[thumb:3971:r]Savona. La data si avvicina e cresce l’attesa del pubblico per il ritorno a Savona di Carla Fracci, che sarà al Priamà r lunedì 13 agosto, alle ore 21,30, per la rassegna “Danza alla Fortezza del Priamà râ€, sostenuta dal Comune di Savona, Fondazione De Mari, Tirreno Power, Provincia di Savona, Parfiri srl, e con il Patrocinio della Regione Liguria. Ambasciatrice della danza e della cultura italiana nel mondo, Carla Fracci è anche insignita dei titoli di Cavaliere, Commendatore e Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana. L’”eterna fanciulla danzante”, come la definì Eugenio Montale, ha ballato la prima volta in assoluto a Savona lo scorso anno, per volontà degli organizzatori (Alessandro Acquarone, Loredana Furno e il Comune di Savona). La ballerina stessa si è dichiarata stupita, nonostante la sua esperienza svoltasi in tutti i più prestigiosi palcoscenici del mondo, dall’accoglienza cittadina e dalla grande suggestione offerta dal Priamà r. Per lei, inoltre, si preparano particolari festeggiamenti a Palazzo Comunale.
Dopo lo spettacolo della scorsa stagione, dedicato alla figura di una innovatrice moderna della danza come Isadora Duncan, quest’anno la Fracci con la sua Compagnia Italiana Balletto porta a Savona un nuovo titolo, una nuova produzione che ha debuttato pochissimi mesi fa all’Opera di Roma, ma che per i rimaneggiamenti che ha subito va considerata innanzitutto migliorata, ma proprio come un nuovo spettacolo in sé, che la Fracci offre a Savona. “Le Ballets Russes, souvenir de Diaghilevâ€, questo il titolo, è un omaggio alla mitica figura di Sergej PavloviÄ Diaghilev (1972-1929), famosissimo impresario, organizzatore e direttore artistico, celebre per aver fondato i “Balletti Russi†da cui prese il via la carriera artistica di molti famosi ballerini e coreografi, nonché di Igor Stravinskij. La serata raggruppa i capolavori dei coreografi (“creati†da Diaghilev) Vaslav Nijinskij e Michel Fokine, con musiche di Stravinskij, quali “Petruska” e “L’uccello di fuoco”, e di Debussy, quali “Jeux” e “L’après midi d’un faune” (dal testo di Mallarmè). Ambedue i lavori vedranno in scena Carla Fracci e sono riproposti nelle coreografie originali secondo gli studi di Millicent Hodson e Kenneth Archer che hanno curato la ricostruzione coreografica, e nelle scene e nei costumi degli allestimenti secondo gli imperativi diaghileviani della pittura scenografica e costumistica della triade Benois, Golovine e Baskt. Altre coreografie saranno su musiche di N.Rimskij-Korsakov e C.M von Weber. La regia è di Beppe Menegatti.