[thumb:840:r]Vado Ligure. La riunione svoltasi ieri sera, alla presenza dei membri della Giunta comunale e dei rappresentanti di DS, Margherita e del Movimento delle Firme si è interrotta a causa di un dissenso manifestatosi sulle modalità della consultazione dei cittadini. Nel corso dell’incontro, comunque, sono emerse importanti convergenze atte a continuare il confronto con gli altri enti pubblici (Autorità portuale, Regione, Provincia) e con gli operatori privati (Maersk, Grandi Lavori Fincosit, ma anche la nuova proprietà di Terminal rinfuse Italia) al fine di concludere un accordo di programma i cui contenuti, in termini di garanzie ambientali, di garanzie per l’occupazione e realizzazione dei programmi di riqualificazione urbana fossero pienamente soddisfacente per la comunità vadese. Infatti, le importanti novità che derivano dalla possibilità per le Autorità portuali di finanziare le opere con una parte del gettito aggiuntivo dell’IVA prodotta dalla attività dei terminali, da un lato e dall’altro i minori vincoli tecnici derivanti dalla decisione di non trasferire la foce del torrente Segno, consentono, a parere della Amministrazione comunale nel suo complesso, di apportare al progetto miglioramenti significativi, tali da ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. “Si fa notare, per inciso, che siccome un territorio come quello vadese si fa carico di un progetto che produce notevoli vantaggi economici anche all’erario statale, è ampiamente giustificato che una parte delle risorse così reperite siano utilizzate per migliorare l’impatto ambientale delle infrastrutture. In particolare, accanto ad altre varianti più specifiche, si punta ad avere più certe garanzie per la circolazione delle acque, con opportune modifiche al progetto, e a ridurre l’estensione della piattaforma sul lato di Porto Vado, associato a progetti di riqualificazione dell’arenile tali da rafforzare l’utilizzo di tali spazi per i cittadini e realizzare una migliore qualità urbana – sottolinea una nota dell’amministrazione comunale vadese -. Accanto all’intervento sul progetto è inoltre necessario che con Maersk ci si confronti per definire in modo chiaro le modalità di gestione del terminal, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Un altro tavolo di verifica deve essere quello con la nuova proprietà di TRI, non solo per verificare la continuità degli impegni per il trasferimento sugli Alti Fondali, ma anche sulle future diverse destinazioni del parco carbone. Ovviamente sono ribaditi tutti i restanti punti contenuti nella delibera del Consiglio Comunale del dicembre 2006. In presenza di una ipotesi di Accordo di programma con i contenuti definiti – prosegue la nota – si dovrà procedere ad una vasta consultazione dei cittadini di Vado, con gli strumenti previsti dallo Statuto Comunale, con assemblee e questionari, attraverso i quali i cittadini possano esprimere la propria valutazione in modo libero, argomentato e motivato e i cui risultati offrano al Consiglio Comunale, a cui va la responsabilità di una decisione, le indicazioni e le valutazioni necessarie per l’assunzione di tale responsabilità “, conclude la nota. Ma proprio sulle modalità di svolgimento di tale consultazione si è manifestata una differenza di valutazione, per cui non si è giunti ad una conclusione. Successivi contatti informali, pur nella difficoltà che si è manifestata, hanno indicato necessità di una migliore comprensione delle diverse opzioni e di messa a punto degli strumenti e delle modalità della consultazione.
resta il fatto che Maersk ha messo on line la richiesta di un “chief engineer, Vado SV. Italy” e di un “project implementation manager, Vado, Italy”. Buona fortuna!!
La prima cosa che mi viene in mente è la frase “ Dio me l’ha data e guai a chi me la toglie!” con la differenza che non si tratta della Corona Ferrea ma della Poltrona.
Dividerei la notizia in più parti. La prima , sottintesa , è che comunque la Piattaforma si farà , più grande o più piccola , ma comunque si farà con il Placet di tutte le forze partitiche.
La seconda è che la Referendofobia è oramai in Provincia di Savona una vera epidemia. La paura , non trovo altri termini , di sottoporsi al giudizio dei cittadini , in questo caso non elettori ma semplici cittadini , che si esprimono non su un Programma Elettorale ma su un singolo , specifico , caso , senza tergiversazioni , magari celate in un questionario che poi , ovviamente , deve essere interpretato e analizzato. Domanda semplice, papale , papale , “ Volete che la rada sia occupata da un’isola di cemento che porterà in Vado il traffico di 1.000.000 di containers e quindi 750 Tir giornalieri ? SI – NO “. Basta una croce !
Se poi , come qualcuno ovviamente dirà , ci sono anche altre cose ( Passeggiata , posti barca ludici , etc ) questo è in subordine a meno che il Comune di Vado non si dia da fare per creare tutte queste cose, qualificanti , anche senza la Piattaforma !! Si facciano dare dall’Agenzia delle Entrate le tasse relative al già presente traffico Containers e Passeggeri. O forse per queste risorse non si sono nemmeno mossi ? Terza parte : il carbone. Mi sembra di assistere al gioco delle Tre Carte , Carbone qui, Carbone la , Carbone Perde , Verde Vince. Insomma chi deve decidere non sa cosa decidere e non per sua negligenza ma una manovra politico/economica di cui non si conosce il finale. Una considerazione finale : anche questa volta la scaletta è stata rispettata , le decisioni , vedi anche quelle regionali su Savona , prese e discusse sul filo di lana delle ferie estive quando la gente non c’è , quando organizzare un qualcosa , come il dissenso , è di fatto impossibile. Come sempre si ci riesce a distinguere nella più banali delle banalità .
Speriamo che non facciano le consultazioni alla savonese, come è stato per la Margonara!
Da un lato mi viene da dire “cari ottusi concittadini che pensate solo a votare per il partito, a votare per un sindaco che ha da sempre approvato la piattaforma, ora ve la tenete”, dall’altro provo sempre piu’ rabbia e schifo verso la Casta, sia essa di livello locale o statale, che si occupa della cosa pubblica senza interpellare i cittadini interessati. Penso sempre di piu’ che l’Italia sia ancora ferma la Medio Evo, dove il potente comanda senza curarsi della popolazione. E’ una cosa scandalosa. Io ero presente al consiglio comunale quando hanno approvato la piattaforma, con la cosiddetta opposizione che decide di astenersi, con i cittadini a fischiare e la Giunta attonita, tranne non mi ricordo chi che controbatteva con arroganti applausi. Vado diventera’ come Pegli e qualcuno diventera’ ancora piu’ ricco. Complimenti.
P.S. IVG, come mai certe volte disabilitate la possibilita’ do scrivere commenti a notizie tipo le altre relative alla piattaforma?