e avviare la sperimentazione di un anno per verificare la reale convenienza economica dell’intera operazione”. Questo coraggioso orientamento ha imposto alle OO.SS. ed alle RSU Liguri ad avviare complicate trattative sia per costruire una nuova collocazione del personale finito in esubero sia per individuare le necessarie garanzie a quei lavoratori che pur restando dipendenti della propria ASL o Azienda Ospedaliera si sarebbero trovati alle dipendenze delle ditte vincitrici dell’appalto. Ora tutto questo viene nuovamente messo in discussione? Abbiamo capito bene? Se così fosse, anche se avremmo preferito un intervento di tale portata ad inizio di legislatura, verrebbe da dire : meglio tardi che mai. Ma sarà davvero così? Tutto tornerà, come noi auspichiamo, nella piena gestione delle Aziende Sanitarie? Nonostante si sia ormai abituati a ricevere l’informazione sulle scelte che riguardano direttamente i lavoratori per le vie indirette – prosegue la nota -, non resistiamo alla tentazione di chiedere alla nostra così distante controparte di contenere l’innata allergia per le normali relazioni sindacali e convocare le OO.SS. confederali e di categoria  se non altro per evitare che da un pasticcio non se ne crei uno anche peggiore. Agosto è uno strano mese che ci ha abituato alle cose più stravaganti, chissà se avremo il bene supremo di stupirci dall’apertura di un tavolo negoziale”. 


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